Tornano gli incentivi auto 2024: situazione ancora nel caos

Il Ministro Urso ha annunciato un nuovo piano di incentivi auto per il prossimo anno, che mira ad aiutare maggiormente le famiglie a basso reddito

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Di incentivi auto ne abbiamo parlato fino allo sfinimento, ma non è ancora tutto. Siamo nel pieno della fase decisiva: il 2023 ormai è concluso e siamo entrati nel 2024. Col nuovo anno sono arrivate anche le proposte di bonus auto e aiuti per gli italiani, sempre più stremati da rincari e difficoltà economiche.

Quello degli incentivi auto 2024 è un tema molto delicato, quanto importante: il parco auto circolante nel nostro Paese è tra i più datati d’Europa, le vetture sono inquinanti e malmesse, allo stesso tempo però comprarne una nuova è molto difficile per la maggior parte delle famiglie; questo ha portato a un incremento del mercato dell’usato, con un conseguente aumento dei prezzi delle vetture di seconda mano. Insomma, una situazione a cui è assolutamente necessario far fronte con un piano di incentivi, che questa volta però non miri solo alle auto elettriche, visto che gli italiani in molti casi sono ancora scettici, ma anche alle vetture moderne termiche e poco inquinanti.

Considerando che negli anni scorsi lo schema previsto non ha funzionato a dovere, sono avanzati infatti la maggior parte dei fondi messi a disposizione per incentivate le auto a zero emissioni, per il 2024 il Governo deve assolutamente prevedere delle modifiche allo schema dei bonus auto, ed è proprio quello che ha annunciato nelle scorse ore il Ministro Urso. Ancora manca l’ufficialità, ma la proposta è “in piedi” e le promesse devono essere mantenute.

In questo articolo parleremo di quelle che sono le proposte degli incentivi auto per il 2024, quello a cui il Governo mira, il nuovo schema previsto, le somme dedicate e così via. Purtroppo lal momento però ancora nulla di ufficiale, anzi. C’è ancora grande caos sulla questione e l’anno nuovo è già iniziato.

Le novità: quando saranno disponibili i nuovi incentivi

Come abbiamo detto nei giorni scorsi, si parla di uno schema differente per gli incentivi auto 2024, ma ancora niente è stato ufficializzato, manca il decreto. Quello che sappiamo oggi è che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato “un incontro plenario del tavolo automotive giovedì 1° febbraio 2024”.

Sarà presieduto dal Ministro Adolfo Urso e saranno presenti i principali rappresentanti delle imprese del settore e le organizzazioni della filiera, la nota spiega: “verrà illustrato il nuovo piano degli incentivi per il settore automotive di prossima attivazione”.

Quali sono i punti fondamentali previsti dai nuovi incentivi: “lo svecchiamento del parco auto, col sostegno ai redditi più bassi, e il rilancio della produzione di veicoli in Italia; sono inoltre previsti il raddoppio degli incentivi per Taxi e Ncc e l’avvio in forma sperimentale della formula del leasing sociale”.

Ancora manca il decreto, non è stato approvato infatti il provvedimento che prevede le modifiche al pacchetto incentivi. E quindi? E quindi si parte con i vecchi bonus e si attende. Da ieri 2 gennaio sono disponibili i contributi dello Stato all’acquisto di auto che erano previsti anche nel 2023.

Automobilisti, produttori e concessionarie restano in attesa dei nuovi bonus annunciati il 20 dicembre dal Ministro Urso. Quando saranno disponibili? Ci duole dirlo, ma al momento non si sa. Dopo l’approvazione del decreto (probabilmente intorno a metà gennaio), il provvedimento dovrà essere approvato dalla Corte dei Conti e successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Per l’intero iter serviranno alcune settimane.

Solo dopo la pubblicazione Invitalia, che gestisce la piattaforma online per la prenotazione degli incentivi da parte delle concessionarie, potrà modificare il sito stesso in base alle nuove impostazioni, e anche lì serviranno ovviamente altri giorni, tendenzialmente una settimana. Facendo due conti quindi sarà impossibile avere il nuovo schema di incentivi prima della fine di febbraio/inizio di marzo. Non di certo una mossa sana e sensata per il settore auto, che soffre ancora di una crisi senza precedenti.

Un occhio di riguardo per le famiglie a basso reddito

Il primo segnale di svolta che il Governo vuole dare in Italia riguarda le famiglie con redditi più bassi, quelle che hanno maggiormente bisogno di cambiare auto, ma non possono permetterselo.

