In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Toscana alla data odierna, fornendo una panoramica dettagliata su benzina, gasolio, GPL e metano. Verranno inoltre spiegate le principali componenti che determinano il costo finale alla pompa, tra cui la quota fiscale, il costo industriale e il margine dei distributori, per aiutare i consumatori a comprendere meglio cosa incide sul prezzo che pagano ogni giorno.
Il prezzo dei carburanti in Toscana
Aggiornamento prezzi al 12 agosto 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€/l) |
---|---|---|
Benzina | SELF | 1.700 |
Gasolio | SELF | 1.642 |
GPL | SERVITO | 0.692 |
Metano | SERVITO | 1.497 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina che troviamo ogni giorno presso i distributori è il risultato di una somma di diverse componenti, che insieme determinano il costo finale al consumatore. In particolare, per la benzina, la componente fiscale rappresenta la parte più rilevante del prezzo, incidendo per circa il 58%. Questa quota comprende sia le accise, ovvero le imposte specifiche sui carburanti, sia l’IVA applicata sul prezzo complessivo. La componente industriale, che costituisce il restante 42%, si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono far oscillare il prezzo anche nel breve periodo. Il margine lordo, pari al 12%, rappresenta invece la quota su cui i distributori possono intervenire direttamente, modificando il prezzo alla pompa in base alle proprie strategie commerciali e ai costi di gestione. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina possa variare frequentemente e quali siano le leve principali che ne determinano l’andamento.
Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze significative nelle percentuali delle varie componenti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale pesa per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta circa il 45% del prezzo totale, risultando particolarmente sensibile alle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e al tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, incide per il 10%, costituendo la parte su cui i distributori possono agire per adeguare il prezzo alla pompa in base alle condizioni di mercato e ai propri costi operativi. Questa struttura rende il prezzo del gasolio leggermente meno influenzato dalla fiscalità rispetto alla benzina, ma più esposto alle dinamiche del mercato internazionale dell’energia. La trasparenza nella composizione del prezzo è fondamentale per consentire ai consumatori di valutare con maggiore consapevolezza le variazioni dei costi dei carburanti e di adottare strategie di risparmio più efficaci.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit