Primo tunnel sottomarino in Italia, il più grande d’Europa

Con i suoi 3,4 chilometri e un diametro di scavo di 16 metri, il tunnel di Genova entra nella storia: ecco quanto costerà l'intera opera in consegna nel 2029

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Luca Bucceri

Giornalista

Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano. Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e dei motori, scrive anche di attualità ed economia.

Tutto è ormai pronto per il primo tunnel sottomarino in Italia, quello che verrà costruito a Genova e alla cui progettazione ha lavorato, tra gli altri, anche Renzo Piano. Lunedì 4 marzo, infatti, hanno preso il via in maniera ufficiale i lavori per quello che sarà il Tunnel subportuale del capoluogo ligure, il più grande d’Europa che avrà il compito di migliorare sia i collegamenti cittadini sia, ovviamente, l’accessibilità al porto di Genova che è il primo per traffico di merci e passeggeri d’Italia.

Il primo tunnel sottomarino italiano

Di tunnel sottomarini ne abbiamo di certo sentito parlare, non guardando più di tanto lontano dato che il primo esemplare vicino all’Italia è quello della Manica che collega Francia e Gran Bretagna. Ma quello progettato grazie al contributo delle Istituzioni territoriali sulla base del masterplan di Genova redatto dallo Studio Renzo Piano e sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarà il primo presente in Italia e, tra l’altro, il più grande d’Europa.

L’opera, infatti, è la massima rappresentazione dell’eccellenza dell’ingegneria italiana e racchiude tutte le caratteristiche di un nuovo modo di concepire le infrastrutture. Progettato in ottica di sostenibilità ambientale e sociale, il nuovo tunnel rappresenta una svolta di rilevanza strategica per il territorio e per il Paese, ma anche e soprattutto per la mobilità.

Studi, infatti, hanno permesso di calcolare un risparmio di più di 1 milione di ore di viaggi ogni anno, con ricadute positive anche in termini ambientali. Infatti, prima di tutto, il progetto nasce come un vero e proprio piano di riqualificazione urbanistica, oltre che trasportistica.

Grazie all’arrivo del nuovo tunnel, la cui apertura è prevista per agosto 2029, Genova conquisterà 10 ettari di parchi nuovi che diventeranno così parte integrante del sistema paesaggistico genovese, richiamando le sue caratteristiche e la storia del suo territorio, dei suoi giardini, parchi, piazze e del suo lungomare.

Nello specifico, il tunnel avrà un tracciato lungo 3,4 chilometri, costituito da due gallerie principali separate, una per ogni direzione di marcia, del diametro esterno di scavo di circa 16 metri, che scorreranno a una profondità massima di -45 metri in area di bacino portuale. Il progetto costerà circa 1 miliardo di euro e rientra nelle opere compensative stabilite dopo il crollo del viadotto Morandi dell’agosto 2018.

Un tunnel storico per Genova e per l’Italia

A dare il via ufficiale ai lavori lunedì 4 marzo 2024 sono stati il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, nonché vicepremier, Matteo Salvini, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.

Proprio il governatore Toti ha definito il tunnel un passo storico per Genova e la Liguria, perché “un traguardo atteso da tempo“. Orgoglio e soddisfazione per il primo cittadino Marco Bucci, pronto a vedere una Genova diversa, cambiata in meglio dall’arrivo del tunnel che “migliorerà la circolazione nella nostra città con maggiore sicurezza e sostenibilità anche dal punto di vista ambientale“.

Insomma, un’opera ingegneristica di altissimo livello che sarà capace di collegare San Benigno con i quartieri orientali di Genova e in particolare con Viale Brigate Partigiane.