L’elettrica con una capacità della batteria che sta stupendo tutti: dura nel tempo

Sottoposta a un rigido test da parte dell'ADAC, una Volkswagen ID.3 ha centrato un incredibile traguardo, dimostrando la perdita di poca capacità della batteria

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 21 Luglio 2025 12:52

Il futuro della mobilità è elettrico, ma una delle domande più pressanti per i potenziali acquirenti riguarda la durata e l’efficienza delle batterie nel lungo periodo. Mentre studi teorici e simulazioni non mancano, l’Automobile Club Tedesco (ADAC) ha scelto di andare oltre, mettendo alla prova una Volkswagen ID.3 in un rigoroso test di lunga durata, iniziato il 7 maggio 2021. Questa berlina elettrica, nella sua versione Pro S equipaggiata con una batteria da 77 kWh netti, ha percorso oltre 160.000 km, superando così il limite della garanzia offerta dalla stessa Volkswagen. Un’occasione d’oro per l’ente tedesco per valutare il cosiddetto “stato di salute” (SoH) del veicolo e, in particolare, del suo cuore pulsante: l’accumulatore energetico.

Un risultato rassicurante

Per comprendere appieno la rilevanza di questo test, è fondamentale sapere che una batteria appena uscita dalla fabbrica vanta un SoH del 100%. Con il passare del tempo e l’accumularsi dei cicli di ricarica, questo valore tende naturalmente a diminuire. I costruttori, inclusa Volkswagen, solitamente garantiscono che l’efficienza della batteria non scenda al di sotto del 70% entro 8 anni o 160.000 km. Ebbene, il test a lungo termine dell’ADAC ha rivelato un risultato estremamente rassicurante: la batteria della ID.3 ha mostrato uno stato di salute pari a un sorprendente 91%. Questo dato è ancora più notevole se si considera che l’accumulatore della vettura non è stato trattato con particolari riguardi. Anzi, la batteria è stata regolarmente ricaricata al 100% dopo ogni viaggio e lanciata al massimo livello di carica per lunghi periodi, pratiche che sono comunemente considerate sfavorevoli per la longevità di una batteria.

L’ADAC ha anche analizzato l’andamento del decadimento della batteria nel corso dei chilometri. I risultati hanno mostrato che la percentuale di SoH era scesa al 96% dopo meno di 22.000 km, indicando un calo iniziale più rapido. Tuttavia, il successivo decadimento è stato molto più lento: il restante 5% di calo (dal 96% al 91%) ha richiesto oltre 145.000 km per manifestarsi, con il valore che è rimasto immutato anche a quasi 170.000 km. Questa curva di decadimento suggerisce una notevole stabilità dell’efficienza della batteria dopo la fase iniziale di assestamento.

I consumi reali

Per quanto riguarda l’autonomia e i consumi, la prova ha offerto spunti interessanti. La Casa di Wolfsburg dichiara un’autonomia nel ciclo WLTP di 525 km. Nella vita reale, la Volkswagen ID.3 ha dimostrato di raggiungere senza particolari problemi percorrenze di circa 400 km in autostrada. Tuttavia, un fattore critico è emerso: le temperature esterne rigide. Se infatti le temperature scendono sotto lo zero, l’autonomia si riduce significativamente, attestandosi tra i 300 e i 320 km.

Sul fronte dei consumi, al banco di prova, l’auto nuova registrava 20 kWh ogni 100 km. Dopo ben 172.000 km, questo valore è sceso a 18,3 kWh/100 km, un miglioramento attribuibile a una nuova versione del software che gestisce in modo più efficiente la temperatura della batteria. Nel quotidiano, il consumo medio varia ampiamente: da circa 13 kWh/100 km con temperature miti e frequenti tragitti in città e fuori città, a 25-30 kWh/100 km guidando in inverno e con un’elevata percentuale di tragitti autostradali.