Cimiteri di auto in Cina: la verità viene a galla

Com’è possibile che in Cina ci siano distese immense colme di auto elettriche abbandonate? La questione suscita curiosità, forse abbiamo una risposta

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Negli ultimi tempi sul web hanno iniziato a circolare diversi video in cui è possibile vedere degli enormi campi in Cina dove vengono abbandonate centinaia o migliaia di auto, per la maggior parte elettriche. Una questione che ha incuriosito molte persone.

Ma com’è possibile che queste vetture siano finite in quelle condizioni, così abbandonate in aree che sembrano quasi delle discariche? Ci si chiede pure che fine faranno. E allora Bloomberg TV ha svolto un’indagine, per capire qual è la reale situazione dei cimiteri di auto elettriche cinesi e dare una risposta a tutti coloro che si sono fatti delle domande in questo periodo.

La situazione cinese: troppo auto elettriche abbandonate

La prima cosa da sapere è che non si tratta di episodi isolati, anzi. In Cina ci sono davvero tantissimi spazi colmi di auto abbandonate, ed è dal 2019 che sono iniziate le scoperte relative a questi campi che diventano veri e proprio cimiteri di auto.

Tantissimi i veicoli elettrici identici e spesso non si tratta nemmeno di auto vecchissime, anzi, di modelli relativamente moderni parcheggiati vicini tra loro. Vetture che sono state abbandonate da tempo, almeno così sembra, visto che moltissime di loro sono ricoperte di parecchia polvere.

Quale verità nascondono questi strani posti

Un vero e proprio mistero, che merita una spiegazione e che mostra uno scenario comune in Cina: il vero e proprio declino del settore del car sharing elettrico cinese, che fino a non molto tempo fa invece aveva successo e, anzi, si stava espandendo molto.

Alcuni anni fa, tra l’altro, era successa la stessa cosa anche con le biciclette: anche in quel caso il fallimento aveva portato a una strana situazione di accumulo. Nell’ultimo decennio infatti in Cina sono nate tantissime società di ride-sharing, anche grazie agli incentivi statali – molto generosi e convenienti – che sono stati eliminati a partire dal 2019.

Molti sono i fattori che hanno contribuito a rendere i vecchi modelli obsoleti e mandare in fallimento parecchie imprese presenti sul mercato, come un numero troppo ridotto di parcheggi gratuiti e la nuova generazione di auto elettriche in arrivo. Nonostante il fallimento del car pooling, un risvolto positivo c’è stato: lo sviluppo delle auto elettriche è diventato più rapido e la popolazione cinese ha iniziato ad accettare questa motorizzazione sempre più.

Già sappiamo qual è il risultato di questa rapida espansione: la Cina sta diventando il più grande mercato al mondo, oggi infatti il 60% della flotta mondiale di auto elettriche è cinese. Anche se i produttori nazionali di veicoli elettrici in Cina si sono ridotti parecchio: se nel 2019 si arrivava a contarne quasi 500, oggi sono circa un centinaio appena. Questo ci dice solo una cosa: solo quelli seri sono destinati a sopravvivere.

Un vero e proprio spreso

Secondo l’indagine di Bloomberg i cimiteri di auto elettriche abbandonate rappresentano perfettamente e “sorprendentemente gli eccessi e gli sprechi che possono verificarsi quando i capitali si riversano in un settore in forte espansione, e forse anche uno strano monumento al progresso sismico del trasporto elettrico negli ultimi anni”.