Revisione auto, le norme in vigore nel 2024

Le nuove norme sulla revisione auto sono finalizzate anche a individuare e ridurre le frodi legate ai chilometri scalati, oltre che a identificare i problemi

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Cambia la procedura di revisione auto in seguito alla pubblicazione della circolare in materia da parte della direzione generale della Motorizzazione Civile. Le modifiche comprendono una maggiore attenzione alla verifica dei chilometri percorsi, dello stato della spia motore e degli errori memorizzati tramite l’accesso alla porta OBD (On-Board Diagnostics) presente sulla vettura.

Questi controlli tecnici sono condotti mediante l’utilizzo di nuovi software e un’apparecchiatura chiamata Scantool, collegata alla porta OBD per l’analisi dei dati provenienti dalla centralina. Le indagini sono finalizzate a individuare e ridurre le frodi legate ai chilometri scalati, oltre che a identificare i problemi segnalati dalla diagnostica di bordo.

Le novità revisione auto 2024

La procedura della revisione auto si sostanzia nei controlli effettuati dai centri autorizzati per controllare la conformità del veicolo. Comprendono la verifica della corrispondenza tra la targa, il numero di telaio e i dati riportati sulla carta di circolazione. Dopodiché sono ispezionati diversi componenti critici del veicolo, tra cui il sistema frenante, la struttura della carrozzeria, il sistema dello sterzo, l’illuminazione, gli pneumatici e le emissioni di gas di scarico. L’esito della revisione può essere “regolare”, “ripetere” o “sospendere”.

Il 2024 vede l’introduzione di software avanzati e di una nuova apparecchiatura nota come Scantool. Questo strumento si collega alla porta OBD del veicolo e permette un’analisi dettagliata dei dati provenienti dalla centralina elettronica. L’utilizzo consente un controllo più preciso dei parametri del veicolo e contribuisce a individuare eventuali frodi come la manipolazione dei chilometri e problemi tecnici segnalati dal sistema di diagnostica di bordo.

Queste verifiche avanzate sono indirizzate alle auto immatricolate dopo il primo settembre 2009 e sono obbligatori per contrastare frodi e problemi di sicurezza ed efficienza segnalati dalla diagnostica di bordo, specialmente in presenza di avvisi come l’accensione della spia MIL (Malfunction Indicator Lamp).

Revisione auto, quando farla

La periodicità della revisione auto è determinata dall’anno di immatricolazione del veicolo. La prima revisione deve essere eseguita entro 4 anni dalla data di prima immatricolazione, entro il mese riportato sulla carta di circolazione. Le successive ogni 2 anni, entro il mese corrispondente a quello della revisione precedente. Queste disposizioni sono vincolanti per molti veicoli:

  • autovetture;
  • autocaravan;
  • autoveicoli per il trasporto di merci o a uso speciale con massa complessiva inferiore a 3.500 kg;
  • motoveicoli;
  • ciclomotori e rimorchi con massa complessiva inferiore a 3.500 kg.

Esistono categorie di veicoli soggetti a revisione annuale. Si tratta di quelli adibite al servizio taxi, autovetture a noleggio con conducente, autoveicoli per il trasporto di merci e rimorchi con peso complessivo superiore a 3.500 kg, autobus, autoambulanze e veicoli atipici.

Dove fare i controlli

La revisione auto può essere eseguita nelle officine della Motorizzazione Civile o in quelle private autorizzate. In conformità alla circolare 3.352 del 2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e alla successiva 6.485 del 2020, la Motorizzazione civile ha sospeso la possibilità di eseguire la revisione periodica per alcuni tipi di veicoli, tra cui quelli con massa non superiore a 3500 kg, ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli. In ogni caso resta attiva per altre operazioni, inclusa la revisione con esito ripetere, quella straordinaria e le revisioni per rimorchi di tutte le categorie.

