In Italia la strada che produce energia

L'energia del futuro generata dalle strade, un progetto guidato da Autostrade per l'Italia.

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Christian Luca Di Benedetto

Esperto di smart mobility

Passione, determinazione e un cuore che batte al ritmo del gioco: un narratore sempre in prima linea. Laureato in Scienze Politiche e appassionato di motori.

L’innovazione stradale sta percorrendo una nuova direzione con la sperimentazione di un sistema rivoluzionario in Italia, capace di trasformare l’energia cinetica delle automobili in elettricità. Questa tecnologia promette non solo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, ma anche di contribuire significativamente alla sostenibilità ambientale.

La tecnologia Lybra: un salto nel futuro dell’energia rinnovabile

Il progetto “Kinetic energy harvesting from vehicles” (KEHV), guidato da Autostrade per l’Italia, rappresenta una pietra miliare nel campo dell’energia rinnovabile. Al cuore di questo progetto c’è Lybra, un dispositivo sviluppato dalla 20energy Srl di Spoleto, che si propone di catturare l’energia dispersa durante le frenate dei veicoli. Questo sistema innovativo è stato testato da Movyon, uno dei centri di ricerca del Gruppo Autostrade per l’Italia, con l’obiettivo di generare energia elettrica gratuitamente dai milioni di veicoli che percorrono la rete stradale nazionale ogni anno.

Lybra funziona incorporando nelle strade una serie di generatori tubolari che, quando compressi dai veicoli in transito, generano energia elettrica. Questo sistema è particolarmente efficace in punti specifici come gli ingressi dei caselli autostradali, le aree di servizio e gli accessi ai parcheggi, dove i veicoli sono costretti a rallentare o fermarsi. La tecnologia, discreta e facilmente integrabile nell’asfalto, rappresenta un grande passo avanti verso un futuro più sostenibile.

Un potenziale di generazione energetica straordinario

La capacità di Lybra di convertire la frenata in energia è notevole. Secondo 20energy, il passaggio di soli 150 veicoli su un singolo “tappeto” Lybra può produrre fino a 1 kWh di energia elettrica. In termini pratici, questo significa che per ogni 7.500 veicoli che transitano su un Lybra, è possibile ricaricare gratuitamente un’auto elettrica con una batteria da 50 kWh, come una Peugeot e-208. Questo rende Lybra non solo un’alternativa, ma potenzialmente anche una soluzione più efficiente rispetto ai tradizionali impianti fotovoltaici.

L’adozione di questa tecnologia su larga scala potrebbe avere un impatto ambientale significativo. Considerando i numerosi caselli autostradali, rotatorie e parcheggi in Italia, il potenziale di recupero energetico è immenso. Autostrade per l’Italia stima che l’installazione di questi dispositivi in punti strategici come Milano Sud e Milano Nord potrebbe generare fino a 400 MWh di energia elettrica all’anno, sufficiente per ricaricare 8 milioni di auto elettriche. Questo equiparerebbe a un risparmio di 70 tonnellate di CO2 ogni anno, un contributo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale del settore dei trasporti.

Innovazione e sostenibilità: un binomio vincente

Il progetto KEHV, con il suo approccio innovativo all’energia rinnovabile, rappresenta un esempio eccellente di come la tecnologia possa essere utilizzata per promuovere la sostenibilità. L’integrazione di Lybra nelle infrastrutture stradali italiane non solo aumenterà la produzione di energia verde, ma contribuirà anche a ridurre le emissioni di gas serra, delineando un futuro più pulito e sostenibile.

La sperimentazione di Lybra sulla rete autostradale italiana segna un punto di svolta nell’utilizzo delle energie rinnovabili e nella gestione sostenibile delle risorse. Con i suoi risultati promettenti, questo progetto potrebbe diventare un modello replicabile in altre parti del mondo, offrendo una soluzione efficace e sostenibile per la produzione di energia pulita. La strada verso un futuro più verde e sostenibile è già in corso, e progetti come KEHV sono fondamentali per guidare questo cambiamento.