Patente ritrovata dopo la denuncia, è valida?

Ritrovare la patente di guida dopo aver denunciato il suo smarrimento evita molti problemi burocratici e di tempo, ma il documento originale è ancora valido?

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

La perdita della patente è un problema non di poco conto perché comporta l’impossibilità di mettersi alla guida di qualsiasi veicolo. Alla perdita segue la denuncia alle forze dell’ordine, passaggio preliminare per poi chiedere un duplicato. Ma cosa accade se viene ritrovata? La patente è ancora valida?

Cosa fare in caso di smarrimento della patente

La prima cosa da fare dopo la scoperta dello smarrimento della patente è mantenere la calma. Dopodiché passare all’azione che si articola in due passaggi: la denuncia dello smarrimento alle autorità competenti, come la polizia locale o i carabinieri, e la richiesta del duplicato.

Il primo passaggio serve a tutelarsi da eventuali usi fraudolenti del documento e per avviare la procedura di emissione di un nuovo documento. Quindi bisogna formulare la richiesta di un duplicato alla Motorizzazione civile o tramite l’Agenzia della mobilità del proprio comune. La domanda comporta il pagamento di una tariffa e la presentazione dei documenti indicati dalle autorità.

La perdita della patente non comporta la rinuncia alla guida, purché si ottenga un permesso provvisorio di guida. Questa licenza consente di guidare legalmente fino all’arrivo del duplicato della patente, garantendo così la continuità nella mobilità del conducente.

Come comportarsi in caso di smarrimento in un Paese estero

Nel caso di smarrimento della patente in un Paese estero, la procedura da seguire è simile a quella nazionale, ma richiede alcuni passaggi aggiuntivi per assicurare la conformità sia all’estero sia al rientro in Italia.

In prima battuta bisogna sporgere denuncia alle autorità di polizia locali del Paese in cui ci si trova. Questo passaggio protegge da un potenziale uso fraudolento del documento. Quindi andare al Consolato o all’Ambasciata italiana più vicina. Qui, il personale diplomatico si occuperà di comunicare con la Motorizzazione civile in Italia per verificare la validità del documento smarrito e facilitare l’emissione di un permesso di guida provvisorio da parte delle autorità locali.

Una volta tornati in Italia, contattare i carabinieri o la polizia Locale per ripetere la procedura di denuncia e richiesta di un nuovo documento. Questo passaggio conferma il rientro e assicura che tutte le misure legali siano state rispettate, chiudendo il caso dello smarrimento all’estero.

Come e a chi fare la denuncia

Secondo le procedure vigenti è necessario denunciare lo smarrimento del documento di guida alla stazione dei carabinieri o alla polizia locale entro 48 ore dalla scoperta della perdita così da evitare complicazioni legali e avviare il processo di rilascio di un duplicato.

Per la denuncia è indispensabile presentare un documento d’identità valido e portare con sé due fototessere, che verranno utilizzate per il rilascio del duplicato della patente. Una volta effettuata la denuncia si ottiene un permesso provvisorio di guida ovvero un documento temporaneo valido per 90 giorni che permette di guidare fino al rilascio del duplicato della patente. Dopo il novantesimo giorno, il permesso provvisorio scade e non sarà più possibile guidare fino al ricevimento del nuovo documento di guida.

I documenti necessari

Oltre a un valido documento d’identità, è necessario portare due fototessere per formalizzare la denuncia e avviare la procedura per il rilascio del duplicato ovvero di un permesso di guida provvisorio. Le autorità contattano infatti l’Ufficio Centrale Operativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per richiedere il duplicato, che sarà provvisto di fotografia. Il richiedente è chiamato a pagare un bollettino PagoPA attraverso Il Portale dell’automobilista.

Di norma, il duplicato è inviato entro 45 giorni dalla denuncia. Se la patente risulta non duplicabile viene comunque rilasciato un permesso provvisorio di guida, ma con la dicitura “Patente Non Duplicabile”.

A questo punto bisogna recarsi all’Ufficio provinciale della Motorizzazione civile per compilare il modello TT 2112. Occorre presentare il documento d’identità, le due fototessere, la denuncia di smarrimento e la ricevuta del versamento di 10,21 euro effettuato sul conto corrente numero 9001.

I cittadini extracomunitari devono presentare anche il permesso di soggiorno originale e in fotocopia, la carta di soggiorno o una fotocopia della ricevuta di richiesta di rilascio o di rinnovo del documento di soggiorno.

Patente ritrovata dopo la denuncia, la questione della validità

Quando una patente viene ritrovata dopo che il proprietario ne ha già denunciato lo smarrimento nasce allora la questione della validità. C’è chi ritiene che il documento vada restituito alla stazione dei carabinieri in cui è stata effettuata la denuncia, o addirittura distrutto. Altri invece considerano l’idea di conservare la patente ritrovata come una seconda copia utilizzabile in caso di necessità.

Il punto chiave da comprendere è che la nuova patente emessa dopo la denuncia non è un mero duplicato del documento originale. Diventa in realtà la patente originale. Di conseguenza, il documento precedentemente smarrito perde automaticamente il suo valore legale. Questo cambio di status si riflette anche nei dettagli del documento: sulla nuova patente sono infatti indicati una data di scadenza e un numero di documento differenti. Questo dettaglio non è banale, poiché sottolinea un principio: una volta che è stato emesso un nuovo documento, il vecchio cessa di essere riconosciuto come valido dalle autorità.

Cosa fare con la patente ritrovata

La normativa vigente impone che, una volta denunciato lo smarrimento, i documenti ritrovati non possano più essere utilizzati. Di conseguenza bisogna distruggerli oppure restituirli all’autorità a cui è stata effettuata la denuncia. Questo provvedimento serve a prevenire eventuali usi fraudolenti dei documenti ritrovati.

Documenti d’identità smarriti possono facilmente cadere nelle mani di malintenzionati che potrebbero sfruttarli per richiedere finanziamenti o commettere altri tipi di frodi, utilizzando l’identità di un’altra persona.

Cos’è il permesso provvisorio di guida

Secondo le normative vigenti, la patente originale smarrita perde quindi ogni valore legale non appena viene sporta la denuncia e viene emesso un permesso provvisorio di guida. Questo permesso temporaneo ha una validità di 90 giorni e consente di guidare solo sul territorio nazionale, non essendo riconosciuto all’estero.

Nel caso in cui la patente smarrita venga ritrovata durante il periodo di validità del permesso provvisorio non bisogna utilizzarla e proseguire la guida con il permesso provvisorio fino all’emissione del duplicato ufficiale della patente. Guidare con la patente originale dopo averla denunciata comporta il rischio di sanzioni, in quanto il documento è considerato non valido. La patente ritrovata deve quindi essere distrutta o restituita all’autorità che ha rilasciato il permesso provvisorio.