Simona Cinà morta in piscina a Bagheria, le parole di dolore dei genitori e i sospetti della sorella gemella

La famiglia di Simona Cinà, la 20enne morta in una festa in piscina a Bagheria, ha invocato "chiarezza" sollevando altri sospetti sulla vicenda

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Pretendono “chiarezza” sulla morte della figlia e ribadiscono i sospetti sulla villa rimessa in ordine prima dell’arrivo dei soccorsi. Parla la famiglia di Simona Cinà, la ventenne trovata senza vita in una festa in piscina vicino a Bagheria, nel Palermitano, esprimendo tutto il proprio dolore: “Voglio sapere cosa è successo a mia figlia, perché è morta” è l’appello della madre. Mentre la sorella solleva dubbi su altri dettagli che non tornano nella vicenda.

Le parole dei genitori di Simona Cinà

In attesa che i risultati dell’autopsia rivelino le cause della morte della pallavolista, i genitori hanno chiesto a gran voce che si faccia luce su quello che è successo alla festa di laurea di una villetta di Mongerbino, alle porte di Palermo, nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto.

“Era una brava ragazza, studiava, amava lo sport e la conoscevano tutti. Era solare, non litigava con nessuno.  Portava sempre a termine i suoi traguardi – sono le parole della madre Giusy – Perché? Cosa è successo? Perché è morta in una festa? Vogliamo solo sapere cosa è successo a nostra figlia. Vogliamo solo chiarezza

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La famiglia di Simona Cinà

I punti oscuri della festa in piscina a Bagheria

La famiglia ha negato sin dal primo momento la possibilità dell’annegamento della ventenne e ha indicato tramite il proprio legale tutti punti oscuri sulla morte di Simona Cinà, ripetuti davanti ai giornalisti dal padre Luciano.

“Non è normale: c’erano solo bottiglie d’acqua, la piscina era pulita” ha affermato, ricordando come sia stata la moglie a chiamare per avere notizie della figlia, intorno alle 4.45, circa mezz’ora dopo la telefonata al 118 per segnalare il malore della ventenne.

“Vogliamo capire dov’è finito l’alcool? – ha chiesto ancora il padre – Mia figlia era un pesce in acqua, faceva surf, beach volley, faceva sport dalla mattina alla sera, era la sua passione. Esigo sapere cosa è successo”

I sospetti della sorella

Insieme ai genitori di Simona Cinà hanno parlato anche il fratello Gabriele e la sorella gemella Roberta, che ha sollevato ulteriori sospetti sul luogo del ritrovamento del corpo della ventenne.

“C’è qualcosa di strano, non abbiamo neppure trovato i vestiti di mia sorella, non c’erano al nostro arrivo. C’erano solo le scarpe. Aveva un bracciale di mia mamma a cui teneva molto e lo abbiamo trovato dentro la borsa conservato, quindi Simona non stava male” perché ha pensato di conservare il bracciale, ha riferito ai cronisti.

simona-cina-bagheria-piscina-famiglia ANSA/Instagram - Simona Cinà