Studente arrestato per terrorismo a Lecco, aveva manuali per assemblare bombe ed era in contatto con l'Isis

Uno studente egiziano di 20 anni è stato arrestata a Lecco con l'accusa di terrorismo: avrebbe tenuto contatti con l'Isis

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Uno studente di 20 anni di nazionalità egiziana è stato arrestato in provincia di Lecco con l’accusa di detenzione di materiale con finalità di terrorismo: era amministratore di un canale di propaganda jihadista e aveva contatti con l’Isis.

Studente arrestato per terrorismo

La polizia di Lecco ha arrestato uno studente universitario di 20 anni con l’accusa di essere legato a una rete di terrorismo e propaganda jihadista, e di conservare in casa materiali pericolosi.

Il ragazzo era amministratore di un canale su una piattaforma social, attraverso il quale diffondeva propaganda jihadista. Attraverso questo stesso canale avrebbe mantenuto anche contatti con lo Stato Islamico.

lecco terrorismo arrestoFonte foto: ANSA
Immagini da un video di propaganda dell’Isis

Il giovane abitava in provincia di Lecco, ma frequentava l’università a Milano. L’accusa formale che è stata avanzata da parte degli investigatori nei suoi confronti è quella di “detenzione di materiale con finalità di terrorismo”.

Il manuale per costruire bombe

Secondo quanto riportato dalla stessa polizia, nella casa del giovane accusato di terrorismo non sarebbero stati ritrovati soltanto materiali riconducibili ad attività eversive.

Nell’abitazione, il ragazzo di 20 anni nascondeva anche due manuali per: “l’impiego di telefoni cellulari come detonatori di ordigni esplosivi artigianali e la produzione di sostanze venefiche”.

La polizia sta indagando per capire come il giovane si sia procurato questi testi e se possa esserci una connessione tra lui e una cellula terroristica più organizzata in Italia.

Le perquisizioni e l’arresto

Le prime perquisizioni nella casa in cui il ragazzo vive con i genitori sono state eseguite lo scorso mercoledì 21 maggio. Durante queste indagini sarebbe stato ritrovato il materiale ritenuto sospetto.

In seguito, nella giornata di venerdì, il giudice per le indagini preliminare ha confermato l’arresto del giovane, che in questi casi si effettua soltanto per pericolo di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove.

All’interno dell’appartamento sarebbe stato ritrovato anche diverso materiale multimediale di propaganda dell’Isis, che il ragazzo avrebbe diffuso attraverso la piattaforma social di cui era amministratore.

Notizia in aggiornamento

isis-terrorismo-studente Fonte foto: ANSA
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