Omicidio di Alessandro Venier a Gemona, la madre voleva aspettare che restassero solo le ossa per nasconderle

Omicidio di Alessandro Venier a Gemona, la madre ha rivelato il suo macabro piano: intendeva aspettare che restassero solo le ossa per abbandonarle in montagna

Pubblicato:

Nelle ultime ore sono emersi molti particolari in merito all’omicidio di Alessandro Venier, strangolato e fatto a pezzi a Gemona. Per sua stessa ammissione, la madre Lorena intendeva attendere che del corpo di suo figlio restassero solo le ossa. “Lo avrei portato in montagna per abbandonarlo lì”, ha rivelato la donna.

Omicidio di Alessandro Venier a Gemona: il macabro piano della madre

Continuano a emergere dettagli sull’omicidio di Alessandro Venier, 35enne soffocato e fatto a pezzi a Gemona dalla madre Lorena e, presumibilmente, dalla compagna Mailyn Castro Monsalvo.

Grazie alle confessioni della madre, è stato scoperto che l’uomo è stato finito con dei lacci di scarpe dalla compagna, mentre a sezionarlo, per sua stessa ammissione, sarebbe stata Lorena Venier.

omicidio Alessandro Venier Gemona madreANSA

Lorena Venier

Il macabro piano della madre era quello di attendere che del 35enne restassero solamente le ossa.

“Pensavo che con il tempo si sarebbe consumato”, avrebbe confessato la donna, secondo quanto riporta La Repubblica.

“Successivamente, lo avrei portato in montagna per abbandonarlo lì, dove lui diceva che voleva fossero destinate le sue spoglie”.

Lorena Venier voleva impedire la partenza del figlio per la Colombia

Il contesto in cui è avvenuto l’omicidio di Alessandro Venier, nonostante le confessioni di Lorena, appare ancora poco chiaro.

La donna ha descritto il suo stesso figlio come un individuo pericoloso, che aveva intenzione di lasciare Gemona per trasferirsi in Colombia con la figlia e la compagna.

Ma né Lorena Venier, né Mailyn Castro sembravano essere d’accordo col trasferimento: per questo, avrebbero premeditato l’omicidio e, nei giorni precedenti al delitto, avrebbero acquistato su Amazon la calce utilizzata poi per ricoprire i resti del 35enne.

Infine, il 26 luglio, dopo una lite, le due lo avrebbero stordito prima con una limonata a base di farmaci, poi con un’iniezione di insulina praticata da Lorena.

Mailyn avrebbe utilizzato i lacci delle proprie scarpe per soffocare il compagno, dato che le due donne non erano riuscite a soffocarlo a mani nude.

Le rivelazioni su Mailyn Castro Monsalvo

Accusata dell’omicidio di Alessandro Venier, oltre alla madre Lorena, anche la compagna Mailyn Castro Monsalvo, alla quale è contestato, oltre che l’omicidio premeditato, l’occultamento di cadavere, anche l’istigazione.

Stando alla ricostruzione fornita da Lorena Venier, la compagna del figlio soffriva di depressione post partum ed era in cura da tempo presso un centro di salute mentale.

Resta ancora da chiarire l’origine sui lividi rinvenuti sulle braccia di Mailyn: secondo gli avvocati di Castro Monsalvo, sarebbe stata la suocera a procurarglieli.

Solo l’autopsia potrà chiarire quanto di vero c’è nel racconto di Lorena Venier e se verrà confermato un coinvolgimento di Mailyn nell’omicidio di Alessandro.

omicidio-alessandro-venier-gemona-madre ANSA