Decreto incentivi auto, quale cifra di bonus danno per auto nuova

L'attesa è stata lunga, ma finalmente ora ci siamo: il Governo italiano sblocca gli incentivi auto 2024 con l'importo più elevato del programma triennale

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Se ne erano perse quasi le speranze. I tempi per lo sblocco degli incentivi auto 2024 si sono protratti oltre le aspettative iniziali, ora, però, arriva il tanto sospirato via libera. Finalmente sarà possibile acquistare auto a basse o zero emissioni a cifre molto competitive. Sono mesi che la questione andava avanti a trascinarsi, non senza indispettire gli enti di categoria, compresa ACEA, l’associazione dei Costruttori europei in Italia, e Stellantis.

Il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA Groupe ha lanciato negli ultimi mesi diverse frecciatine al Governo in carica, reo di non supportare abbastanza la transizione ecologica. In un mondo dove le esigenze del Pianeta vengono messe al primo posto, la riluttanza nell’adottare degli accorgimenti è andata poco a genio. Addirittura, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha ventilato un ridimensionamento delle fabbriche italiane, generando un clima di forti polemiche.

Stando al CEO e al numero uno del Lingotto, Olivier François, la mancanza di contributi avrebbe tarpato le ali alla 500e, incapace di tener fede alle aspettative di vendita, al punto da comportare lo stop della fabbrica di Mirafiori.

In compenso, il pacchetto di misure adesso stanziato sarà parecchio generoso, pari quasi un miliardo di euro, 950 milioni per la precisione. L’esecutivo prevede dei contributi fino a 13.750 euro l’uno in caso di acquisto delle elettriche, nonché interessanti novità inerenti a ibride e usate.

Le condizioni d’accesso

Gli Ecobonus sono stati stabiliti dal precedente esecutivo, sotto la direzione di Mario Draghi. Che, mediante Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) ha desiderato conferire slancio alla mobilità green. I risultati ottenuti hanno, però, lasciato abbastanza a desiderare, soprattutto in merito alle full electric, e proprio i fondi rimasti inutilizzati consentono di erogare l’importo più elevato dell’intero triennio.

Ad averne diritto è soprattutto il ceto medio-basso della popolazione, avente un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro. Per la prima volta, la rottamazione di un’auto Euro 5 dà diritto a un contributo. Nel frattempo, è stato introdotto un bonus di 2.000 euro relativo all’acquisto di auto di seconda mano Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km di anidride carbonica. E, in risposta alla domanda degli operatori di settore, vengono destinati 50 milioni di euro a un programma sperimentale di noleggio a lungo termine di full electric.

Gli incentivi auto sono realtà

Le somme stanziate

Gli aiuti variano in base alla tipologia di mezzo, alle emissioni di CO2 e al reddito del richiedente. La grossa fetta è riservata alle BEV, con un massimo di 13.750 euro con rottamazione di un esemplare Euro 0-2 e ISEE inferiore a 30.000 euro. La cifra scende a 10.000 euro nel caso delle plug-in hybrid e a 3.000 euro delle benzina e diesel.

La piena somma è riconosciuta soltanto previa rottamazione di un mezzo tra Euro 0 ed Euro 2. Nemmeno chi ha intenzione di acquistare una moto elettrica rimane a bocca asciutta, potendo ottenere fino a 3.000 euro. A seconda della tipologia di mezzo, alimentazione e massa, va da un limite minimo di 1.000 euro a uno massimo di 18.000 euro lo “sconto” dedicato ai veicoli commerciali. Per ottenere l’incentivo, è necessario inoltrare una domanda all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica direttamente o tramite la concessionaria.