Quando fare la prima revisione auto: le scadenze da sapere

La revisione auto ha delle sue tempistiche e delle scadenze da rispettare, dal primo controllo a quelli successivi, per evitare anche sanzioni salate

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 19 Gennaio 2024 14:00

La revisione auto è un obbligo che pende su tutti gli automobilisti, possiede delle scadenze inappellabili e che, quindi, devono essere rispettate per non incorrere in fastidiose sanzioni. Come mai questa pratica è resa necessaria? Le vetture, al pari di tante altre cose presenti nella nostra vita, invecchiano e sono soggette a fenomeni come l’usura, il deterioramento e i guasti, specialmente se non vengono sottoposte a un manutenzione ordinaria corretta. Dunque, avere l’auto in perfette condizioni aumenta la propria sicurezza su strada, ma anche quella degli altri.

La prima revisione

La legge prevede la prima revisione di un veicolo nuovo quando sono passati quattro anni dall’immatricolazione, poi i successivi controlli avranno una frequenza più ravvicinata, già a partire dal secondo. Dunque, il primo passaggio al centro revisioni deve essere compiuto quattro anni dopo l’immatricolazione, entro la fine del mese stesso in cui è stata immatricolata la vettura, che si legge sulla carta di circolazione. Quelle successive invece devono essere effettuate entro la fine del mese in cui è stata fatta la revisione precedente, ogni due anni. Ovviamente è possibile fare la revisione auto anche prima della scadenza, considerando che poi si anticipano anche tutte quelle successive.

Se un’auto o qualsiasi altro veicolo non viene sottoposto a revisione non può circolare, e nel caso di incidenti possono sussistere problemi con l’assicurazione che ha il diritto di rivalersi sull’assicurato per il danno da esso eventualmente provocato. Le uniche auto che hanno l’obbligo di revisione annuale sono quelle in servizio di piazza o di noleggio con conducente, autovetture e autoveicoli di categoria M1 in servizio di linea. I veicoli di interesse storico e collezionistico sono sottoposti a revisione periodica con cadenza biennale.

La revisione straordinaria

Esistono anche casi di revisione straordinaria, la Motorizzazione Civile può decidere di disporla anche su segnalazione degli organi di Polizia Stradale, nel caso ci siano dei dubbi sulla persistenza dei requisiti per circolare o in seguito a un incidente. La revisione auto può essere fatta presso i centri autorizzati o direttamente agli uffici provinciali della Motorizzazione.

Durante la revisione vengono controllati la rumorosità, la dotazione, i gas di scarico, l’efficienza dei dispositivi, funzionamento di luci e clacson, dei freni e dello sterzo, delle cinture di sicurezza e ovviamente si verifica la congruità tra la targa e il numero di telaio. Se l’esito della revisione è negativo, deve essere ripetuta e sul documento di circolazione viene apposto anche il codice dell’anomalia.

Se, invece, ci troviamo in un caso di esito sospeso si può ritirare l’auto in officina lo stesso giorno per il ripristino, circolare in altri giorni diversi da quello della revisione comporta il rischio di incorrere in una multa di 1.941 euro e il fermo del veicolo. Se l’esito è da ripetere allora per un mese si può circolare ma si deve ovviamente provvedere subito al ripristino dell’efficienza.

La pre-revisione

Per non incappare in qualche inconveniente è possibile prendere in considerazione la pre-revisione, un controllo da realizzare prima di sottoporre il veicolo alla revisione ufficiale. In questa maniera si possono mettere sotto la lente d’ingrandimento le parti vitali dell’auto, per presentarsi al momento dell’effettiva revisione senza avere la preoccupazione di non passarla a causa della non idoneità del mezzo. Tante officine propongono dei prezzi vantaggiosi per realizzare sia la pre-revisione che la revisione, con tariffe agevolate per il doppio controllo. Non resta che procedere alle operazioni, per non mettere a repentaglio la propria e l’altrui sicurezza.