Re Carlo revoca il titolo di principe al fratello Andrea e lo sfratta dal Royal Lodge, la decisione a sorpresa
Re Carlo III revoca titoli e residenza al principe Andrea, travolto dallo scandalo Epstein: da oggi suo fratello sarà Andrew Mountbatten Windsor
Buckingham Palace ha annunciato la rimozione dei titoli nobiliari per il principe Andrea, che ora sarà noto solo come Andrew Mountbatten Windsor. Re Carlo III ha disposto anche il suo sfratto dal Royal Lodge, prendendo le distanze dalle accuse legate al caso Epstein e dalla vicenda Giuffré. Una decisione dura che segna la rottura definitiva con la Corona.
- Andrea d'Inghilterra non è più principe
- Re Carlo sfratta il fratello
- Le accuse e l'inchiesta Epstein
- La decisione di Carlo
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Andrea d’Inghilterra non è più principe
Va di male in peggio per l’ormai ex principe Andrea. Con effetto immediato, per volere di suo fratello, Re Carlo III d’Inghilterra, il terzogenito della defunta regina Elisabetta sarà conosciuto unicamente come Andrew Mountbatten Windsor, perdendo ogni titolo nobiliare.
È stata la stessa Buckingham Palace a rendere nota la decisione del sovrano, che “ha avviato un procedimento formale per revocare tutti gli onori e i titoli detenuti dal principe Andrea”.
ANSA
The Royal Lodge, la residenza che l’ex principe Andrea dovrà abbandonare
Re Carlo sfratta il fratello
Con la perdita dei titoli arriva anche lo sfratto dal Royal Lodge di Windsor, la residenza che gli aveva garantito protezione legale con contratto di locazione pluriennale. Le comunicazioni ufficiali del Palazzo chiariscono che l’accordo è ormai decaduto e che Andrea dovrà lasciare l’abitazione “nel più breve tempo possibile”.
La misura, precisano fonti reali, prosegue la linea già annunciata nel comunicato del 17 ottobre, in cui si anticipava l’intenzione di ridurre ogni privilegio dell’ex duca di York.
Il re, per la prima volta, ha voluto esprimere pubblicamente la propria solidarietà alle vittime e prendere le distanze dal fratello coinvolto nello scandalo Epstein. “Le chiusure annunciate – si legge nella nota – sono necessarie, benché Andrea continui a negare le accuse. Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati, e rimarranno, con le vittime e i sopravvissuti di qualsiasi forma di abuso”.
Le accuse e l’inchiesta Epstein
Le accuse, com’è noto, derivano dall’inchiesta sul miliardario pedofilo Jeffrey Epstein e dalle denunce di Virginia Giuffré, che aveva sostenuto di essere stata costretta, ancora minorenne, a rapporti sessuali con il principe in più occasioni.
Dopo la morte della donna, avvenuta per suicidio, la pressione dell’opinione pubblica e della Royal Family ha spinto Andrea a firmare personalmente, nella dichiarazione del 17 ottobre, la rinuncia a tutti i titoli, incluso quello di duca di York.
Come se non bastasse, un libro postumo di memorie della Giuffré ha riacceso i riflettori sul caso, mentre nuove e-mail emerse tra Andrea ed Epstein provano che i due continuarono a sentirsi anche dopo la presunta rottura dei rapporti.
La decisione di Carlo
L’ex principe, tuttavia, ha mantenuto un atteggiamento ostinato, rifiutando di lasciare la lussuosa dimora del Royal Lodge, comportamento che avrebbe contribuito alla decisione finale del sovrano.
Alla luce di tutto ciò, re Carlo III è intervenuto di persona con fermezza inedita, sancendo l’allontanamento definitivo del fratello e la fine di ogni protezione formale da parte della Corona britannica.
Una scelta simbolicamente dura, che segna la chiusura di un capitolo imbarazzante per la monarchia e rafforza la linea di intransigenza contro ogni scandalo legato alla Casa reale.
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