A partire dal 2020, le auto elettriche sono state sempre più richieste non solo in tutta Europa me nel mondo intero. Questo ha fatto sì che ormai ogni produttore a partire da quell’anno abbia inserito nella propria gamma almeno un modello a zero emissioni. Negli anni successivi, è poi giunta la tanto attesa diffusione di questa tipologia di vetture per una nuova mobilità ecologica e consapevole, nonostante la crisi del settore automotive iniziata proprio nel 2020 a causa della pandemia di Coronavirus. Tuttavia, in quell’anno la maggior parte degli automobilisti possedeva un modello di vettura con il motore a conversione, ed è qui che è nato il boom di richiese per un kit di conversione speciale.
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Francia e auto elettriche
Tutto è partito proprio nel 2020 in Francia, in cui ha iniziato a dilagare un nuovo fenomeno, la trasformazione delle auto con motorizzazione classica a benzina o diesel in vetture elettriche. Questo è reso possibile grazie alla creazione di un tipo di kit speciali che consentono la conversione. I nostri vicini d’oltralpe, nel 2020, sono entrati di diritto fra quelli che hanno amato maggiormente la trasformazione ed è stato infatti subito boom di richieste.
La normativa del Paese di allora rendeva possibile la conversione delle auto a benzina in elettriche e la spinta è arrivata proprio dal governo, grazie anche dagli incentivi che lo Stato ha lanciato. Questi incentivi hanno lo stesso scopo degli Ecobonus partiti in Italia il primo agosto 2020, andati a ruba in poco tempo. Lo scopo? Migliorare la qualità dell’aria e rinnovare il parco circolante, che nel Bel Paese è uno dei più “vecchi”.
Incentivi dal sapore di futuro
A partire dal 4 agosto 2020, l’allora Presidente della Francia Macron ha esteso le agevolazioni di cui parlavamo nel paragrafo precedente anche alle auto 100% elettriche realizzate con retrofit partendo da modelli benzina o diesel già immatricolati. La trasformazione lasciava ancora qualche dubbio per quanto riguarda l’affidabilità, ma ha contribuito in modo molto significativo alla diffusione di auto a zero emissioni.
Il piano di incentivi di Macron consente di convertire la propria auto termica in elettrica con una spesa che parte da 3.000 euro (al netto dei bonus), con tutti i vantaggi che ne conseguono. Aymeric Libeau, allora presidente della Aire (Association franaise du Retrofit électrique) e titolare della Transition-One, la più importante azienda del settore, ha spiegato: “La possibilità della trasformazione elettrica è stata autorizzata in Francia con un decreto ministeriale che è entrato in vigore il 4 aprile (2020, ndr.), e che prevede il nuovo collaudo, l’emissione di una nuova carta di circolazione e la riclassificazione nella scala Crit’Air, che è alla base delle eventuali limitazioni alla circolazione e dello stesso bonus-malus fiscale”.
E continua: “Questa attività di ‘aggiornamento’ delle auto già immatricolate è stata autorizzata dallo Stato con un decreto ministeriale del 13 marzo 2020 poi pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 3 aprile 2020, può beneficiare in casi specifici di aiuti pubblici fino a 5.000 euro”. Transition-One ha organizzato un tour dimostrativo a Orleans, Paris, Lyon, Annecy, Cannes, Nizze e Frejus che spinge sulla conversione 100% elettrica della Fiat 500.
Ad oggi, metà novembre 2024, la situazione è cambiata: sono nati, nel corso degli anni dei sospetti sull’effettiva ecologia causata dai motori elettrici e si guard di nuovo con sospetto alle auto mosse da un motore elettrico ma questo non ne ferma la diffusione. Sarà perchè Trump è stato rieletto Presidente degli USA grazie a Musk – che comunque lo scontra sugli incentivi – oppure per le nuove tecnologie di ricarica, come i pali della luce che le ricaricano o magari la stragrande diffusione in Paesi avanzati come la Norvegia, ma le auto elettriche sembrano destinate ad affascinarci ancora a lungo.