Scattano i nuovi requisiti per i centri di revisione

I centri di revisione auto devono adattarsi ai cambiamenti normativi per mantenere la conformità sulla revisione auto. Tra questi è richiesto l’aggiornamento dei software PCPrenotazione e PCStazione. Non solo, ma dal 24 febbraio 2024 diventa obbligatorio l’utilizzo dello Scantool, uno strumento avanzato per il controllo approfondito dei veicoli nelle procedure di revisione.

Come funziona lo Scantool

L’implementazione dello Scantool è un passaggio centrale nel nuovo processo di revisione auto. Questo strumento consente un controllo dettagliato di elementi critici come il numero di telaio immagazzinato nella centralina, il chilometraggio accumulato e le segnalazioni di anomalie provenienti dalla spia motore. Sebbene i dati relativi al chilometraggio e al numero di telaio non siano determinanti per l’esito della revisione, sono annotati nel rapporto finale a scopo informativo.

La presenza della spia motore accesa è un punto cruciale: gli errori rilevati dalla centralina sono decisivi per il superamento della revisione. Questo controllo è applicabile ai veicoli delle categorie M1, M2 e N1 con massa inferiore a 3,5 tonnellate, immatricolati dopo il primo settembre 2009.

A partire dal 24 febbraio 2024, l’uso dello Scantool è previsto per monitorare il numero di telaio immagazzinato nella centralina, il chilometraggio accumulato e le segnalazioni di anomalie. Mentre i primi due aspetti non influenzano direttamente l’esito della revisione se coerenti, la spia motore accesa determina l’obbligo di verifica degli errori rilevati dalla centralina, con conseguente possibile non superamento della revisione da parte del veicolo.

Quale può essere l’esito

La revisione auto è condotta mediante l’utilizzo di un software connesso al database della Motorizzazione. Al termine del processo viene rilasciato un certificato con esito regolare se il veicolo rispetta tutti i requisiti normativi e può circolare senza restrizioni fino alla successiva scadenza della revisione. Nel caso in cui l’auto presenti difetti non compromettenti la sicurezza, viene assegnato l’esito “ripetere”.

Dopo aver effettuato le riparazioni, il veicolo può circolare per 30 giorni prima di sottoporsi a una nuova revisione nell’officina dove sono stati riscontrati i difetti o presso gli uffici della Motorizzazione civile. La circolazione è consentita solo previa dichiarazione di ripristino delle anomalie da parte di un’officina autorizzata. Se il veicolo presenta difetti gravi che mettono a rischio la sicurezza, viene attribuito l’esito “sospeso”.

La vettura sospesa dalla circolazione può essere guidata, nella stessa giornata della revisione, fino a un’officina per gli interventi di ripristino. Quindi deve essere sottoposta a una nuova revisione per attestare le condizioni di efficienza e ottenere il certificato di conformità. Questo processo assicura il rispetto delle normative sulla sicurezza stradale e il corretto funzionamento dei veicoli.

Quali sono i costi della revisione auto

Come spiegato, la revisione auto può essere eseguita in un’officina autorizzata o, nei casi ancora previsti, alla Motorizzazione civile. Sebbene il tempo di elaborazione della pratica sia in genere più rapido nelle officine autorizzate, dove l’operazione può essere gestita con maggiore facilità, i costi sono solitamente più elevati.

Dal momento dell’entrata in vigore dell’aggiornamento normativo, la tariffa della revisione auto nel 2024 nei centri autorizzati è di 79,02 euro. Questa cifra si suddivide nel seguente modo:

  • 54,95 euro per il costo della revisione al Dipartimento trasporti terrestri;
  • 12,09 euro per l’Iva al 22% sul costo della revisione;
  • 10,20 euro per i diritti fissi;
  • 1,78 euro per il pagamento tramite bollettino postale con PagoPA.

Il costo della revisione alla Motorizzazione Civile è invece di 54,95 euro poiché non sono applicati l’Iva e i diritti fissi.