L’Europa accetta gli e-fuel e salva i motori termici

Quali sono le nuove decisione dell’Unione Europea in termini di decarbonizzazione e stop ai motori termici a partire dal 2035: cosa aspettarci dal futuro

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Laura Raso

automotive specialist

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Pubblicato: 22 Marzo 2023 13:43

Nelle ultime settimane non abbiamo praticamente parlato d’altro, se non dei motori termici e dello stop alle vetture a benzina e diesel a partire dal 2035 in Europa. Come ben sappiamo, il Consiglio dell’Unione Europea ha rimandato il voto finale a data destinarsi.

Una decisione dettata dalla difficoltà riscontrata dopo aver accolto la posizione contraria di alcuni Paesi dell’UE, come l’Italia e la Germania: la prima dubbiosa su una mobilità 100% elettrica, a causa della mancanza di infrastrutture e dei prezzi troppo alti, la seconda contro lo stop ai motori termici, ha proposto infatti di “salvarli” utilizzando gli e-fuel.

Sappiamo che in questi giorni, dopo le ultime vicende di cui abbiamo parlato e i dubbi e gli scontri emersi, sono in corso le trattative tra le parti, per arrivare a una decisione congiunta. Sembra che qualcosa stia iniziando a prendere forma, infatti la Commissione Europea – secondo Reuters – ha elaborato un piano che – udite, udite! – non vieterebbe più la vendita di nuovi veicoli termici a partire dal 2035.

Pare infatti che l’UE si sia convinta, sicuramente grazie alla spinta della Germania e degli altri Paesi, a permettere ai motori a combustione di restare in vita, a patto che siano alimentati però solo ed esclusivamente con e-fuel.

Il Governo tedesco chiesto esplicitamente una deroga sull’uso di questo tipo di carburanti.

L’Europa vorrebbe creare una nuova categoria di veicoli per il futuro

Reuters sembra aver visionato una bozza in cui la Commissione parrebbe intenzionata a creare una nuova categoria di veicoli, all’interno della quale rientrerebbero tutte le vetture e i mezzi che possono funzionare grazie all’alimentazione esclusiva di e-fuel.

Si tratta quindi di auto che dovrebbero essere dotate di una speciale tecnologia in grado di bloccarne il funzionamento nel caso di alimentazione con altre tipologie di carburante, ritenute inquinanti e quindi al di fuori dalle linee guida per la decarbonizzazione in Europa. Si pensa a un sistema che non permetta alle vetture nemmeno di essere avviate, se non con gli e-fuel.

Pare una proposta molto conveniente per tutti, sia per i Paesi contrari al 100% elettrico, sia per i produttori. Le Case automobilistiche infatti avrebbero la possibilità di continuare a vendere auto endotermiche, almeno alcuni modelli, anche dopo il 2035. Per il momento non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale sulle nuove decisioni da parte della Commissione Europea, e nemmeno un commento sul rapporto di Reuters.

Quello che possiamo quindi solamente immaginare per il momento è che la Commissione Europea stia prendendo veramente in considerazione le proposte arrivate dai Paesi contrari al bando alle vetture termiche dal 2035. L’UE sta cercando quindi, al contrario di quello che si aspettava, delle alternative e una soluzione allo stallo politico che si è creato, dopo il rinvio del voto a data da destinarsi.

I Paesi contrari sono sempre di più, quindi l’UE è obbligata a pensare a come risolvere il problema e a dare spazio per altre tecnologie, nonostante l’obiettivo di ridurre l’inquinamento.

I tedeschi continuano comunque ad avere dubbi, nonostante la proposta degli e-fuel sia arrivata proprio dalla Germania. Il rapporto di Reuters infatti parla di una determinata condizione tecnica che la Commissione Europea vorrebbe imporre, ovvero le nuove auto potranno funzionare coi motori termici, ma esclusivamente con gli e-fuel. In questo caso le Case automobilistiche potrebbero comunque essere costrette a creare nuovi motori. E i costi quindi non sarebbero irrilevanti, anzi, per non parlare del prezzo di questa tipologia di carburanti, su cui è il caso di ragionare. Vedremo quindi ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.