Auto Diesel, occhio al gelo, il trucco per evitare sorprese

Il gasolio è molto più a rischio di congelamento rispetto alla benzina. Un combustibile che rischia di gelare comporta una serie di problemi di funzionamento

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Pubblicato: 4 Dicembre 2019 10:47Aggiornato: 15 Agosto 2024 15:37

Forse non tutti lo sanno, ma al contrario della benzina, che prima dei -48° non congela, il gasolio è la tipologia di carburante più a rischio. Il problema è che quando fa molto freddo, la paraffina che contiene il gasolio tende a solidificare, e quindi a ghiacciare. Purtroppo a causa di questo, il filtro del carburante potrebbe intasarsi. Un problema ancora maggiore è che potrebbero bloccarsi anche i condotti di iniezione e di alimentazione, causando soprattutto delle gravi anomalie in fase di avviamento della vettura.

Ci sono tre tipologie di gasolio: il primo è quello che viene distribuito dal 1° novembre al 31 marzo che, per legge, è quello definito invernale. Ha la proprietà di poter restare liquido fino a -12° (si fa riferimento alla temperatura interna al serbatoio, non ambientale). Durante l’estate invece, quindi dal 1° aprile al 31 ottobre, i distributori erogano carburante estivo, che resiste liquido fino a -2°. Non c’è bisogno di richiedere il gasolio invernale perché viene erogato normalmente dalle pompe durante la stagione fredda, le stazioni di servizio riempiono le cisterne col combustibile giusto.

Alcune zone di montagna, però, richiedono una terza tipologia di gasolio, in quanto la temperatura segna valori molto bassi. E quindi nelle stazioni delle aree geografiche con temperature più rigide viene distribuito il gasolio alpino, anche chiamato artico, che riesce a resistere allo stato liquido anche fino a -18°/-20°.

I consigli per evitare il gelo del Diesel

Per evitare il gelo dei Diesel, tuttavia, esistono dei consigli pratici da seguire, soprattutto se ci si reca in zone di montagna in cui le temperature vanno al di sotto dei -12°. Non appena si arriva a destinazione è bene fare il pieno di gasolio alpino prima di lasciare la macchina parcheggiata magari per ore, soprattutto se viene lasciata in sosta all’aperto e non in una zona coperta. Dopo aver fatto il pieno, è consigliato circolare per dieci minuti circa per rimescolare il gasolio alpino con quello che era già presente nel serbatoio.

Solo in questo modo si può evitare il congelamento del carburante stipato in vettura e quindi successivi problemi, anche gravi, nell’avviamento della vettura. Il gasolio alpino o artico protegge il motore nelle partenze a freddo e consente un avviamento più rapido e una marcia più fluida anche a temperature molto basse, grazie agli additivi speciali che contiene. Questi ultimi impediscono la formazione di cristalli di cera. Quindi il trucco per evitare il congelamento del carburante è aggiungere gasolio alpino non appena si arriva in un luogo di montagna, dove le temperature vanno di molti gradi sotto lo zero. 

Quali danni provoca il gasolio congelato

Il gasolio può congelarsi, o più precisamente gelificarsi, a basse temperature, causando una serie di problemi e potenziali danni al veicolo. Uno dei principali effetti è il blocco del filtro del carburante. Quando il gasolio si gela, forma una sostanza cerosa chiamata paraffina che può ostruire il filtro. Questo impedisce al carburante di fluire correttamente al motore, causando difficoltà o addirittura l’impossibilità di avviare il veicolo.

Un altro danno significativo può verificarsi alla pompa del carburante. La pompa potrebbe sforzarsi nel tentativo di far passare il gasolio gelato attraverso il sistema, aumentando così il rischio di surriscaldamento o rottura del componente. Questo problema può peggiorare ulteriormente la situazione, richiedendo interventi più costosi e complessi per riparare o sostituire la pompa danneggiata.

Le difficoltà di avviamento sono un altro problema comune. Quando il gasolio è gelato, il motore potrebbe non ricevere abbastanza carburante per avviarsi, soprattutto a temperature molto basse. Questo può portare a ripetuti tentativi di accensione, che mettono sotto stress la batteria e il motorino di avviamento, potenzialmente causando ulteriori guasti.

Infine, anche gli iniettori possono subire danni se il gasolio gelato riesce a raggiungerli. La presenza di particelle solide o paraffina nel carburante può causare malfunzionamenti degli stessi, che non bruciano correttamente il carburante, compromettendo le prestazioni del motore e aumentando il rischio di danni permanenti.

Per prevenire questi problemi, è consigliabile utilizzare additivi antigelo, che abbassano la temperatura di congelamento del gasolio, o utilizzare gasolio invernale (come già accennato), che è progettato per resistere a temperature più basse. Parcheggiare il veicolo in un garage o in un’area riparata può ridurre ulteriormente il rischio di congelamento. Se il gasolio si è già gelato, potrebbe essere necessario riscaldare il veicolo o utilizzare additivi specifici per scongelarlo. In casi più gravi, potrebbe essere necessario svuotare il serbatoio e sostituire il carburante.