GP Spagna, probabile addio a Barcellona: idea Madrid

In via di definizione l'accordo per portare un GP a Madrid a partire dal 2026. Non si esclude la possibilità che la F1 dica addio al Montmelò di Barcellona

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Matteo Mattei

Esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

Novità importante in Formula 1, il circus potrebbe salutare il circuito di Barcellona per approdare a quello nuovo di Madrid. Dalla Spagna non arrivano smentite, ma nemmeno conferme ufficiali. Protagonista in rete, l’affascinante idea di vedere le monoposto correre sul tracciato semi-urbano della capitale, tra IFEMA e Valdebebas. Il tutto si potrebbe concretizzare a breve e diventare effettivo dal 2026. A dare credito all’ipotesi, il fatto che il Circuit de Barcelona-Catalunya al momento ha rinnovato il suo contratto solo per altri due anni, 2024 e 2025. Nel frattempo, lo stesso Circuit ha già messo in vendita i suoi biglietti per il prossimo GP di Spagna che si terrà dal 21 al 23 giugno 2024.

La storia di Montmeló

Il Circuit de Barcelona-Catalunya rappresenta di fatto uno dei più storici tracciati della Spagna e dell’Europa. Real Automóvil Club de Cataluña organizza la manifestazione di Montmeló per il Campionato Mondiale di Formula 1, dal 10 settembre 1991. Oltre 30 anni di corse a Barcellona, senza contare l’edizione del 1951 sul tracciato cittadino di Pedralbes e le quattro edizioni disputate nel parco di Montjuïc negli anni ’70. Quest’ultimo venne abbandonato come location, dopo il terribile incidente nel 1975, quando la Hill di Rolf Stommelen piombò tra la folla provocando quattro morti e sei feriti. Nella stessa gara Maria Grazia “Lella” Lombardi conquistò mezzo punto e il primato di prima e unica donna ad aver ottenuto dei punti nel mondiale di Formula 1.

Da quando il GP di Spagna si disputa a Barcellona (Montmeló), la Ferrari ha ottenuto 9 vittorie di cui 5 di Michael Schumacher. Felipe Massa, Kimi Räikkönen e Fernando Alonso, gli altri successi della Scuderia del Cavallino in Catalogna. Max Verstappen su Red Bull ha dominato le ultime due edizioni, dopo aver interrotto la serie di cinque vittorie di fila di Lewis Hamilton su Mercedes. Il britannico detiene il record di vittorie del tracciato insieme a Michael Schumacher. Degne di nota anche le 3 vittorie di Alain Prost ma soprattutto le 2 di Ayrton Senna.

Un circuito storico, ma allo stesso tempo già proiettato verso il futuro. Di ottobre scorso l’inaugurazione della più grande installazione fotovoltaica pubblica di autoconsumo in Catalogna. Sopra la tribuna principale del circuito sono stato installati 1.239 pannelli solari. Un progetto da 2.710 metri quadrati che genera un volume di energia di 0,88 GWh all’anno. L’installazione ha la capacità di produrre ogni anno il 33% dell’energia consumata dal circuito. Quest’ultimo, è diventato anche la sede dell’e-Mobility Experience, la più importante fiera della mobilità elettrica nel Sud Europa.

Il ritorno nella capitale

Quello di Madrid in verità è un ritorno della F1 nella capitale spagnola. L’ultimo Gran Premio di Spagna madrileno risale al 1981 sul tracciato di Jarama. Si registrano in tutto 11 edizioni a Madrid, 9 di esse sono state corse con valenza mondiale. Già negli anni ’60 e negli anni ’70 si è quindi vissuto un dualismo con Barcellona come scelta della tappa annuale del campionato. Sull’asfalto di Jarama, la Ferrari ha ottenuto due vittorie grazie a Niki Lauda nel 1974 e Gilles Villeneuve nel 1981. La Ford Cosworth detiene il maggior numero di successi.

Dopo 45 anni da quell’ultima volta, nel 2026 si potrà correre in un circuito semi-urbano con sede nella zona fiera IFEMA. Sempre dalla Spagna, si è diffusa un’anticipazione eccezionale, a Madrid le monoposte sfrecceranno attraverso gli edifici. Non solo, sembrerebbe che la capitale spagnola potrebbe firmare un accordo con Liberty Media, della durata di 10 anni. Si attende a giorni la conferma della decisione ufficiale.

Il progetto

IFEMA Madrid sarà responsabile degli investimenti e dell’organizzazione del GP di Spagna a Madrid. Il progetto prevede, in concreto, una pista semi-urbana e semi-permanente di 5 km. L’idea generale si fonda su quella sviluppata a Miami. Secondo il business plan, l’impatto economico della manifestazione si aggirerà intorno ai 500 milioni di euro per stagione, mentre i costi della realizzazione saranno tutti a carico di privati.

Il circuito sarà facilmente raggiungibile, è situato infatti nelle vicinanze dell’aeroporto di Barajas e di tutti i mezzi pubblici di trasporto compresa la metropolitana. Nell’area del tracciato, il valore aggiunto è rappresentato dalla presenza di molti hotel di lusso e della cittadella sportiva.

Curiosità

José Vicente de los Mozos, Presidente di IFEMA è uno dei promotori attivi di questo forte interessamento e probabile inserimento, di Madrid nel futuro della F1. Lo stesso ha infatti spinto per la realizzazione del GP nella capitale insieme alla Presidente della Cominutà di Madrid Isabel Díaz Ayuso e al primo cittadino José Luis Martínez-Almeida. L’organizzazione del GP sarà finanziata al 100% da privati e rappresenta anche una forte dimostrazione da parte di Mozos, di amore per la sua terra e per i motori.

Per chi non lo sapesse, il Presidente di IFEMA ha lavorato per ben 43 anni in Renault con parentesi anche in Nissan, sia in Spagna e in Francia. Un grande esempio per i giovani, un apprendista che è diventato Direttore Industriale di un noto gruppo internazionale. Dopo il suo rientro in Spagna, ecco un progetto unico e innovatore, un nuovo impulso al mondo dei motori di valenza per l’intera penisola Iberica.