Cambio a doppia frizione, cos’è e quali sono i vantaggi

Il cambio a doppia frizione è una soluzione ingegneristica che ha rivoluzionato il mondo dell'automobilismo. Come funziona e quali sono i vantaggi

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Pubblicato: 27 Ottobre 2024 13:00

Il cambio a doppia frizione è una tecnologia che ha rivoluzionato il mondo delle trasmissioni, unendo la reattività e le emozioni della guida sportiva con la comodità e l’efficienza del cambio automatico. Sviluppato per rispondere alla crescente domanda di performance elevate e consumi ottimizzati, questo sistema di trasmissione è ormai molto diffuso sia nei veicoli sportivi che nelle auto di uso quotidiano. Ma cos’è esattamente un cambio a doppia frizione e quali sono i vantaggi che offre rispetto ai cambi tradizionali?

Nel cambio a doppia frizione, due frizioni separate gestiscono rispettivamente le marce pari e dispari, garantendo passaggi di marcia rapidi e fluidi che minimizzano l’interruzione di potenza tra il motore e le ruote. Grazie a ciò, la cambiata risulta particolarmente veloce e reattiva. Rispetto agli automatici convenzionali, è più divertente perché consente di scegliere il tempismo con cui ingranare o scalare di marcia.

Come funziona il cambio a doppia frizione

La chiave del suo funzionamento risiede nelle due frizioni indipendenti. Ciascuna di queste è collegata a un proprio albero primario: uno gestisce le marce pari e l’altro le marce dispari. Questo approccio permette di “preparare” la marcia successiva prima che quella attuale venga disinserita, riducendo drasticamente il tempo di cambiata e rendendola quasi impercettibile. Le due frizioni funzionano come segue:

  • prima frizione (marce dispari): è collegata alle marce 1, 3, 5 ecc… (e in alcuni casi alla retromarcia). Quando il veicolo è in prima, per esempio, la seconda frizione prepara già la marcia successiva (la seconda), pronta ad inserirsi in modo quasi istantaneo quando viene richiesta;
  • seconda frizione (marce pari): si occupa delle marce 2, 4 e 6 e così via. Quando il cambio passa dalla prima alla seconda, la seconda frizione si attiva mentre la prima si disinnesta, creando una transizione rapida e priva di scatti.

Questo sistema permette una cambiata continua, dove una frizione entra in funzione mentre l’altra si disimpegna, garantendo una trasmissione ininterrotta della potenza. Il vantaggio del sistema a doppia frizione è che, mentre una marcia è attiva, l’altra è già pre-selezionata e pronta per l’inserimento, permettendo una transizione praticamente istantanea.

Questa gestione alternativa delle marce pari e dispari riduce il tempo di cambiata a pochi millisecondi, favorendo una guida più dinamica e reattiva. Tale rapidità si traduce non solo in una risposta più sportiva, ma anche in un miglioramento dell’efficienza complessiva della trasmissione e un minor consumo di carburante.

Questo processo continuo elimina il “buco di potenza” tipico dei cambi manuali e automatici convenzionali che si verifica durante il passaggio da una marcia all’altra. Si parla di una frazione di secondo, che comunque è sentita. Questa continuità si traduce in una guida più fluida e, nei veicoli sportivi, in accelerazioni più rapide e lineari. Anche a basse velocità, come nelle partenze o nel traffico cittadino, il cambio a doppia frizione risulta comodo e intuitivo, adattandosi in modo preciso alle necessità del guidatore.

I vantaggi

Il cambio a doppia frizione (chiamato anche DCT, Dual Clutch Transmission) è diventato estremamente popolare per i vantaggi che comporta sia in termini di prestazioni che di efficienza. Uno dei suoi maggiori punti di forza è la rapidità di cambiata, che risulta nettamente superiore rispetto a quella dei cambi manuali e automatici convenzionali. Grazie alla presenza delle due frizioni, il sistema riesce a “preparare” la marcia successiva in anticipo. Questo permette di inserire immediatamente il rapporto successivo o quello precedente, riducendo i tempi di cambiata a pochi millisecondi.

Questa rapidità si traduce in una guida molto reattiva, particolarmente apprezzata in ambito sportivo e nelle situazioni in cui è richiesta una risposta immediata del veicolo, come nelle accelerazioni improvvise o nelle manovre rapide. Il cambio a doppia frizione è infatti in grado di rispondere velocemente alle richieste del conducente, offrendo una sensazione di controllo dinamico che esalta l’esperienza di guida.

È stato progettato anche per garantire una maggiore efficienza nei consumi di carburante rispetto ai cambi automatici tradizionali. La gestione delle cambiate, inoltre, è studiata per minimizzare le perdite di energia durante le transizioni di marcia, ottimizzando così il trasferimento della potenza dal motore alle ruote. Ciò si riflette positivamente sui consumi di carburante, soprattutto nei percorsi misti e urbani, dove i cambi di marcia sono frequenti.

Un altro grande vantaggio del cambio a doppia frizione è il comfort di guida. Poiché il passaggio tra le marce avviene in modo quasi impercettibile e senza interruzioni di potenza, l’esperienza di guida risulta estremamente fluida. Non si verificano quei “sobbalzi” o quelle piccole esitazioni che si riscontrano spesso con i cambi manuali o alcuni cambi automatici tradizionali, soprattutto nelle partenze da fermo o nelle ripartenze frequenti nel traffico urbano. Inoltre, non è presente il pedale della frizione, che soprattutto in città può essere particolarmente stressante da usare in condizioni di traffico intenso.

Il sistema a doppia frizione, poi, è progettato per ridurre l’usura dei componenti, soprattutto rispetto a un cambio manuale, in cui il continuo azionamento manuale della frizione può comportare un deterioramento nel tempo. Poiché il cambio a doppia frizione automatizza il processo di cambiata e ottimizza il regime di giri, la trasmissione è sottoposta a minori sollecitazioni, il che ne migliora la durata.

Nei sistemi “a bagno d’olio” (dove le frizioni sono immerse in un liquido lubrificante), il calore generato viene dissipato in modo più efficace, contribuendo a prolungare ulteriormente la vita del cambio. Per i conducenti, ciò si traduce in una maggiore affidabilità del veicolo e in una riduzione dei costi di manutenzione a lungo termine. Questo tipo di cambio risponde infatti in modo rapido e preciso, garantendo accelerazioni lineari e rapide, un controllo migliore sulle curve, e una ripresa senza esitazioni. Questi vantaggi risultano particolarmente evidenti nelle strade ricche di curve e nei tratti di montagna, dove è richiesta una cambiata continua e fluida.

Chiaramente, esistono anche degli svantaggi. In particolare, si tratta di una trasmissione più complessa composta da più elementi e che, dunque, risulta più costosa quando è necessario sostituirla o se si dovessero verificare dei malfunzionamenti. Nel complesso, però, i vantaggi sono così evidenti che consentono di superare le difficoltà dei contro.