Bollo auto, bisogna pagarlo se il proprietario è morto?

Per gli eredi del defunto è importante verificare lo stato dei debiti ereditari, compreso il bollo auto, per evitare complicazioni e ulteriori sanzioni

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 14 Maggio 2024 18:09

Quando una persona muore, i suoi debiti, incluso il bollo auto, passano agli eredi. I familiari del defunto sono così responsabili del pagamento della tassa sul possesso non versata dal proprietario deceduto dell’auto. La legge prevede particolari disposizioni che riguardano il periodo tributario e le responsabilità degli eredi.

Se il decesso avviene dopo l’inizio del periodo tributario per il quale il bollo non è stato pagato, gli eredi sono tenuti a saldare solamente l’importo del bollo e gli interessi maturati, senza dover coprire eventuali sanzioni. Il pagamento del debito tributario avviene pro quota, il che significa che ciascun erede è responsabile di una parte del debito, proporzionale alla sua quota di eredità.

Se il decesso avviene prima dell’inizio del periodo tributario, gli eredi sono responsabili anche delle sanzioni.

Se il proprietario muore, chi paga il bollo auto

Nel caso di morte del proprietario, il pagamento del bollo auto del veicolo intestato al defunto diventa responsabilità degli eredi. Normativa alla mano, il passaggio dei beni del defunto, inclusi i veicoli, agli eredi, sia tramite testamento sia secondo le disposizioni di legge. Nel caso di un veicolo soggetto a bollo auto, gli eredi devono assicurarsi che l’imposta sia pagata entro la scadenza.

La divisione del pagamento del bollo auto tra gli eredi dipende dalla loro quota ereditaria. Se c’è un unico erede, assumerà l’intero onere del pagamento. Se un testamento specifica che un particolare erede debba ricevere il veicolo, allora il pagamento del bollo sarà di sua esclusiva responsabilità.

Gli eredi hanno comunque la possibilità di evitare il pagamento del bollo auto non saldato rinunciando all’eredità. Questa decisione deve essere presa entro 10 anni dalla morte o, nel caso di eredi già in possesso dei beni, entro 40 giorni dal termine dell’inventario dei beni, che deve essere eseguito entro tre mesi dall’apertura della successione.

Chi rifiuta l’eredità è esonerato dai debiti lasciati dal defunto. Per gli eredi che accettano l’eredità, la responsabilità del pagamento del bollo auto non saldato incombe su di loro. In ogni caso, la Regione non può richiedere a un singolo erede l’intero importo del debito, ma deve rivolgersi a ciascun erede per la parte proporzionale alla quota di eredità ricevuta. La prescrizione per il pagamento del bollo auto scatta tre anni dopo il primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento

L’uso dell’auto ereditata

Quando si eredita un veicolo bisogna gestire correttamente il passaggio di proprietà per evitare sanzioni e assicurarsi che tutto sia in regola con il bollo auto e altri adempimenti legali. Gli eredi hanno la responsabilità di registrare il passaggio di proprietà al PRA. La procedura può essere finalizzata con l’intestazione del veicolo a uno degli eredi o a terzi, tramite un atto di vendita.

Per rendere effettivo il passaggio bisogna autenticare la firma dell’erede o degli eredi sull’atto di accettazione dell’eredità. L’autentica deve essere registrata all’ufficio provinciale dell’Aci, della Motorizzazione civile o attraverso un’agenzia di pratiche auto autorizzata. La procedura deve avvenire entro 60 giorni dall’autenticazione della firma. Gli uffici rilasciano il nuovo certificato di proprietà e aggiornano la carta di circolazione.

L’autenticazione della firma può essere effettuata gratuitamente agli Sportelli telematici dell’automobilista, disponibili in tutti i PRA e le Motorizzazioni civili, oltre che nelle agenzie di pratiche auto. Una volta completato questo passaggio, il trasferimento di proprietà è formalmente riconosciuto a favore degli eredi.

Se gli eredi non aggiornano il certificato di proprietà e la carta di circolazione, rischiano sanzioni pecuniarie e il ritiro della carta di circolazione in caso di controllo stradale. Dopodiché se tutti gli eredi decidono di rinunciare all’eredità, il veicolo diventa proprietà dello Stato.

Il caso particolare

Gli eredi non sono tenuti al pagamento del bollo auto se sono trascorsi tre anni dal primo gennaio successivo all’anno in cui il bollo doveva essere pagato. Oltre alla questione di quella che è una vera e propria tassa di proprietà, gli eredi hanno anche la responsabilità di gestire il passaggio di proprietà del veicolo.

La procedura richiede che l’erede, o gli eredi, registrino il passaggio al Pubblico registro automobilistico. Bisogna quindi autenticare la firma di chi eredita il veicolo e, entro 60 giorni da tale autenticazione, registrare l’atto all’ufficio provinciale dell’Aci o della Motorizzazione civile. Se gli eredi decidono di rinunciare all’eredità del veicolo, la proprietà passa allo Stato.

Cosa fare se il bollo auto non è stata pagato

Quando un parente lascia in eredità un’auto, può capitare che tra i beni ereditati ci siano anche debiti legati al bollo auto non pagato. Ebbene, se il defunto è deceduto dopo la scadenza del pagamento del bollo auto, gli eredi sono responsabili del pagamento del bollo stesso e degli interessi legali maturati dalla data di scadenza fino al momento del pagamento effettivo, calcolati secondo il tasso di interesse vigente. In questa situazione, gli eredi non sono tenuti al pagamento di eventuali sanzioni.

Se il decesso è avvenuto prima dell’avvio di eventuali accertamenti fiscali da parte delle autorità competenti, come l’Agenzia delle entrate regionale o provinciale, si presume che gli eredi siano consapevoli delle passività fiscali del defunto. In questo caso, con l’accettazione dell’eredità, gli eredi assumono la responsabilità non solo delle tasse dovute, ma anche delle eventuali sanzioni fiscali applicate.

La registrazione del passaggio di proprietà

Quando un veicolo viene ereditato, gli eredi si trovano di fronte all’obbligo di gestire il passaggio di proprietà attraverso il PRA. La procedura implica la possibilità per gli eredi di intestare il veicolo a uno di loro o a terzi mediante un atto di vendita successivo. La firma dell’erede o degli eredi deve essere autenticata sull’atto di accettazione dell’eredità. Una volta effettuata l’autentica, va registrata entro 60 giorni all’ufficio provinciale dell’ci, della Motorizzazione civile o attraverso un’agenzia di pratiche auto. Con la registrazione, gli eredi ricevono il certificato di proprietà aggiornato e la nuova carta di circolazione, attestanti formalmente il passaggio di proprietà.

L’aggiornamento va richiesto tempestivamente: la mancata attualizzazione dei documenti può infatti portare a sanzioni pecuniarie e al ritiro della carta di circolazione in caso di controllo su strada. Infine, se tutti gli eredi decidono di rinunciare all’eredità, il veicolo viene trasferito allo Stato.