Garlasco, la Procura trova 8 conti correnti intestati a Massimo Lovati: diceva di non averne nemmeno uno
L'ex avvocato di Andrea Sempio Massimo Lovati avrebbe fino a 8 conti correnti, pur avendo sempre detto di non averne nessuno
La procura di Brescia avrebbe trovato otto conti correnti intestati a Massimo Lovati, ex avvocato di Andrea Sempio. In passato Lovati aveva dichiarato di non possedere nessun conto in banca e di accettare pagamenti in contanti per questa ragione. L’avvocato sarà sentito dalla procura insieme agli altri difensori di Sempio, per il caso di corruzione in cui è indagato Mario Venditti.
- I conti correnti di Massimo Lovati
- Lovati e l'inchiesta a Brescia
- Le accuse di corruzione a Mario Venditti
I conti correnti di Massimo Lovati
Il quotidiano La Verità sostiene di aver trovato, tra le carte dell’inchiesta della procura di Brescia su Mario Venditti, la prova che Massimo Lovati avrebbe nascosto al pubblico più di un conto corrente.
L’ex avvocato di Andrea Sempio, il principale indagato nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, aveva dichiarato infatti di non possedere conti in banca e di accettare per questa ragione pagamenti in contanti.
 ANSA
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La procura ne avrebbe invece trovati otto, uno dei quali segnalato per un rapporto di fideiussione e un altro con base in Irlanda, che servirebbe per pagamenti internazionali.
Lovati e l’inchiesta a Brescia
La procura di Brescia ha indagato su Lovati in quanto persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla possibile corruzione di Mario Venditti, nel 2017 procuratore di Pavia.
Lovati era ai tempi avvocato di Andrea Sempio, insieme a Federico Soldani e Simone Grassi. Tutti e tre dovrebbero essere ascoltati a breve sulla vicenda.
Da poco Lovati non è più il difensore di Andrea Sempio, sostituito da Liborio Cataliotti. Proprio le molte interviste televisive sarebbero state alla base della decisione dell’indagato di escluderlo dal collegio difensivo.
Le accuse di corruzione a Mario Venditti
L’indagine della procura di Brescia su Mario Venditti ipotizza che, durante le indagini su Andrea Sempio nel 2017, sempre sul caso di Garlasco, l’allora procuratore di Pavia sia stato corrotto dalla famiglia dell’uomo, perché archiviasse il caso.
Le indagini riguardano soprattutto il possibile pagamento ricevuto da Venditti e per questa ragione i conti correnti delle persone coinvolte, anche se solamente informate dei fatti.
È la procura di Brescia a indagare sul caso perché a essere coinvolto è un ex magistrato di Pavia. Una procura italiana non può indagare sui propri componenti e quindi a ognuna di esse è assegnata un’altra procura, che conduce questo tipo di indagini.
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