Omicidio di Alessandro Venier a Gemona, la madre descrive tutto: "Soffocato coi lacci, fatto a pezzi da sola"
Nuovi dettagli sono emersi sull’omicidio di Alessandro Venier a Gemona: Mailyn Castro avrebbe finito l’uomo con dei lacci, mentre la madre Lorena lo avrebbe fatto a pezzi
Nelle scorse ore sono emersi nuovi dettagli sull’omicidio di Alessandro Venier a Gemona. La madre Lorena ha infatti descritto ogni dettaglio dell’assassinio, al quale anche la nuora Mailyn Castro avrebbe preso parte attivamente. Sarebbe stata proprio Mailyn a finire il 35enne con i lacci delle proprie scarpe, mentre Lorena ne avrebbe in seguito smembrato il corpo.
- Omicidio Alessandro Venier Gemona: i dettagli raccontati dalla madre
- La confessione di Lorena Venier
- Il movente e le accuse
Omicidio Alessandro Venier Gemona: i dettagli raccontati dalla madre
Tra i temi trattati nella puntata di Morning News del 4 agosto, anche il caso dell’omicidio di Alessandro Venier a Gemona.
Recentemente la madre della vittima, Lorena Venier, non solo ha confessato l’omicidio del figlio, al quale ha partecipato anche la compagna di lui, Mailyn Castro, ma ha anche fornito alcuni dettagli su come sarebbe avvenuta l’uccisione.
"Quella sera c’è stata tensione e abbiamo litigato sia per la mancata preparazione della cena, sia perché mi ero rifiutata di accompagnarli in aeroporto, il giorno dopo", ha raccontato Lorena Venier.
Lei e Mailyn Castro avrebbero servito ad Alessandro Venier una limonata piena di farmaci "per neutralizzarlo", ma i sedativi non avevano avuto pieno effetto.
La confessione di Lorena Venier
Lorena avrebbe quindi somministrato una fiala di insulina al figlio, che sarebbe quindi "caduto in un sonno profondo".
Le due donne avrebbero quindi provato a soffocarlo "a mani nude. Abbiamo insistito a lungo, ma respirava ancora. È stata Mailyn ad avere l’idea di usare qualcosa che ci permettesse di stringere più forte".
La compagna di Alessandro Venier l’avrebbe quindi finito coi lacci delle proprie scarpe.
Sarebbe stata invece Lorena Venier a smembrare il corpo del figlio.
"Ho utilizzato un seghetto e un lenzuolo per contenere il sangue e l’ho sezionato in tre pezzi: non ci sono stati schizzi, per questo i carabinieri hanno trovato tutto in ordine", ha dichiarato la donna, secondo quanto riportato dall’ANSA.
Castro sarebbe intervenuta solamente per coprire i resti del compagno con la calce viva. Il piano era quello di spostare il corpo dell’uomo in montagna, "per disperderli nel bosco".
A seguito della confessione della sua assistita, l’avvocato di Lorena Venier, Giovanni De Nardo, ha richiesto la perizia psichiatrica.
Il movente e le accuse
Nei giorni scorsi, Lorena ha anche confessato il movente dell’omicidio del figlio Alessandro Venier. Lei e la compagna del 35enne avrebbero pianificato tutti per evitare un trasferimento in Colombia.
Venier voleva infatti lasciare l’Italia con la compagna e la figlioletta per sfuggire a una imminente condanna per lesioni personali.
A istigare l’omicidio sarebbe stata la stessa Mailyn Castro, colei che la mattina del 30 luglio ha effettuato la telefonata al 112, affermando che la suocera stava uccidendo il figlio.
L’ipotesi è che Mailyn abbia inizialmente cercato di scaricare ogni colpa sulla suocera. Al momento, per entrambe è stato convalidato il fermo per omicidio con premeditazione.
