Gomme estive, c’è una regola che consente di non cambiarle

Terminato il mese di deroga, è obbligatorio montare il set di gomme estive. Il legislatore nazionale riconosce, però, delle eccezioni alla regola generale

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

È arrivato il momento di dire addio alle gomme invernali. Secondo la normativa italiana, a partire da ieri, mercoledì 15 maggio 2024, termina pure il consueto mese di proroga concesso per il passaggio alle gomme estive. Il legislatore nazionale fissa delle precise indicazioni a riguardo, e probabilmente vi sarete già attrezzati a dovere.

Nonostante i costi da sostenere, la sicurezza dovrebbe essere sempre messa al primo posto e l’ultimo mese di aprile, assurdo nelle temperature, suggerisce di prestare bene attenzione alle proprie “calzature”. Nel caso in cui non siano in grado di garantire delle performance adeguate, il veicolo stesso comincerà ad apparire problematico durante la circolazione.

Le eccezioni sancite dalla normativa italiana sul cambio degli pneumatici

Detto ciò, esistono degli strappi alla regola generale sulle gomme estive. Nella fattispecie, decade l’onere se avete montato un set M+S con misura diversa, ma comunque specificata sul libretto, potete marciare nel corso dell’intero l’anno. Inoltre, non occorre accantonare il kit invernale qualora abbia una velocità pari o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione.

Eppure, è preferibile farlo, dati i rischi associati a una condotta negligenti. Infatti, il set invernale non offre performance ottimali quando le temperature superano la soglia dei 7 °C, allungando gli spazi di frenata e peggiorando la tenuta di strada.

Le gomme estive sono, infatti, realizzate con una mescola più dura, ragion per cui assicurano un grip superiore all’asfalto con le alte temperature. Di conseguenza, la maneggevolezza è migliore, il controllo più preciso e gli spazi di frenata più corti, soprattutto su strade asciutte.

A dispetto delle facili impressioni, sono la risposta ideale alla pioggia. I migliori marchi degli pneumatici estivi progettano, infatti, il battistrada affinché disperda l’acqua in modo efficiente, e le possibilità di aquaplaning diminuiscono.

Il silenzio generato è poi inferiore e garantisce un comfort di guida maggiore rispetto agli pneumatici della stagione fredda, tendenti a essere più rumorosi e rigidi. Infine, laddove impiegate nel periodo consigliato, le gomme estive hanno una durata media più lunga, in quanto la mescola più dura delle invernali si usura rapidamente con l’asfalto molto caldo.

Le sanzioni e come riconoscere un kit estivo

Le direttive emanate dal legislatore italiano sono da ritenersi obbligatorie. I trasgressori possono ricevere delle pene esemplari come una sanzione economica che va da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.695 euro, il ritiro del libretto di circolazione e l’obbligo di revisione straordinaria.

Riconoscere uno pneumatico estivo è questione di poco, giusto il tempo di osservare, con un pizzico di attenzione, il disegno del battistrada. Non vi sono le tassellature preposte a rispondere in maniera ottimale alle forti nevicate, tipiche dell’inverno. In aggiunta, le scanalature risultano più larghe e parallele tra loro.

Sulla scelta degli pneumatici estivi, vi invitiamo a non basare l’acquisto esclusivamente sul prezzo. Sebbene rappresenti una voce importante, viene dopo la qualità. Un prodotto di scarsa fattura si ritorce contro in termini di prestazioni. Se siete abituati ad andare dallo stesso gommista, chiedetegli magari una “dritta”: vi saprà certamente aiutare oppure, per limitare il costo, navigate online sulle piattaforme e-commerce.