Quesito 4 del Referendum 2025 sulla sicurezza sul lavoro, le ragioni del Sì e del No

Referendum 2025, quali sono le ragioni del Sì e quelle del No per il quesito 4 in materia di sicurezza sul lavoro

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Il quesito 4 del Referendum 2025 intende agire in materia di sicurezza sul lavoro. Con la scheda rossa si voterà per l’abrogazione delle leggi che, attualmente, non permettono di estendere la responsabilità al committente in caso di incidenti sul lavoro. Chi voterà , lo farà per modificare la normativa vigente. Il No, invece, richiede che la normativa resti immutata.

Referendum 2025: il quesito 4 sulla sicurezza sul lavoro

Il referendum 2025, per il quale saremo chiamati ad esprimerci domenica 8 e lunedì 9 giugno, prevede cinque quesiti.

Il quesito 4 inciderà sul Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, anche conosciuto come D.Lgs. 81/2008.

quesito 4 Referendum 2025 sicurezza sul lavoro ragioni Sì NoFonte foto: IPA

I cittadini sono chiamati a votare l’8 e il 9 giugno

Si vuole cioè agire in tema sicurezza sul lavoro, un intento che non dovrebbe affatto stupire: secondo i dati Inail, i morti sul lavoro fino a maggio 2025 sono stati 286. È stato quindi registrato un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il quarto quesito referendario, in quest’ottica, prevede una modifica della legge quando si parla di appalti e subappalti. Si vuole cioè abrogare l’articolo del Testo Unico che limita la responsabilità del committente qualora si verifichino incidenti sul lavoro.

Con la scheda rossa, quindi, si voterà per la cancellazione delle leggi che, attualmente, non permettono di estendere la responsabilità al committente in caso di incidenti sul lavoro.

Le ragioni del Sì e del No

In sostanza, se dovesse vincere il per quanto riguarda il quesito 4, verrà confermata la cosiddetta “responsabilità in solido”: sia appaltatore (o subappaltatore) che committente verranno giudicati responsabili in caso di incidenti sul lavoro, nei casi in cui il danno non sia indennizzato dall’Inail.

Qualora, invece, dovesse vincere il No, o in caso di mancato raggiungimento del quorum al referendum 2025, la normativa vigente non verrà modificata.

Il Sì, in sostanza, vuole rendere i committenti maggiormente attenti alle scelte in merito a appaltatori e subappaltatori. Il No, invece, insiste sul fatto che le richieste ai committenti esulino dalle competenze reali, in quanto relative a rischi molto specifici.

La posizione dei partiti

Relativamente al quesito 4 del Referendum 2025, sono favorevoli partiti quali il Pd, il Movimento 5 Stelle, insieme a +Europa e Avs.

Propendono invece per il No FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Azione.

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