Morta durante la crociera in Australia, la tragica storia di Suzanne Rees abbandonata su un'isola deserta

Australia, Suzanne Rees morta durante la crociera di lusso: la donna è stata abbandonata su un'isola deserta

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Sta facendo il giro del mondo la notizia della morte di Suzanne Rees. L’80enne è deceduta da sola in Australia, sull’isola deserta Lizard Island. La donna si stava godendo una crociera di lusso organizzata dall’agenzia Coral Expeditions. Assieme agli altri passeggeri era scesa dalla nave per un’escursione sull’isola. Non ha fatto ritorno a bordo dell’imbarcazione che è ripartita senza accorgersi dell’assenza dell’anziana signora che è stata poi trovata senza vita.

Australia, Suzanne Rees morta durante la crociera: abbandonata sull’isola deserta

Il programma della Coral Adventurer prevede un giro intorno all’Australia di due mesi, a bordo di una crociera di lusso, con prezzi che possono toccare gli 80 mila dollari. Suzanne Rees è deceduta nel secondo giorno di navigazione, durante la prima escursione a terra.

“La mamma è morta, sola”. A dichiararlo, come riferito dal Corriere della Sera, è Katherine, la figlia dell’anziana, che punta il dito contro la Coral Expeditions, affermando che da parte dell’agenzia c’è stata una grave “mancanza di cura e di buon senso”.

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Immagine di repertorio

“Da quel poco che abbiamo potuto capire e che ci è stato detto – ha raccontato Katherine Rees – era una giornata molto calda e la mamma si è sentita male durante la salita. Per questo le sarebbe stato chiesto di scendere, ma nessuno l’ha scortata o aiutata”.

Secondo le prime ricostruzioni, l’anziana, mentre stava percorrendo la salita che porta a Cook’s Look (la vetta più alta dell’isola), avendo bisogno di riposare, a metà strada si sarebbe staccata dal gruppo. Nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. Terminata l’escursione, la nave è salpata da Lizard Island con tutti i passeggeri tornati regolarmente a bordo, ad eccezione di Suzanne.

“La nave è ripartita, a quanto pare senza fare il conteggio dei passeggeri”, ha denunciato la figlia Katherine che ha aggiunto che alla madre “è stato chiesto di tornare indietro senza essere scortata e che la nave è ripartita senza contare i passeggeri. In qualche momento di questa sequenza di eventi, o forse poco dopo, la mamma è morta, da sola”.

Le indagini dell’Amsa

L’Amsa, l’Autorità australiana per la sicurezza marittima, ha reso noto di aver avviato un’indagine per fare luce sulla vicenda. Si sta cercando di chiarire se la donna abbia perso la vita a causa di un malore o per una caduta accidentale.

Altro punto cruciale è capire se Suzanne potesse essere salvata se non fosse stata abbandonata sola sull’isola.

Amsa “effettuerà una valutazione per stabilire se vi sia stata qualche non conformità associata al mancato conteggio della passeggera a bordo della nave e, se necessario, intraprenderà azioni per affrontarle”.

L’assenza di Suzanne, l’inversione della rotta e il ritrovamento del cadavere

Dall’analisi dei dati di tracciamento, la nave Coral Adventurer sarebbe giunta su Lizard Island durante la mattina di sabato 25 ottobre e sarebbe ripartita nel pomeriggio del medesimo giorno.

L’equipaggio della nave si sarebbe reso conto dell’assenza di Suzanne qualche ora dopo, poco prima delle 21. Immediatamente sarebbero state avvertite le autorità.

Nel frattempo l’imbarcazione ha invertito la rotta, facendo ritorno sull’isola deserta dove è arrivata nelle prime ore della mattina di domenica 26 ottobre. Tragico l’epilogo: l’80enne è stata trovata senza vita.

“Spero che l’inchiesta del coroner scoprirà se la compagnia avrebbe potuto fare qualcosa per poter salvare la vita di mia madre”, ha commentato la figlia Katherine.

“Stiamo lavorando a stretto contatto con la polizia del Queensland e le altre autorità per sostenere la loro indagine. Non siamo in grado di commentare ulteriormente”, ha spiegato Mark Fifield, amministratore delegato di Coral Expeditions.

L’Autorità per la sicurezza marittima australiana ha annunciato che tutti i membri dell’equipaggio della nave, non appena sbarcheranno a Darwin nei prossimi giorni, saranno interrogati.

L’esperta: “Caso isolato e scioccante”

“Scendere a terra o tornare a bordo di nascosto non sono un’opzione. Le linee di crociera prendono queste procedure molto sul serio e hanno una tecnologia intelligente in atto per prevenire che tali incidenti accadano. Questo è molto probabilmente un caso isolato, scioccante e tragico”. Così l’esperta Harriet Mallinson, raggiunta dalla BBC.

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