L’idea della Germania per salvare i motori termici

La questione dello stop alle auto a benzina e diesel resta al momento ferma, ma l’incertezza deve essere superata a breve: cosa propone la Germania

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Redazione

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Torniamo a parlare di una delle tematiche che più abbiamo affrontato negli ultimi giorni. Come ben sappiamo a partire dal 2035 l’Europa vorrebbe bandire la vendita di auto a benzina e diesel, sostituendole con modelli dotati di motorizzazioni elettriche.

E se l’accordo sembrava ormai praticamente certo e raggiunto, in realtà sono stati espressi  talmente tanti dubbi che oggi ci troviamo in un clima di incertezza che la stessa UE non si aspettava.

Come abbiamo visto la scorsa settimana l’Italia e la Germania, insieme anche ad altri Paesi e ai rappresentati dei produttori del settore automotive, non sono totalmente d’accordo con l’Europa: ok a ridurre le emissioni inquinanti, ma passare a una mobilità 100% elettrica è troppo, e porterebbe con sé – secondo gli esponenti – una gran quantità di rischi.

Il pensiero della Germania

E se Giorgia Meloni lamenta una situazione ancora instabile in Italia per convertire completamente i motori passando solo all’elettrico, la Germania propone un’alternativa: i carburanti sintetici.

Durante l’incontro dello scorso 5 marzo tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è parlato proprio di questo. Secondo la stampa tedesca, il tema è stato discusso, ma non ci è voluto molto tempo, anzi. Eppure pare che sarà presto possibile risolvere questa situazione di stallo, che di certo non verte a favore degli obiettivi di Bruxelles e anzi crea un clima di incertezza dannoso per le strategie del settore automobilistico.

Il bilaterale tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stato pochi giorni dopo che la presidenza svedese dell’UE decidesse di eliminare il bando delle vetture endotermiche dall’ordine del giorno prima del Coreper e poi dal Consiglio UE del 7 marzo, da cui ci aspettavamo un semplice ok definitivo e formale del testo concordato con il Parlamento Europeo e la Commissione.

E invece così non è stato, proprio perché la nuova misura – che fa parte del pacchetto Fit for 55 contro il cambiamento climatico e la decarbonizzazione – trova l’Italia e altri Paesi come Polonia e Bulgaria in disaccordo. Ma in alto a tutti c’è la Germania, che ha determinato questa situazione di stallo.

La Germania vuole gli e-fuel, ma è divisa

La Germania non cambia idea: per salvare i motori termici propone l’utilizzo dei carburanti sostenibili. Questa situazione di stallo deve essere risolta nel più breve tempo possibile, Scholz e von der Leyen sono ottimisti sulla possibilità individuare una soluzione: “Siamo in una fase di dialogo costruttivo, chiuderemo quanto prima i negoziati per arrivare al voto finale e definitivo del Consiglio UE”.

Il Governo tedesco comunque si divide in due: da una parte Fdp chiede una deroga esplicita all’uso dei motori termici – alimentati con e-fuel – anche dopo il 2035, dall’altra ci sono i Verdi che non sono d’accordo. Crepe interne che non si risolveranno a breve come sperato.

Il Ministro dei Trasporti, Volker Wissing, si ritiene ottimista e vuole trovare una soluzione, ma ha escluso che la decisione definitiva possa essere presa a breve. “Siamo sulla strada giusta”, ha spiegato, sottolineando di essere d’accordo con il presidente della Commissione sulla necessità di rispettare gli obiettivi per il clima.