Geppi Cucciari ospite ad Amici invita i giovani a votare ai Referendum dell'8 e 9 giugno: dai social insulti

Dopo il monologo ad Amici sul referendum, Geppi Cucciari risponde agli insulti ricevuti online e difende così il diritto al voto e alla partecipazione

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Geppi Cucciari, ospite ad “Amici”, ha recitato un monologo nel suo stile, ovvero con un riferimento all’attualità. In questo caso ai Referendum dell’8 e 9 giugno, con un invito ad andare a votare. Un passaggio che ha scatenato la rabbia di alcuni utenti sui social.

Il post di Geppi Cucciari

Su X, ex Twitter, Geppi Cucciari pubblica un commento in riferimento a quanto scritto da un utente sui social in merito al suo monologo ad “Amici”.

L’artista riporta con uno screenshot il commento di un certo “il Fausto”, che scrive: “Che grandissima m**da Geppi Cucciari. Per fortuna le persone sono intelligenti e vanno contro comunisti ripuliti“. Al commento seguono hashtag come #IoNonVoto e #Referendum2025.

Accompagna allo screenshot la risposta: “A questo signore così elegante non sono piaciuta. Davvero un grande rammarico e qui, X, mi chiedo come sia possibile. Non dico di sentire, ma farlo in questo modo vergognoso“.

Il monologo sul Referendum

Geppi Cucciari è un’artista schierata sui diritti. Non è quindi una sorpresa sentirla ad “Amici” spingere verso il voto. Nel suo monologo non si chiede di votare per l’una o l’altra parte, anche perché i temi in esame sono stati abbracciati in passato dalle destre e solo oggi sono stati proposti da partiti di sinistra.

La grande divisione tra il prima e il dopo sta in chi ha proposto il Referendum. La maggioranza di governo, però, non solo ha cambiato idea rispetto al passato, ma chiede di non andare a votare nei due giorni dell’8 e 9 giugno. Cioè chiede di non esercitare il proprio diritto a una partecipazione attiva alla democrazia.

Geppi CucciariFonte foto: ANSA
In foto Geppi Cucciari

Il monologo di Geppi Cucciari, quindi, si inserisce in questo clima. Recita che anche non votare è una scelta, ma in questo caso è una questione di principio. “Sotto la bandiera tricolore, talvolta, è come se ci fosse il nostro vero motto: fatti i c**zi tuoi. Se te li fai sempre comunque, prima o poi qualcuno si fa i tuoi e deciderà al posto tuo su cose piccole, medie, grandi”, è il messaggio. Da qui l’invito al voto, ad affermare il proprio diritto alla partecipazione politica.

Le critiche

Quella de “il Fausto” pubblicata da Geppi Cucciari non è l’unica critica e neanche l’unica con questi toni aggressivi. Tra i vari commenti dei NoVax e chi dice che l’artista è la “classica racchia che fa la spia a scuola”, non mancano insinuazioni in merito a un uso politico della propria arte.

“Trovo scorretto l’uso di un mestiere che ti consente di stare spesso davanti alla telecamera per fare propaganda politica“, scrive un utente. Non è una voce isolata. Eppure, anche in questo caso, Cucciari non sta dicendo cosa votare al Referendum, ma di partecipare con il proprio voto, evitando così l’annullamento dello stesso per mancato raggiungimento del quorum.

C’è poco a che fare con la presunta appartenenza a una fazione politica, perché al Referendum si può votare tanto “sì”, quanto “no”.

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