Il Ministro Urso ha annunciato proprio nei giorni scorsi quali dovrebbero essere i piani dell’Esecutivo da quest’anno, concentrandosi sul mercato delle quattro ruote e sulle difficoltà a cui è necessario far fronte in maniera differente e più incisiva rispetto agli anni precedenti. Servono quindi nuovi incentivi per le famiglie a basso reddito – come lo stesso Urso ha confermato – e si mira a raggiungere una produzione di almeno un milione di auto all’anno in Italia, per poter assicurare un futuro solido all’indotto.

Bonus auto 2024: chi può richiederlo

Il contributo previsto dai nuovi incentivi auto sarà riservato a chi acquisterà nuove auto elettriche e ibride, ma non solo, anche modelli termici con motorizzazioni moderne e meno inquinanti rispetto al passato.

Oltretutto, il nuovo piano di incentivi auto 2024 prevede una somma di bonus più elevata per coloro che rottameranno ed elimineranno per sempre dal parco auto circolante italiano i veicoli Euro 0,1,2 e 3. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato durante un’intervista a Il Messaggero: “Abbiamo predisposto un nuovo piano incentivi sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e produttivo, con quasi un miliardo di euro nel 2024”.

Fino a 13.750 euro di incentivo

Sogno o son desto? Ebbene, fino a 13.750 euro di bonus auto per chi decide di comprare un’auto nuova, rottamando la vecchia. Tra gli obiettivi del Governo per il 2024 ci sono questi tre pilastri fondamentali da tenere in considerazione:

  • prima di tutto eliminare una quantità più alta possibile di vetture datate e inquinanti dal Paese;
  • sostenere l’industria automobilistica italiana, che è sempre stata di fondamentale importanza per il nostro Paese;
  • aiutare le famiglie a basso reddito, più bisognose.

Il Ministro Urso ha sottolineato l’importanza di prevedere “risorse destinate alle famiglie a reddito basso, prevalentemente orientate su modelli realizzati negli stabilimenti italiani per aumentare la produzione nazionale. Per la tenuta della filiera nazionale è necessario che vengano prodotte in Italia almeno un milione di autovetture, è questo l’obiettivo che ci siamo posti. Puntiamo a realizzare in Italia produzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili: tra legge di bilancio e revisione del Pnrr possiamo contare su una dotazione di 3,5 miliardi per i contratti di sviluppo”, queste le sue parole.

Al momento ancora non c’è nulla di scritto e ufficiale, ci tocca attendere che le decisioni prese dall’Esecutivo siano nero su bianco e confluiscano tutte in un Dpcm ad hoc. Tutto dovrebbe avvenire entro e non oltre la fine di gennaio 2024, ma al momento siamo ancora “in alto mare”. La cosa che ha già attirato l’attenzione di molti è che, in caso di rottamazione, i nuovi bonus auto potranno arrivare addirittura fino a 13.750 euro per alcuni modelli a zero emissioni. Anche per moto, scooter, tricicli e quadricicli è stato confermato il contributo del Governo nel 2024.

Lo schema degli incentivi auto 2024

Vediamo qual è il piano degli incentivi previsto per il 2024, tutto varierà in base all’ISEE di riferimento e all’auto da acquistare, ma anche in base all’avvenuta rottamazione di un vecchio veicolo oppure no. Lo schema, non ancora ufficiale, è il seguente:

  • auto elettriche con emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2 per chilometro: incentivo previsto solo per veicoli con un prezzo di listino massimo di 35.000 euro (Iva esclusa). Senza rottamazione sono previsti 6.000 euro di bonus, che sale a 7.500 euro in caso di ISEE sotto i 30.000 euro. Con la rottamazione di un’auto più inquinante il bonus è di 11.000 euro con veicoli da Euro 0 a Euro 2 e 13.750 euro con ISEE di riferimento. Con un Euro 3 e un Euro 4 l’incentivo cala, rispettivamente, a 10.000 e 9.000 euro (12.500 e 11.250 con ISEE sotto i 30.000 euro);
  • auto ibride plug-in tra 21 e 60 g CO2/km, senza rottamazione 4.000 euro di bonus auto, che diventano 5.000 euro con ISEE sotto i 30.000 euro, con la rottamazione di un veicolo da Euro 0 a 2 bonus di 8.000 euro (che diventano 10.000 per basso reddito) e 6.000 con rottamazione veicolo Euro 3 (7.500 euro con ISEE<30mila) e 5.500 con rottamazione Euro 4 (6.875 euro con ISEE<30mila euro);
  • auto con motore termico tra 61 e 135 grammi di CO2 per km (benzina e diesel). In questo caso potranno beneficiare del bonus auto esclusivamente le persone fisiche e solo con la contestuale rottamazione di una vecchia auto. L’incentivo è pari a 3.000 euro per chi rottama auto da Euro 0 a Euro 2, 2.000 euro per gli Euro 3, 1.500 euro per gli Euro 4.