Suicidio di Sandra Manfrè a Brindisi, la poliziotta si sarebbe sparata in Questura con la pistola d'ordinanza

Suicidio alla Questura di Brindisi, la poliziotta Sandra Manfrè si è tolta la vita con la pistola d'ordinanza

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Dramma alla Questura di Brindisi: una poliziotta si sarebbe tolta la vita all’interno del suo ufficio sparandosi con la pistola d’ordinanza. Si chiamava Sandra Manfrè, aveva 41 anni ed era vice questore aggiunto. Sgomento tra i colleghi per un suicidio di cui al momento non si conoscono i motivi, la donna lascia il marito e una figlia di 3 anni.

Suicidio alla Questura di Brindisi

La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi, lunedì 4 agosto, all’interno della Questura di Brindisi.

Una poliziotta di 41 anni, Sandra Manfrè, si è uccisa all’interno del suo ufficio. Lo riporta Ansa.

poliziaIPA

Inutili i soccorsi del personale del 118 giunto sul posto dopo l’allarme lanciato dai colleghi, per la donna non c’è stato nulla da fare.

La poliziotta si sarebbe sparata con la pistola

Secondo quanto emerso la 41enne, vice dirigente della Squadra mobile, si sarebbe sparata la pistola d’ordinanza.

Non ci sono dubbi sulla natura volontaria del gesto, dopo gli accertamenti di rito la salma verrà affidata ai familiari.

Il suicidio ha scosso i colleghi della poliziotta, sgomenti e sotto shock.

Ignoti al momento i motivi che avrebbero indotto la donna al gesto estremo.

Chi era Sandra Manfrè

Originaria della Sicilia, Sandra Manfrè era vice questore aggiunto della polizia, prestava servizio alla Questura di Brindisi dal 2022.

La donna lascia il marito, anche lui poliziotto, in servizio al commissariato di Mesagne, e la loro figlia di 3 anni.

Viveva con la famiglia a Mesagne, a pochi chilometri da Brindisi.

Qualche mese fa aveva perso il padre, come riporta BrindisiReport, e sembra che stesse attraversando un periodo di depressione.

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