Quando l’auto non si accende le cause possono essere molteplici, è importante però individuarla per cercare di risolverla. La prima cosa da capire è se il motorino di avviamento della vettura è bloccato oppure funziona. Se non gira, la causa è quasi sempre da imputare alla batteria scarica. Per verificare che il motivo sia questo, basta provare a accendere i fari: se la luce è debole o manca allora il problema sta proprio nella batteria, che deve essere ricaricata o cambiata. Se, invece, non dipende da quest’ultima, allora il colpevole è il motorino di avviamento che è bloccato. La prima cosa da fare in questi casi è tentare di sbloccarlo innestando una marcia bassa e spingendo l’auto avanti e indietro. Se si sente un rumore metallico allora significa che si è riusciti nell’operazione. Se nemmeno così, invece, si risolve il problema, è necessario rivolgersi all’elettrauto.
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Quali sono le cause se il motorino di avviamento non gira
La batteria scarica è una delle cause più facili da indagare e risolvere, anche se preoccupa sempre ogni automobilista. Se è scarica, ed è una cosa che succede a tutti, va caricata oppure sostituita. Per quanto riguarda la ricarica, serve ad unavvio di emergenza. In questo modo non è necessario risolversi al meccanico. Sono sufficienti, infatti, i cavi di avviamento e l’aiuto di un altro automobilista, disposto a condividere parte dell’energia immagazzinata nella batteria del proprio veicolo.
Se invece il problema è il motorino di avviamento che si è bloccato sul volano della macchina, allora è importante non farsi comunque prendere dal panico. Se è rotto va sostituito e può costare anche diverse centinaia di euro. Potrebbe essere solamente bloccato: in tal caso, allora, si dovrebbe sentire un clic girando la chiave nel quadro e le spie del cruscotto dovrebbero attenuarsi. In questo caso si può provare a innestare la marcia spingendo la macchina avanti oppure far girare l’albero del motorino con una chiave fino a sentirlo scattare indietro. Se questa procedura non funziona, allora il motorino potrebbe essere rotto e non semplicemente bloccato.
Se è guasto ed emette un picchiettio continuo allora è l’elettromagnete il problema. Ciò provoca la caduta di tensione per cui il motorino di avviamento non riesce a mettere in moto l’auto. Se, invece, emette un rumore battente, la caduta di tensione non interessa solo l’elettromagnete ma tutto il circuito di alimentazione. Se non dà sintomi all’inserimento della chiave allora il circuito elettrico interno al motorino è completamente interrotto. In ogni caso è bene sostituire il motorino di avviamento.
La corretta manutenzione di questo elemento deve essere fatta una volta raggiunti i 100.000 km. I vari componenti del motorino di avviamento che hanno bisogno di controlli periodici ravvicinati sono le boccole, le spazzole, il collettore, l’elettromagnete, il circuito elettrico interno e il gruppo epicicloidale. Altri elementi che devono essere controllati sono la corona del volano e il pignone che innesta il movimento rotatorio del volano.
Quanto può costare risolvere il problema
Il costo per risolvere un problema di questo calibro può variare a seconda di diversi fattori, tra cui modello del veicolo, il tipo di guasto, il costo del ricambio in sé e della manodopera. In particolare, è importante distinguere tra vettura economica e di lusso. Le fasce di prezzo dei componenti sono completamente differenti.
Un motorino di avviamento può costare da 50 a 400 euro o più, a seconda del veicolo e della qualità del pezzo. A ciò, chiaramente, bisogna aggiungere il costo della manodopera. Di solito, può costare tra 50 e 150 euro l’ora. Il tempo necessario per sostituire un motorino di avviamento può variare da 1 a 3 ore.