Targa dell’auto persa, cosa fare: procedura, documenti e costi per rifarla

Perdere la targa dell'auto non è solo un disagio, ma richiede un'azione immediata per evitare ulteriori complicazioni: la procedura da seguire passo dopo passo

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 10 Giugno 2024 16:41

Perdere o subire il furto della targa dell’auto richiede azioni immediate. La prima cosa da fare è sporgere denuncia alle autorità locali come Carabinieri o Polizia. Una volta effettuata la denuncia, il passo successivo è richiedere un duplicato della targa presso l’ufficio della Motorizzazione civile o tramite il proprio assicuratore, se il servizio è offerto.

Quindi bisogna pagare una tassa per il rilascio del duplicato della targa. L’importo può variare a seconda della regione e del tipo di veicolo.

Una volta completati tutti i passaggi burocratici e aver effettuato il pagamento, viene rilasciata la nuova targa da montare immediatamente sul veicolo per evitare sanzioni per circolazione senza targa. Per minimizzare il rischio di furto, si può considerare l’installazione di viti antifurto, che rendono più difficile la rimozione delle targhe.

Cosa fare in caso di smarrimento della targa dell’auto

Subito dopo il furto o lo smarrimento, la denuncia deve essere presentata entro 48 ore. Se si omette di fare ciò, e si viene fermati senza targa, si rischia una multa che varia da 84 a 335 euro. Dopo aver denunciato bisogna attendere 15 giorni per vedere se la targa viene recuperata. Se le targhe non vengono ritrovate, si deve procedere con la richiesta di reimmatricolazione agli uffici della Motorizzazione civile e richiedere la reiscrizione al Pubblico registro automobilistico.

Questi passaggi sono indispensabili per ottenere nuove targhe e il rilascio di un nuovo Documento unico per il veicolo.

Procedura da seguire e documenti per rifare la targa

Se la targa non viene ritrovata bisogna procedere con la reimmatricolazione. La procedura si effettua alla Motorizzazione civile o tramite lo Sportello telematico dell’automobilista disponibile nelle delegazioni Aci o nelle agenzie di pratiche auto. I documenti richiesti sono:

  • l’istanza unificata ovvero il modulo necessario per la procedura;
  • il Certificato di proprietà, cartaceo o digitale, o il Documento unico di circolazione e proprietà del veicolo;
  • la carta di circolazione o il Documento unico di circolazione e proprietà;
  • la denuncia di smarrimento o furto, da presentare alle autorità di polizia, o una dichiarazione sostitutiva;
  • la fotocopia del documento d’identità dell’intestatario del veicolo e la copia del codice fiscale.

Nel caso dei cittadini extracomunitari serve una documentazione aggiuntiva ovvero il permesso di soggiorno.

Costi per rifare la targa

La procedura per richiedere un duplicato della targa prevede una serie di costi che possono essere sostenuti agli Sportelli telematici dell’automobilista attivi nelle delegazioni Aci, nelle agenzie di pratiche auto, o direttamente negli uffici della Motorizzazione civile. Più esattamente si tratta di:

  • emolumenti Aci: Il costo amministrativo per la gestione della pratica all’Aci è di circa 27 euro;
  • imposta di bollo: per la produzione del Documento unico e dell’istanza unificata, l’imposta di bollo è di 32 euro per ciascuno;
  • diritti DT: I diritti per le operazioni di trasporto, noti come diritti DT, ammontano a 10,20 euro;
  • costo della targa: il costo per la produzione di una nuova targa varia a seconda del formato, con una spesa di circa 41,78 euro per il formato A e 41,37 euro per il formato B.

Oltre a questi costi fissi, vanno messe in conto possibili spese di esazione per i versamenti dovuti alla Motorizzazione civile o tariffe per il servizio di intermediazione se si opta per una delegazione Aci o un’agenzia di pratiche auto.

Dopo aver denunciato la perdita o il furto della targa bisogna almeno 15 giorni per permettere un eventuale ritrovamento. Se, oltre alla targa, si verifica la perdita o il deterioramento della carta di circolazione, bisogna considerare anche i tempi di rilascio del nuovo documento, aumentando quindi l’attesa per la completa risoluzione della pratica.

Come ridurre le possibilità di furto o smarrimento

Il furto di una targa dall’auto non è un semplice atto di vandalismo, ma spesso prelude a crimini più gravi. I malintenzionati possono sfruttare le targhe rubate per mascherare la loro identità e commettere reati in luoghi distanti dal sito del furto.

Un altro metodo frequente tra i criminali è lo scambio di targhe tra veicoli. Questa tattica consente loro di prolungare il tempo di utilizzo delle targhe rubate prima che il furto venga scoperto. Spesso i proprietari di veicoli non controllano regolarmente la correttezza delle targhe applicate ai loro mezzi, specialmente se parcheggiati in aree pubbliche. Questa negligenza può portare a complicazioni per i legittimi proprietari delle targhe e dei veicoli coinvolti.

Per proteggere la targa dell’auto da furti e manomissioni, i bulloni antifurto sono una soluzione efficace. Non solo per le ruote, questi dispositivi di sicurezza sono essenziali anche per le targhe.

I bulloni antifurto per targhe sono progettati per sostituire i tradizionali bulloni di fissaggio. Realizzati in acciaio temprato di alta qualità, questi bulloni sono dotati di una chiave che ne consente la rimozione solo da parte del proprietario dell’auto. La presenza di una chiave speciale aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, impedendo che persone non autorizzate possano facilmente rimuovere o manomettere la targa.

L’installazione dei bulloni antifurto non richiede competenze tecniche avanzate e può essere effettuata sia in un’officina sia autonomamente dall’automobilista. Questi bulloni sono generalmente universali, il che significa che possono essere adattati a qualsiasi modello di auto, rendendo l’installazione ancora più accessibile.

Utilizzare i bulloni antifurto per la targa può ridurre il rischio di furti e manomissioni. Considerando che una targa dell’auto persa può causare numerosi disagi e potenziali rischi legali, investire in questi dispositivi di sicurezza è un passo prudente per qualsiasi proprietario di veicolo.

Quando si può circolare senza targa

Nel caso di smarrimento della targa dell’auto, la prima inevitabile domanda è sulla possibilità di continuare a circolare. La risposta è affermativa, ma solo a determinate condizioni. Una volta denunciato il furto o lo smarrimento alla polizia, la legge consente di circolare per un periodo di 15 giorni in attesa di risolvere la situazione. Durante questo intervallo, bisogna equipaggiare l’auto con un pannello sostitutivo bianco che riporti le stesse informazioni della targa originale, usando caratteri neri. Questo pannello temporaneo deve rispettare le dimensioni e il font della targa regolare, sia anteriore sia posteriore.

Secondo l’articolo 102 del Codice della Strada, le informazioni sulla targa devono essere sempre chiare e leggibili. Se diventano illeggibili a causa di danneggiamenti, è necessario rivolgersi agli uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri per una nuova immatricolazione. Se non si denuncia la perdita della targa entro 48 ore, si è soggetti a sanzioni che possono variare da 87 a 344 euro. Circolare con una targa illeggibile può comportare multe da 42 a 173 euro.