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CRONACA NERA

Ragazzi scomparsi nel fiume Piave, un 21enne è morto mentre l'amico è riuscito a salvarsi: la dinamica

Due ragazzi erano scomparsi nel fiume Piave. Uno dei due, un 21enne originario dell'Ecuador, è stato purtroppo trovato morto. Salvo l'amico

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È stato trovato morto il giovane di 21 anni che era stato dato per disperso nelle acque del fiume Piave, in località Fagarè di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. La vittima è di origine ecuadoriana e residente fuori provincia. Era insieme ad alcuni amici quando ha deciso di fare il bagno nel fiume. Poco dopo, è scomparso sotto la superficie senza riemergere. L’amico che era con lui, e che era stato dato inizialmente per disperso, si è invece salvato.

Ragazzo annegato nel Piave

A dare l’allarme è stata una ragazza che si trovava con il gruppo. L’intervento dei soccorritori è scattato poco dopo le 17:45 di mercoledì 18 giugno, con l’arrivo dei vigili del fuoco di Treviso, supportati da un elicottero, e dei carabinieri della stazione di San Biagio di Callalta.

Le ricerche si sono concluse circa un’ora dopo: alle 18:30, il corpo del 21enne è stato ritrovato sul fondale del fiume, a pochi metri dal punto in cui era stato visto sparire.

Fagarè della Battaglia è una frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso

L’amico è salvo

Inizialmente, nella concitazione dei primi momenti, pareva che fossero due le persone disperse. Ma si è poi chiarito che uno dei giovani era stato tratto in salvo.

L’episodio è avvenuto nei pressi della zona pic-nic del Piave, un’area spesso frequentata da giovani e famiglie nel periodo estivo. Sulla tragedia indagano le autorità.

I morti annegati in Italia

Solo cinque giorni prima era morto un ragazzo di quasi 18 anni, nel torrente Orco a Pont Canavese, in provincia di Torino. Il giovane stava nuotando con alcuni amici quando non è più riemerso.

Ogni anno la strage si rinnova: sono circa 400 i bagnanti che muoiono annegati in Italia nell’arco dell’anno, soprattutto nel periodo estivo. E uno su dieci è un minorenne.

La situazione viene fotografata dai dati dei Rapporti ISTISAN 2023 su annegamento e pericoli della balneazione in tutte le acque: mare, piscina, fiume o lago.

Spesso le vittime, viene evidenziato, non sapevano nuotare. Ma molte morti sono dovute a malori improvvisi, soprattutto negli over 60, mentre un’insidia da non sottovalutare è rappresentata dalle correnti di ritorno. Il 25 luglio si celebra la Giornata Mondiale della Prevenzione dell’Annegamento.

ANSA

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