A 103 anni viene fermata in piena notte senza patente

In piena notte a Bondeno, una signora di 103 anni è stata fermata dai Carabinieri mentre guidava sulla sua Fiat Panda: non aveva né patente né l’assicurazione

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Quando la realtà supera la fantasia: in piena notte, l’Arma dei Carabinieri ha fermato lunedì una donna di 103 anni mentre guidava la sua auto, una Fiat Panda bianca, sprovvista di patente. L’incredibile episodio salito alle cronache si è consumato in Italia, più precisamente a Bondeno, in provincia di Ferrara, e ha lasciato chiunque esterrefatto.

Avvistata una Panda procedere in modo pericoloso nelle vie principali della zona, un cittadino ha prontamente contattato le Forze dell’Ordine, affinché intervenissero, preoccupato per l’incolumità generale.La pattuglia, accorsa sul posto, ha subito rintracciato la vettura e fermato la conducente.

Al momento del controllo, la sorpresa è stata grande: la nonnina, classe 1920, non solo non aveva la patente, ma la macchina non era neppure coperta da assicurazione. Apparentemente disorientata e confusa, la protagonista ha ammesso di essersi messa al volante per andare a trovare alcuni amici.

La patente era scaduta da due anni

Nonostante lo stupore per la situazione quantomeno singolare, i Carabinieri hanno dovuto applicare la legge. La licenza di guida era scaduta da un paio d’anni e l’assenza di una polizza attiva ne ha peggiorato la posizione. Inevitabile, dunque, il sequestro dell’auto. L’avventura della “nonnina spericolata” si è conclusa con un passaggio di rientro a casa.

Il nome della signora, Giuseppina Molinari (ma per tutti Giose), era già noto alle autorità locale. Soltanto qualche mese prima si era lanciata in un’impresa simile, partita da Vigarano Pieve e diretta a Bondeno. Allora gli agenti avevano stilato gli opportuni verbali.

Stando alle ricostruzioni avrebbe tentato di rinnovare la patente, senza fortuna. Eppure, a dispetto dell’opinione contraria dei medici e in contrasto al Codice della Strada (in procinto di ricevere delle importanti novità) ha pensato ugualmente di rimettersi in viaggio. Perché “arrivata a questa età faccio quello che voglio”, spiega lei, riferisce Il Resto del Carlino.

La vicenda ha fatto il giro dell’Italia, scatenando un dibattito sui social media. Da un lato, gli internauti ne ammirano la tenacia e l’indipendenza. A dispetto dell’età avanzata, la donna desidera mantenere la propria autonoma e coltivare i rapporti sociali. Dall’altro, occorre sottolineare i seri pericoli in cui ha messo sé stessa e gli altri utenti della strada. Fortunatamente, non è accaduto nulla di grave, ma la storia avrebbe potuto prendere una piega decisamente meno felice.

Sul web si discute

Gli eventi narrati portano a riflettere su diversi aspetti. Anzitutto, sulla necessità di sensibilizzare le persone anziane sui rischi legati alla guida, soprattutto quando le loro capacità cognitive e fisiche non sono più adeguate. È fondamentale che le famiglie e le autorità si adoperino per garantire la sicurezza di tutti sulla strada, specie le categorie maggiormente fragili.

In secondo luogo, viene stimolato un dialogo sulla connessione fra anzianità e autonomia. Com’è possibile conciliare il diritto delle persone di una certa età di mantenere la propria indipendenza con la necessità di tutelare la loro sicurezza? Esprimersi in maniera categoria e assoluta vien complicato. Non a caso, in rete tengono banco opinioni divergenti. Di sicuro, è opportuno avere un dialogo costruttivo sul tema, coinvolgendo le famiglie, le istituzioni e gli esperti del settore.