Come iscrivere l’auto o moto d’epoca all’ASI: requisiti e costi

Iscrivere la tua auto o moto d'epoca all'ASI conviene per una serie di vantaggi. Vediamo insieme come presentare domanda, i requisiti da osservare e i costi

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 6 Giugno 2024 21:57

Sei proprietario di un veicolo storico? Iscrivere la tua auto o moto d’epoca all’ASI (Automotoclub Storico Italiano) ti conviene per numerose ragioni. Fondata il 25 settembre del 1966 a Bardolino, in provincia di Verona, dalla fusione di Veteran Car Club d’Italia e FIAME, la federazione preserva gli interessi del motorismo storico italiano presso gli organismi nazionali e internazionali competenti. Con le iniziative poste in essere, che cercano di coinvolgere i circa 152.000 associati, mira a valorizzare l’aspetto culturale, derivante dal prezioso ruolo assolto dai mezzi nel corso del XX secolo, esprimendo sia l’evoluzione tecnica sia sociale e di costume.

I requisiti

Effettuare l’iscrizione all’ASI richiede il rispetto di precisi requisiti, indicati dalla stessa associazione nel suo regolamento. Dalla data di costruzione o prima immatricolazione, il veicolo deve avere almeno 20 anni, essere funzionante ed esclusivamente composta da componenti autentici e originali. In allegato alla domanda vanno allegati i seguenti documenti: carta d’identità (in corso di validità), certificato di proprietà, certificato di residenza, carta di circolazione originale della vettura, fotografie del mezzo (fronte, retro e fianco) ed eventuali documenti attestanti il suo “vissuto” (fatture di acquisto, manuali, ecc.).

Per inoltrare richiesta all’ASI bisogna recarsi presso uno dei 288 club federati esistenti in Italia. La federazione è rappresentata pure da 55 enti aderenti, privi però, della facoltà di eseguire tesseramenti e certificazioni. La quota associativa annua costa 41,32 euro, da versare tramite un club federato, che ha, a sua volta, diritto a ricevere un corrispettivo, pari o superiore a 58,68 euro, per una spesa complessiva di 100 euro.

I vantaggi riconosciuti agli iscritti

I vantaggi dell’iscrizione all’ASI sono molteplici e riguardano diverse aree, dall’ambito tributario al collezionismo vero e proprio. La parte migliore è forse da ricercarsi nel bollo, scontato del 50% purché l’auto o la moto in questione abbia un’età compresa tra i 20 e i 29 anni (successivamente scatta l’esenzione completa). Inoltre, gli esemplari presenti in elenco possono usufruire di coperture Rca a tariffe agevolate, obbligatoria anche per le auto ferme. La potenziale rivendita beneficerebbe poi di una quotazione maggiore, poiché le è stata riconosciuto valore storico e culturale. Se a un neofita della materia il dettaglio appare magari irrilevante, nel settore l’approvazione di personale competente costituisce un grande motivo di vanto, capitalizzabile nelle eventuali contrattazioni coi potenziali compratori.

Ciò potrebbe tradursi in un maggiore guadagno in caso di rivendita. La “buona parola” accordata dall’ASI impone, infatti, l’osservanza di rigorosi paletti. Data l’ottima reputazione maturata nei decenni di onorata attività, ASI svolge con zelo le verifiche di rito con un’accurata operazione di ricostruzione del veicolo. Gli appassionati e i collezionisti ne sono attratti pure a causa del diritto di partecipare a gare e competizioni d’epoca certificate ASI. Una splendida vetrina, dove provare il brivido da vero pilota, oltre a conoscere altri fan. La prospettiva di fare dei nuovi amici, accomunati dallo stesso interesse, è già di suo una forte attrattiva. Infine, i membri ricevono periodicamente la rivista specialistica La Manovella, specializzata nel comparto delle vetture d’epoca. Tra le pagine è anche possibile inserire un annuncio: basta scrivere alla redazione per raggiungere il vasto pubblico di lettori.