Per poter circolare con un veicolo è essenziale immatricolare l’auto, un’operazione burocratica che consente di regolarizzare la vettura e guidarla senza incorrere in sanzioni. Questa procedura è necessaria al momento dell’acquisto di una macchina nuova di fabbrica, altrimenti quando la vettura proviene dall’estero o la targa è smarrita o illeggibile bisogna effettuare la reimmatricolazione.
Per immatricolare un veicolo esiste un procedimento specifico da seguire, con una serie di documenti da presentare, dei costi fissi e delle spese variabili stabiliti dalle normative di legge. Inoltre dal primo ottobre 2021 viene rilasciato il nuovo DUC, il Documento unico di circolazione e di proprietà. Ecco come fare l’immatricolazione dell’auto, con tutti i passaggi da seguire e le informazioni essenziali da conoscere.
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Immatricolazione dell’auto: significato
Il significato di immatricolazione dell’auto è l’iscrizione del veicolo per la prima volta in un pubblico registro, certificando il passaggio del mezzo dal costruttore all’utilizzatore finale. In pratica è un passaggio burocratico, con il quale si attesta l’acquisizione di un’automobile e il suo possesso. Questa procedura non autorizza ancora a circolare su strada, infatti bisogna avere una patente di guida adeguata al tipo di veicolo, una polizza RC per la responsabilità civile e il documento di circolazione e di proprietà.
In genere è il concessionario che si occupa di immatricolare l’auto prima della consegna al cliente, quindi nel momento in cui si ritira la vettura dal venditore è già regolarizzata, perciò basta avere la patente e un’assicurazione auto per guidarla senza violare le leggi. In altri casi invece bisogna provvedere da soli, ad esempio nel caso di reimmatricolazione di un’auto estera comprata di seconda mano e già immatricolata in un altro paese.
L’immatricolazione prevede l’iscrizione della vettura al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, ovvero l’istituto che si occupa di amministrare le informazioni sulla proprietà dei veicoli. Presso il PRA, gestito dall’Automobil Club d’Italia (ACI), vengono annotati tutti i dati relativi allo stato giuridico e patrimoniale dei veicoli. In particolare, oltre alla prima registrazione, il PRA si occupa delle procedure di trasferimento di proprietà, esportazione e perdita di possesso con radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico.
Come immatricolare l’auto
Per l’immatricolazione dell’auto bisogna rivolgersi agli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, recarsi presso un’agenzia di pratiche auto autorizzata, oppure utilizzare i servizi di uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). In base alla modalità scelta vengono applicati costi differenti, per questo motivo bisogna sempre valutare l’opzione più adatta alle proprie esigenze, tenendo conto delle tempistiche, delle spese e della comodità di ogni soluzione.
Quando ci si rivolge a uno studio di consulenza automobilistica si incarica l’agenzia di procedere con l’iscrizione al PRA, quindi il professionista invia la domanda alla Motorizzazione Civile e presenta la richiesta di registrazione del veicolo a nome dell’acquirente. Dopo le opportune verifiche la Motorizzazione rilascia le targhe e il DUC, i quali di solito si trovano già presso l’agenzia che si occupa di compilare i dati e applicare la sigla della targa consegnando tutto all’automobilista.
Se l’operazione viene eseguita per conto del concessionario è quest’ultimo che paga l’agenzia e ritira le targhe e la documentazione del veicolo, quindi al momento della consegna al cliente fornisce l’auto già in regola. In questo modo basta recarsi dal concessionario, firmare i documenti della compravendita e l’auto sarà già predisposta con le targhe, oltre ad avere il documento unico di circolazione e di proprietà obbligatorio per legge.
Come fare l’immatricolazione dell’auto in Italia
Per immatricolare un’automobile è necessario presentare un’apposita documentazione, a prescindere dalla modalità scelta per la richiesta di prima registrazione del veicolo al Pubblico Registro Automobilistico.
- Documenti personali: innanzitutto bisogna avere una fotocopia del codice fiscale o della tessera sanitaria e di un documento di riconoscimento valido, come la carta di identità elettronica. I documenti devono essere quelli dell’acquirente della vettura, perciò se la procedura viene eseguita dal concessionario quest’ultimo dovrà presentare i documenti della persona che ha ordinato l’auto.
- Istanza unificata: l’acquirente deve anche compilare l’istanza unificata, un modulo scaricabile online dal Portale dell’Automobilista, oppure reperibile presso le agenzie di pratiche auto o gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile. In genere l’istanza unificata viene redatta dall’acquirente presso il concessionario, in questo modo il venditore può presentare la domanda per l’iscrizione al PRA e il rilascio del DUC.
- Dichiarazione di conformità: per la richiesta di registrazione al PRA è necessario presentare anche il certificato di conformità, un attestato rilasciato dal costruttore con il quale dichiara che il veicolo è conforme ai requisiti di legge. In questo caso può trattarsi della dichiarazione di conformità con omologazione italiana, oppure del certificato di conformità europeo.
