Torniamo nuovamente a parlare di episodi strani e spiacevoli, capaci, di tanto in tanto, di capitare. Seppur abbia davvero dell’incredibile, è accaduta davvero, ai danni di un uomo di 42 anni, residente a Fano, nelle Marche. Suo malgrado, salvo eventuali ribaltamenti in Cassazione, gli toccherà pagare le multe per le infrazioni commesse dai ladri dopo il furto d’auto subito.
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Oltre al danno, anche la beffa
Iniziare a delineare i contorni della vicenda. Come abbiamo appena detto, al malcapitato è stata rubata la macchina. Le operazioni losche commesse dalla criminalità sono ancora troppo alte in Italia. Se i ladri ci hanno concesso un attimo di tregua durante il lockdown causato dal Coronavirus lo scorso anno, ora ormai che tutte le attività stanno riprendendo a lavorare, anche quella dei malviventi segue a ruota.
Oltre al danno, come si suol dire, anche la beffa. In che senso? Non solo l’uomo – poveraccio – si è ritrovato senza la sua vettura, sottratta, appunto, dai malfattori, ma gli toccherà, in aggiunta, pagare le multe prese dai ladri al volante del mezzo.
Il 42enne si è proprio visto recapitare a casa varie multe che non aveva preso lui, perché a commettere le infrazioni sono stati i ladri rei di rubargli la macchina. Il “bello” (si notino le virgolette) viene, però, ora: la vittima ha pure cercato di far valere le sue ragioni davanti al giudice, il quale ne ha rigettato la domanda. Stando alla sua sentenza, il malcapitato dovrà pagare il totale l’intero ammontare delle sanzioni ricevute, pari a 900 euro circa.
La motivazione del ricorso respinto
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cos’è successo. Innanzitutto il furto dell’auto (i ladri oggi sono sempre più specializzati) è avvenuto già quasi un paio di anni fa, nell’estate del 2019. La macchina sottratta è una Honda FR-V dello sfortunato conducente di Fano: in quel momento, si trovava in un parcheggio con altre vetture, a cui sono stati rotti tutti i finestrini.
La FR-V è stata rubata per alcune ore, quindi era scomparsa e il guidatore l’aveva data chiaramente “persa per sempre”. Invece poi l’ha rinvenuta proprio lì dove l’aveva lasciata, sistemata nello stesso punto. I ladri l’avevano usata per correre all’impazzata e l’avevano riposta nel parcheggio. Nel frattempo però, erano state effettuate ben sei infrazioni per eccesso di velocità (le multe sono state prese in differenti località, con autovelox).
La vittima, una volta ricevute tutte quelle sanzioni a casa, ha immediatamente fatto ricorso: lui non ha commesso i fatti attribuiti e, di conseguenza, chiedeva l’annullamento delle contravvenzioni. La polizia municipale di Pesaro ne ha cancellate due multe da 270 euro, invece a Rimini e Riccione non hanno risposto allo stesso modo. E neanche il giudice di pace ha accolto il ricorso.
La motivazione c’è, e fate attenzione: se la vostra auto non è protetta per evitare furti, dovete pagare le multe prese dai ladri che ve la rubano. Morale della favola? Meglio equipaggiarsi di un antifurto. In commercio ce ne sono numerosi, adatti a ogni tipo di portafoglio, dai meccanici ai satellitari.