Stop passeggeri in auto per i giovani: scatta la protesta

Una proposta di legge che non ci aspettavamo, ma giustificata dalla volontà di diminuire le stragi del sabato sera, un vero dramma nel nostro Paese

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Tra le notizie degli ultimi giorni, c’è la volontà del Governo di modificare alcune norme del Codice della Strada, come già da mesi annuncia il Ministro Salvini, che per esempio vorrebbe alzare il limite di velocità in autostrada a 150 km/h, tra molti pareri contrari.

Nei giorni scorsi è stata avanzata anche la proposta di legge nazionale sul limite di velocità a 30 km/h in alcune zone specifiche che abbiamo visto, e oggi arriva una novità, forse quella che meno aspettavamo, ma giustificata dal desiderio di interrompere le stragi del fine settimana.

La proposta presentata alla Camera arriva dal deputato Ettore Rosato di Italia Viva, che vorrebbe vietare ai neopatentati e ai conducenti giovanissimi di trasportare passeggeri in auto durante le ore notturne. Mira ovviamente a “contrastare le stragi del venerdì e del sabato sera, visto che molti giovani, a volte giovanissimi, rimangono coinvolti in incidenti stradali in orario notturno al rientro al proprio domicilio”, come spiega Rosato, e come purtroppo la cronaca ci racconta.

Divieto di trasportare passeggeri in auto di notte

La nuova proposta di legge avanzata dal deputato Ettore Rosato nei giorni scorsi introduce l’articolo 186-ter del Codice della Strada e limita quindi il trasporto di passeggeri in ore notturne da parte di conducenti neopatentati o sotto i 21 anni di età. L’articolo è formato da 8 commi, e dice:

“Ai conducenti di età inferiore a 21 anni e ai conducenti nei primi 3 anni dal conseguimento della patente di categoria B è vietato trasportare più di un passeggero dalle ore 24 alle ore 5.

In caso di violazione del comma 1 il conducente è punito, ove il fatto non costituisca più grave reato, con l’ammenda da euro 800 a euro 3.200 e con l’arresto fino a 6 mesi. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 6 mesi a 1 anno. La patente di guida è sempre revocata in caso di recidiva nel biennio.

Se il conducente, in caso di violazione del comma 1, provoca un incidente stradale, le pene di cui al medesimo comma 2 sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato”.

Le stragi del sabato sera

Come purtroppo le notizie di cronaca ci raccontano ogni week end, il numero di incidenti stradali che si consuma in Italia nelle nottate del venerdì e del sabato è in crescita. A perdere la vita o rimanere gravemente feriti nei sinistri sono spesso i giovani e giovanissimi alla guida – i meno esperti – o addirittura i passeggeri che trasportano nelle loro auto.

I sinistri avvengono soprattutto durante la notte, dopo serate brave in locali e discoteche. Nel testo che il deputato ha presentato alla Camera è possibile leggere – come motivazione alla proposta di legge – che la guida nelle ore notturne rappresenta sempre “una condizione di maggiore rischio di incidente stradale”.

Questo è confermato dai dati dell’ISTAT, infatti dal rapporto emanato per l’anno 2021 è semplice evincere purtroppo un legame molto chiaro tra il numero di incidenti stradali e l’orario in cui avvengono. Con questa nuova proposta di legge quindi il deputato ha intenzione di diminuire l’incidentalità stradale, e questo può essere fatto solo ed esclusivamente “affrontando i due fattori di maggiore rischio evidenziati dall’analisi dei dati ISTAT: la guida in orario notturno e il coinvolgimento di conducenti di giovane età”.

Ma il rapporto dell’ISTAT non è l’unico a confermare i numeri drammatici legati all’alto tasso di incidentalità in Italia. Anche i numeri e i dati emersi grazie alle analisi del Centro di monitoraggio della sicurezza stradale della Regione Lazio (CEREMSS), è evidente che l’età sia una delle componenti che più incide sul rischio di sinistri stradali.

È un dato di fatto, i giovani sono chiaramente i meno esperti alla guida – hanno conseguito la patente da poco e non hanno alle spalle anni di guida su strada – ma non è tutto, vivono anche una fase della vita di “immaturità giustificata”, che li rende incapaci – o quasi – di controllare impulsi e di esercitare funzioni di ragionamento e pianificazione.

Tutti questi fattori messi insieme possono rendere la guida più pericolosa, per non parlare dell’incoscienza di chi si mette al volante dopo nottate intere a ballare – senza abbastanza ore di sonno e riposo alle spalle – o ancora peggio dopo ore trascorse a bere alcolici o assumere sostanze stupefacenti.

I giovanissimi sono anche influenzati da quello che possiamo definire “processo di socializzazione”, che li porta man mano – nella crescita – a diventare indipendenti dai genitori, ma anche a seguire i comportamenti dei coetanei, che spesso non sono proprio un esempio, un modello di guida sicura da emulare, anzi.

Motivo per cui spesso appunto i neopatentati e giovani si mettono alla guida anche nelle situazione più rischiose, durante la notte, quando sono molto stanchi o in condizioni severamente vietate dalla legge, magari anche senza cinture e altri dispositivi di sicurezza.

Stop alla guida insicura dei giovani

Tutte le motivazioni elencate finora hanno spinto il deputato Rosato a prendere la decisione di avanzare la nuova proposta di legge, che “vieta la guida con più di un passeggero a bordo nelle ore notturne, dalla mezzanotte alle 5 del mattino, per i conducenti di età inferiore a 21 anni e nei primi 3 anni dal conseguimento della patente B”. Una disposizione che mira quindi a limitare gli episodi di guida insicura dei soggetti più fragili.

La proposta fa discutere

È inevitabile che la proposta di legge dell’Onorevole Rosato stia già facendo discutere, nonostante l’intento sia tutt’altro che provocatorio, anzi: l’obiettivo è riuscire a salvare i giovani dalle maledette stragi su strada, nonostante forse proprio loro non si rendano conto dei pericoli a cui vanno incontro.

I neopatentati devono già rispettare differenti limiti per legge, come ben sappiamo, che riguardano la potenza del veicolo la velocità massima di percorrenza. C’è chi spinge però a riflettere su un altro tema importante: limitare il fenomeno delle “macchinate” piene di giovani durante la notte – consentendo ai giovani di portare con sé un solo passeggero – potrebbe far crescere il numero di veicoli in circolazione (i giovani che escono sono sempre gli stessi, anche se alcuni magari non hanno ancora la patente, è vero) e quindi aumenterebbe il rischio di incidenti, al contrario di quanto si desidera.

Altro problema è che la legge potrebbe incentivare anche chi ha bevuto troppo a guidare ugualmente, pur se ubriaco, non potendo farsi accompagnare da un coetaneo. La proposta resta in duscussione.