Omicidio di Pierina Paganelli, minacce di morte al figlio Giuliano e ad altri familiari
Omicidio di Pierina Paganelli, la sua famiglia è stata raggiunta da minacce di morte. Lo ha rivelato il figlio della donna, Giuliano Saponi
Dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, la famiglia della vittima ha ricevuto minacce di morte. A rivelarlo è il figlio della 78enne, Giuliano Saponi, che, in un’intervista televisiva, sottolinea come, sui social, continuino a comparire commenti e messaggi che screditano e spaventano lui e i suoi familiari.
- Omicidio Pierina Paganelli, minacce di morte alla famiglia
 - L'intervento del figlio Giuliano
 - L'incidente e le due versioni
 - Il processo e la ricostruzione
 
Omicidio Pierina Paganelli, minacce di morte alla famiglia
La famiglia Saponi è da anni minacciata e insultata sui social. Lo dice Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre 2023 nel garage di casa.
Una situazione che ancora oggi stupisce i familiari della 78enne, bersagli sul web dopo ogni loro intervento, intervista e in tutte le fasi del processo che si sta tenendo per appurare chi abbia commesso l’omicidio della donna.
Un ritratto della famiglia Saponi
L’intervento del figlio Giuliano
Giuliano Saponi si è concesso a “Storie Italiane”, su Rai Uno, per un’intervista a cuore aperto. In essa ha rivelato delle minacce di morte giunte alla sua famiglia nel corso degli anni dai social, minacce per cui spiega di essere intervenuti legalmente.
“Rimaniamo molto stupiti dai commenti che vengono fatti su quello che diciamo. Dopo la seconda udienza, mia sorella fu chiamata a dire il suo pensiero. Sui social abbiamo letto che vaneggiava e tanti approvavano quel tipo di commento e scrivevano tante altre cose. Mi sembra assurdo. Purtroppo, queste persone non tengono conte del fatto che noi parliamo come figli feriti da questa situazione, siamo veramente provati”, racconta.
“Ci sono commenti assurdi, alcuni ci dicono che non abbiamo mai versato una lacrima per nostra madre. Non ci conoscono, non ci hanno mai visti, come fanno a saperlo? Io cerco di non farmi contagiare da questo mondo, è molto distorto. Cerco di andare avanti più tranquillamente possibile, nel mio privato, e continuo a seguire tutto quello che è stato fatto fino a questo momento. Quello mi interessa molto di più. Mi dispiace che i leoni da tastiera si diano così tanto da fare in modo così inappropriato e poco sensato”, chiosa.
L’incidente e le due versioni
Saponi è poi tornato su quanto gli è capitato. L’uomo, infatti, fu investito mentre si trovava sulla sua bicicletta nel maggio 2023 e proprio a causa di questo incidente ha perso la memoria. Più volte ha sottolineato come, secondo lui, questo sinistro e la morte della madre potrebbero essere legati.
In un primo momento attribuito a un pirata della strada, con il passare del tempo, Giuliano ha iniziato a credere che la persona che lo investì potrebbe essere la stessa che assassinò Pierina.
“Inizialmente non ricordavo nulla, per me era stato un incidente e basta. Ora tutto il lavoro che sto facendo mi sta aiutando ad avere dei frammenti, non dei ricordi veri e propri, ma che ci stanno aiutando a definire la cosa. Per il momento, finché non ho certezze, non posso dire che sia stata di certo un’aggressione, non ho la certezza di dire che non sia stato un incidente. Ci tengo tantissimo a sapere cosa mi sia successo, ho rischiato di perdere la vita e vorrei sapere cosa mi sia accaduto veramente. L’idea che mi son fatto è cambiata rispetto a quella di prima ma non voglio dire cose che sarebbero ora forse eccessive. Sto valutando di più la seconda ipotesi, non quella dell’incidente”, ha confessato in tv.
Il processo e la ricostruzione
Per l’assassinio di Pierina Paganelli, accoltellata a morte a Rimini nel condominio in cui viveva, il 3 ottobre del 2023, è imputato per omicidio volontario aggravato Louis Dassilva.
Per l’accusa il senegalese avrebbe ucciso Pierina Paganelli in un agguato, dopo aver aspettato il suo ritorno in solitaria da un gruppo di preghiera dei Testimoni di Geova, in modo da eliminare l’anziana ed evitare che scoprisse che lui stesso era l’amante della moglie del figlio, Manuela Bianchi. Il 36enne era sposato con Valeria Bartolucci con cui viveva nell’appartamento vicino a quello di Pierina.
Negli ultimi sviluppi della vicenda, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso di Dassilva e ha rinviato tutto al tribunale del Riesame di Bologna che aveva in precedenza confermato l’arresto dell’uomo, una mossa questa che ha spinto il senegalese a sperare nella scarcerazione.