Vespa 125 LX 3V: prova consumi con un finale a sorpresa. Foto

Lo scooter compatto di Pontedera ha strappato un ottimo 36,69 km/litro nell'utilizzo urbano reale, ovvero con la fretta di tutti i giorni, il traffico e lo stress urbano... Non male davvero!

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Virgilio Motori

Redazione

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Essere fashion, poter sfoggiare un Marchio prestigioso e, visti i tempi, contenere i costi alle soste dal benzinaio. “Missione possibile” con la Vespa 125 LX 3V? Lo abbiamo verificato con una prova di consumi ad hoc, costruita attorno al modaiolo scooter di Pontedera col quale abbiamo percorso circa 1.000 km tutti urbani, con un tragitto scelto quasi sempre casa-ufficio di una persona che abita alle porte di Roma, in modo che la strada percorsa comprendesse sia tratti di strade consolari piuttosto scorrevoli, sia la bolgia del traffico romano di tutti i giorni, fatto di partenze al semaforo in stile GP.

La Vespa 125 LX  3V, va detto subito, ci ha stupito in positivo nel corso della nostra prova-consumi anche perchè è stata guidata in maniera “reale”, ovvero spesso a “manetta”, esattamente come farebbe chiunque deve usare lo scooter in una grande metropoli per gli spostamenti quotidiani, e non ha tempo per pensare a parzializzare il gas per risparmiare benzina. Il consumo medio che abbiamo riscontrato nell’arco del test è stato di 35,69 km con un litro, un risultato che, se confrontato con quello dichiarato dalla Casa (55 km/litro a 50 km/h costanti), appare assolutamente veritiero. A dare ulteriore valore ai consumi ridotti della vespa 125 3V ci siamo spinti su un itinerario fuori città, esclusivamente su strade extraurbane e i consumi sono istantaneamente scesi a 42,80 km con un litro.

Per ottenere questi risultati abbiamo dotato la nostra Vespa di una tanica di benzina da 3 litri che entrava alla perfezione nel vano sottosella, oltre che di una bottiglia graduata con la quale prelevare sempre la stessa quantità di carburante da immettere nel serbatoio. La prova ha avuto inizio con il serbatoio completamente a secco, registrando il chilometraggio e immettendo una quantità nota di benzina. Dopodiché abbiamo proceduto usando lo scooter normalmente fino allo spegnimento per mancanza di benzina e abbiamo annotato il chilometraggio percorso. Ripetuto questo ciclo per almeno una dozzina di volte abbiamo fatto la media aritmetica tra i risultati raggiunti. Tutto qui, una metodologia di prova semplice, ripetibile e attuabile senza costosi strumenti elettronici. Ovviamente l’output della misura non è un dato validabile scientificamente, ma è quanto di più corrispondente al vero si possa attuare con strumenti alla portata di chiunque.

Non solo consumi nel corso della nostra prova, ma anche stile. Sì perchè la versione da noi scelta era la più ricca “LX” (costa 3.620 euro f.c), riconoscibile rispetto alla “S” per il faro tondo e la cover dello scudo corta. Oltre alla nostra colorazione (Verde Portovenere), troviamo altre quattro tonalità disponibili: Nero Vulcano, Montebianco, Rosso Dragon e Blu Midnight.  Scendendo nei dettagli, la sua strumentazione è completa di tachimetro, contachilometri, indicatore del livello carburante, orologio digitale e tutte le spie di servizio quali gli indicatori di direzione, i fari anabbaglianti e abbaglianti, la riserva del carburante. Ulteriore differenza tra la Vespa LX e il modello S, è la presenza di un pratico vano nel retro scudo chiuso da uno sportello, laddove sulla sorella sportiva ha solo una vaschetta.

Su tutta la gamma Vespa della serie “piccola” viene montato il nuovo motore tre valvole Piaggio, progettato appositamente con l’obiettivo di contenere i consumi. Il monocilindrico mantiene il raffreddamento ad aria del motore precedente e ha distribuzione monoalbero a camme in testa e alimentazione a iniezione elettronica. Le misure di alesaggio e corsa sono di 52,0 x 58,6 mm quindi un motore a corsa abbastanza lunga in modo da favorire l’erogazione della coppia e i consumi. Gli altri accorgimenti volti a ridurre i consumi, riducendo le perdite per attrito, hanno interessato il perno di biella e le portate di banco ridotte, nonché montando l’albero a camme su cuscinetti a sfere, e adottando bilancieri a rullo. L’efficienza termodinamica è stata perseguita con un accurato disegno della testata, volto a generare un elevato tasso di ”tumble” all’interno del cilindro. Facendo un paragone con il motore adottato in precedenza sulla Vespa 125, il guadagno di potenza è quantificabile nel 7,1 % in più (ora 11,6 CV a 8.250 giri/min) e +10,3% di coppia massima, che raggiunge ora i 10,7 Nm a 6.500 giri/min.

(a cura di OmniMoto.it)