L’Area B di Milano è una delle zone a traffico limitato più grandi d’Europa ed è una delle iniziative del Comune per combattere l’inquinamento atmosferico e migliorare la vivibilità urbana. Coprendo circa il 72% del territorio cittadino, questa ZTL si pone come un esempio di regolamentazione del traffico, con regole stringenti per i veicoli più inquinanti e un sistema di controllo tecnologicamente avanzato.
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Come funziona l’Area B di Milano
L’Area B è attiva nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, con orario che va dalle 7.30 alle 19.30, a eccezione delle festività. Durante questo intervallo di tempo, l’accesso e la circolazione sono vietati ai veicoli più inquinanti, in particolare quelli a benzina fino a Euro 2 e a diesel fino a Euro 5. Le regole stanno diventando più rigide per includere altri veicoli inquinanti. L’Area B non riguarda solo le automobili private: sono infatti vietati anche i mezzi per trasporto merci con lunghezza superiore ai 12 metri e quelli che trasportano merci pericolose.
Uno degli aspetti innovativi di questa regolamentazione è il sistema di preavviso per i trasgressori. Ai veicoli non conformi viene inviato un avviso la prima volta che accedono illegalmente all’Area B, offrendo così un’opportunità per regolarizzarsi prima di incorrere in sanzioni. Solo dalla seconda violazione in poi sono applicate le multe.
Area B di Milano, dove sono le telecamere
L’Area B è delimitata da 188 varchi d’accesso, ciascuno dei quali è dotato di telecamere per il controllo elettronico degli accessi. Questi dispositivi rilevano automaticamente le targhe dei veicoli in entrata, verificando in tempo reale se rispettano le regole di accesso. Le telecamere sono posizionate strategicamente nei principali punti di accesso alla città, coprendo un’area molto vasta che comprende quasi tutta la zona urbana di Milano.
Per aiutare i cittadini a conoscere la posizione esatta dei varchi, il Comune di Milano ha messo a disposizione una mappa interattiva sul proprio Geoportale. Questa risorsa consente di visualizzare la localizzazione delle telecamere e i confini dell’Area B. È uno strumento utile per pianificare spostamenti e individuare eventuali percorsi alternativi.
Quali sanzioni per infrazioni
L’accesso non autorizzato all’Area B comporta sanzioni. La multa base è di 163 euro, ma in caso di recidiva o violazioni più gravi può salire fino a 658 euro. Le telecamere registrano ogni infrazione in modo automatico e la notifica della multa viene inviata direttamente al proprietario del veicolo.
Per i trasgressori occasionali, il Comune offre un sistema di preavviso tramite messaggi che informano il conducente della prima infrazione rilevata. Questo meccanismo è pensato per educare e sensibilizzare, dando ai cittadini la possibilità di adeguarsi alle normative prima di ricevere una multa vera e propria.
Deroghe e permessi speciali
Sono previste deroghe per alcune categorie di veicoli, come quelli utilizzati da persone con disabilità, servizi di emergenza, mezzi ecologici o in situazioni documentate. Per richiedere un permesso speciale, è necessario registrare il proprio veicolo sulla piattaforma dedicata del Comune di Milano. Inoltre, per alcune categorie di veicoli non conformi, è possibile ottenere un numero limitato di accessi giornalieri all’Area B, spesso utilizzabili in caso di necessità eccezionali.
L’Area B è stata progettata con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico, incentivare la mobilità sostenibile e migliorare la qualità della vita urbana. Secondo i dati del Comune di Milano, dal momento dell’introduzione dell’Area B, si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 e altri inquinanti nocivi. Questo risultato è stato possibile grazie al divieto progressivo di accesso ai veicoli più inquinanti, combinato con politiche di sensibilizzazione e incentivi per l’adozione di mezzi di trasporto più ecologici.