All’asta la 512 BBi Koenig, una delle Ferrari più rare di sempre

Una delle Ferrari più rare e potenti degli anni ottanta, la 512 BBi elaborata dal tuner Koenig, sarà battuta all’asta in Inghilterra da Bonhams Online

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Alessandro Marchetti

Esperto di automotive

Nato con il pallino per i motori, scopro per caso la scrittura e ne faccio la mia passione. Copywriter e web editor, ma sempre con le auto nel cuore.

Pubblicato: 26 Ottobre 2025 07:30

Una leggenda si ripresenta sul mercato, dopo anni che non veniva avvistata nelle vetrine internazionali. La Ferrari 512 BBi Koenig, realizzata negli anni ottanta in pochissimi esemplari dal tuner tedesco Willy Koenig, si prepara a essere una delle supercar del cavallino più rare mai vendute. A battere all’asta questo esemplare da collezione con appena 24.000 miglia all’attivo sarà Bonhams. Una gara al rialzo destinata a far sognare appassionati e collezionisti di tutto il mondo, con una stima che – inutile dirlo – si preannuncia altissima.

Meno di 30 esemplari realizzati

La Ferrari 512 BBi Koenig nasce come una delle più iconiche interpretazioni del modello originale. Sotto il cofano, il dodici cilindri boxer centrale da 4.9 litri è stato rivisto e potenziato da Koenig fino a raggiungere circa 450 cavalli, ben più dei 340 CV della versione di serie. L’elaborazione non si limita ai numeri: nuovi pistoni, alberi a camme rivisti, un impianto di scarico completamente libero e un sound capace di far tremare i vetri dei box di Maranello. Tutto, in questa vettura, parla di eccesso e passione.

Anche il design firmato Pininfarina è stato modificato, con passaruota allargati, prese d’aria più pronunciate e spoiler dedicati che le conferiscono un look muscoloso e inconfondibile. Un intervento che all’epoca fece discutere i puristi, ma che oggi rende questo modello un’icona del tuning d’autore. Il prezzo, allora, era salito di circa il 50% rispetto a quello di una 512 BBi standard: una follia per pochi eletti.

Storia di un esemplare unico

L’auto in asta ha avuto una vita movimentata ma documentata. Consegnata nuova ad Auto Becker GmbH in Germania, venne poi esportata negli Stati Uniti, dove passò di mano più volte tra collezionisti e imprenditori. Tra i proprietari figurano un broker di New York e il ristoratore Gerardo Lombardi, noto appassionato di auto italiane. Nel 2015 la vettura è stata acquistata da Gullwing Motorcars e importata nel Regno Unito. Da allora, è rimasta custodita con cura maniacale, tanto che oggi conta poco più di 24.000 miglia percorse.

Oggi risulta essere una delle sole cinque 512 BBi Koenig presenti in Gran Bretagna, e l’unica verniciata nel classico Rosso Corsa. Una combinazione che la rende probabilmente il pezzo più desiderato tra quelli mai modificati da Koenig.

Una leggenda torna in vendita: all’asta la Ferrari 512 BBi Koenig
Bonhams
All’asta la Ferrari 512 BBi Koenig, mito degli anni d’oro

Chi è Willy Koenig

Dietro questa creazione c’è un nome che ha fatto epoca nel mondo delle supercar europee. Willy Koenig, ex pilota e fondatore della Koenig Specials GmbH, iniziò a modificare le Ferrari nei primi anni 70. Il suo approccio era radicale: potenza estrema, aerodinamica esasperata e dettagli tecnici portati al limite. Durante gli anni 80 il suo atelier divenne una vera e propria istituzione per gli appassionati di tuning, con elaborazioni sulle principali supercar dell’epoca, tra le più ricordate troviamo la Ferrari Testarossa, Porsche 911 Turbo e Mercedes SEC capaci di superare, in certi casi, i 1.000 cavalli.

In un periodo in cui il tuning era una novità, ci fu chi lo definì un visionario e chi un eretico ma, con il senno di poi, le sue creazioni hanno segnato un movimento, quello della personalizzazione estrema nel mondo delle supercar di lusso, seguita poi da altre realtà come Mansory, giusto per citarne una.

Un’occasione per pochi

Oggi la Ferrari 512 BBi Koenig del 1983 in asta da Bonhams rappresenta uno di quei rarissimi momenti in cui la storia dell’automobilismo incontra il collezionismo d’élite. Un’auto nata per stupire, rimasta fedele alla sua essenza di sportiva estrema e divenuta, con il passare degli anni, una leggenda a quattro ruote. Non sappiamo a quanto verrà aggiudicata, ma una cosa è certa: chi riuscirà a portarsela a casa, non comprerà solo una Ferrari. Porterà con sé un pezzo di cultura automobilistica, figlia di un’epoca irripetibile.