Nella gara sprint di Austin, la Ferrari recupera diverse posizioni grazie all’incidente iniziale che coinvolge le due McLaren, la Sauber di Hulkenberg e l’Aston Martin di Alonso. Quarte e quinte, le Rosse avevano la possibilità di attaccare di Sainz e puntare al podio, ma purtroppo il loro passo non era all’altezza dello spagnolo. Nella seconda qualifica valevole per la gara domenicale ecco i risultati: Leclerc terzo, Hamilton quinto.
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GP Austin, Q1: le modifiche al setup sembrano funzionare
Ancora prima del semaforo verde, le vetture italiane scendono in pitlane pronte a partire. Per questo primo run, il team di Maranello ha optato per le Pirelli cerchiate di rosso sulla vettura numero 16, mentre per la 44 ecco le Medium. Parliamo di due treni usati. Nemmeno il tempo di iniziare che Isack Hadjar perde il controllo della sua Racing Bulls in curva sei, sbattendo violentemente contro le barriere.
Bandiera rossa, quindi, per dare modo ai commissari di ritirare la vettura e ripristinare le normali condizioni del tracciato. Per fortuna la pausa non è troppo lunga: meno di dieci minuti e si riparte. Leclerc monta ancora le Soft, ma questa volta nuove, stesse coperture del compagno di squadra. Si procede all’attivazione per poi passare alla mode race. Le Rosse si piazzano nelle prime posizioni e il bilanciamento sembra migliore di ieri.
Sappiamo che sono arrivati dei ritocchi che sembrano aver reso più stabile la vettura, specie nei cambi di direzione del primo settore. Una breve sosta in garage e le monoposto modenesi tornano a calcare l’asfalto statunitense, sempre con le Pirelli a banda rossa. I ferraristi completano il giro, ma erano già salvi, passando il taglio verso la Q2 senza alcun tipo di problemi.
GP Austin, Q2: Ferrari si conferma competitiva
Resta da capire che tipo di modifica abbia realizzato il team. Irrigidire l’anteriore può offrire stabilità all’avantreno, fornendo maggiore direzionalità alla vettura. Tuttavia, una soluzione del genere tende ad aumentare il sottosterzo in altri tipi di curve.Considerando che la prestazione nel terzo settore è molto migliorata e che curva 16 non sembra più critica, il team potrebbe aver leggermente ammorbidito entrambi gli assi.
Anche le gomme sembrano stare “meglio in finestra”, e forse potrebbe essere proprio questa la mossa giusta, avendo più grip a disposizione nell’arco della tornata. Si torna in pista: gomme Soft per entrambi, set nuovo di trinca. Per ora si confermano le buone sensazioni per la Ferrari. Il monegasco stampa il secondo tempo dietro Verstappen. Peccato per qualche sbavatura nelle curve 11 e 12.
Anche Hamilton mette assieme una buona prestazione, solo 38 millesimi più lento del compagno. Gli alfieri della Rossa effettuano una rapida sosta e poi ancora pista. Serve curare l’handling in determinate curve per ottimizzare il rendimento. Le gomme sono sempre Soft nuove e, per una volta, pare che la SF-25 le stia attivando e utilizzando bene. I giri vengono abortiti perché si passa il taglio senza problemi.
GP Austin, Q3: seconda fila che soddisfa
Ci siamo, arriva l’ora della verità. Nella qualifica della sprint race era emerso come il gap maggiore fosse localizzato in due punti specifici: sembra che il Cavallino Rampante abbia lavorato bene su questo fronte, sistemando le cose. Ancora una volta il team di Maranello non perde tempo, con Charles e Lewis che si piazzano in pitlane prima dell’inizio della Q3. Si procede con la medesima strategia sul warm-up che, sino ad ora, ha funzionato bene.
Leclerc sbaglia tutto. Il suo giro era discreto, ma il testacoda al termine della tornata rovina completamente la prestazione. Non ne fa un dramma e torna ai box, cercando di mantenere alta la concentrazione. Anche Hamilton sbaglia: un lungo in curva 1 pregiudica il suo riscontro cronometrico. Servirà massima attenzione nell’ultimo tentativo, quello decisivo.
Breve pausa e si riparte: ora non si può più sbagliare. Leclerc non è preciso e ci sono diverse sbavature, ma il suo tempo è comunque buono: vale il terzo posto. C’è soddisfazione, insomma. Anche Lewis fa bene, ma è più lento di un decimo: quinto posto per lui. Va detto che ambedue potevano fare un pelino meglio, ma rispetto a ieri la storia è cambiata completamente. Buon lavoro di squadra.
GP Austin, classifica squalifica:
- Max Verstappen (Red Bull)
- Lando Norris (McLaren)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- George Russell (Mercedes)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Kimi Antonelli (Mercedes)
- Oliver Bearman (Hass)
- Carlos Sainz (Williams)
- Fernando Alonso (Aston Martin)