Nel caso di acquirenti stranieri per i cittadini europei non servono altri documenti, mentre le persone extracomunitarie con residenza in Italia devono fornire anche il permesso di soggiorno in corso di validità. Per i familiari extracomunitari di un cittadino UE residente in Italia, invece, è richiesta una fotocopia della carta di soggiorno.
Quanto tempo ci vuole per immatricolare una macchina?
Al giorno d’oggi i tempi per l’immatricolazione dell’auto sono abbastanza veloci, grazie alla digitalizzazione dei processi. In media, per concludere l’iter burocratico ci vogliono circa 3 giorni lavorativi, quindi dopo aver ottenuto il documento unico di circolazione e di proprietà e le targhe è necessario effettuare la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico entro 60 giorni.
Il costo dell’immatricolazione dell’auto
Per l’acquisto di un nuovo veicolo e l’immatricolazione sono applicati dei costi fissi e delle spese variabili, con una serie di emolumenti stabiliti dalle norme di legge e una quota fissata in base al modello di auto e alla tipologia di targhe.
- IPT: una delle somme da corrispondere è l’Imposta Provinciale di Trascrizione, il cui importo è variabile a seconda del tipo di autoveicolo e della provincia di residenza dell’acquirente. L’IPT prevede un costo di base fissato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativo alle vetture con potenza fino a 53 kW, mentre per le auto con potenza superiore bisogna moltiplicare un apposito coefficiente per il numero di kilowatt eccedenti i 53 kW. Le province possono aumentare questo valore fino al 30%, le cui tabelle sono disponibili sul sito web dell’ACI, ad ogni modo appena Aosta, Bolzano e Trento non applicano aumenti.
- Emolumenti ACI: è previsto il pagamento di una commissione di 27 euro per gli emolumenti dell’ACI, un costo fisso valido per ogni pratica di immatricolazione.
- Imposta di bollo: una delle voci di spesa è l’imposta di bollo, con un costo di 32 euro per il rilascio del DUC e altri 32 euro per l’IU.
- Diritti DT: bisogna anche versare 10,20 euro per i diritti del Dipartimento dei Trasporti della Motorizzazione Civile.
- Costo delle targhe: l’ultima voce di spesa è la tariffa per l’emissione delle targhe, un costo variabile a seconda dell’auto e del tipo di targhe. Il tariffario è disponibile sul Portale dell’Automobilista, tuttavia per un autoveicolo il costo di acquisto delle targhe è di 41,78 euro.
Il costo per immatricolare un’auto è di almeno 293,79 euro, una cifra indicativa che non tiene conto di eventuali maggiorazioni dell’IPT da parte delle province e dell’incremento tariffario per i veicoli con potenza superiore a 53 kW. Le province infatti possono aumentare il costo stabilito dal Ministero delle Finanze fino al 30%, partendo da un minimo di 150,81 euro per le vetture fino a 53 kW con un moltiplicatore di 3,5119 euro per ogni kW in più.
Rivolgendosi a uno STA è necessario aggiungere i costi della consulenza dell’agenzia di pratiche auto, una spesa variabile in base allo studio e alla zona geografica. Sono comunque previste delle agevolazioni sul prezzo dell’immatricolazione del veicolo, in particolare sull’Imposta Provinciale di Trascrizione. Quest’ultima è ridotta per le vetture storiche, speciali e in alcune province anche per le macchine ecologiche, mentre sono esenti alcune categorie di disabili.
Come fare il controllo dell’immatricolazione auto
L’immatricolazione dell’auto è un’operazione fondamentale, per ricevere le targhe e il documento unico di circolazione e di proprietà, tuttavia è necessario effettuare anche entro 60 giorni l’iscrizione al PRA. In caso di acquisto di un veicolo è possibile realizzare delle verifiche, per capire se la vettura è regolarmente registrata al Pubblico Registro Automobilistico e scoprire se esistono dei problemi nel suo stato giuridico e patrimoniale.
Per controllare l’immatricolazione di un’auto bisogna richiedere una visura, utilizzando il servizio online dell’ACI oppure recandosi presso un ufficio provinciale dell’Automobile Club d’Italia. In questo modo si possono accertare anche eventuali criticità, come ipoteche che gravano sul veicolo o fermi amministrativi. Questa procedura è a pagamento con un costo di circa 9 euro, ad ogni modo consente di accedere a tutti i dati approfonditi sul veicolo.
In alternativa è anche disponibile una procedura gratuita per la visura online, tuttavia le informazioni proposte sono limitate rispetto alla modalità a pagamento, infatti sono spesso insufficienti per avere un quadro chiaro della situazione della vettura. Se invece si effettua la visura in un ufficio territoriale ACI/PRA, in questo caso la spesa è leggermente più alta in confronto alla visura online, con un costo di circa 15-20 euro per ottenere tutti i dati sull’immatricolazione dell’auto e il suo stato giuridico-patrimoniale.