Positivo all’alcol test e patente ritirata, ma era a piedi

Il curioso caso della patente ritirata per guida in stato di ebbrezza a Como, col 40enne che era a piedi: la vicenda finisce davanti al Giudice di Pace

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Luca Bucceri

giornalista

Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano. Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e dei motori, scrive anche di attualità ed economia.

Pubblicato: 22 Febbraio 2024 08:00

È possibile subire il ritiro della patente perché positivi all’alcol test anche se si è a piedi e non a bordo della propria auto? La risposta potrebbe sorprendere tutti in base all’esperienza vissuta da un 40enne di Como che, risultato positivo all’etilometro, ha visto ritirarsi la patente da parte della polizia locale lo scorso 30 novembre. La colpa dell’uomo? Quella di aver alzato un po’ troppo il gomito in una cena tra amici ed essersi accorto che la Locale lo stava multando per divieto di sosta. Accorso per evitare la sanzione, però, è stato il test positivo a provocare il ritiro della patente.

Il caso della “non” guida in stato di ebbrezza

A raccontare quanto avvenuto è stato proprio il 40enne che si è rivolto all’avvocato Ivano Chiesa. Il legale, che ha denunciato l’accaduto tramite i social, ha infatti svelato quanto avvenuto la sera di giovedì 30 novembre 2023 al suo assistito, quando è stato sanzionato con il ritiro della patente per “guida in stato di ebbrezza”.

Secondo quanto riferito, infatti, l’uomo si trovava in compagnia di alcuni amici in un ristorante a Como quando, da un momento all’altro, si è accorto che vicino alla sua automobile c’erano degli addetti della polizia locale che stavano appuntando il numero di targa della vettura. L’auto, che si trovava in divieto di sosta, stava per essere sanzionata dalle forze dell’ordine, ma l’arrivo del 40enne avrebbe fermato gli addetti.

L’attenzione, infatti, è stata spostata dall’auto al suo proprietario, con gli uomini della locale che hanno deciso di sottoporre il 40enne all’alcol test. Il risultato dell’etilometro, purtroppo per lui, è stato positivo ed è stato in quel momento che sarebbe avvenuto il contestato ritiro della patente.

Il test sarebbe risultato di poco superiore al consentito, ma la polizia locale non avrebbe voluto saperne e lo avrebbe denunciato per “guida in stato di ebbrezza”. Ma il 40enne, che si è rivolto al legale per riavere la licenza di guida, ha denunciato che in quel momento non si trovava né alla guida né tantomeno a bordo della vettura e che dunque il ritiro della patente poteva essere contestato.

Il ricorso al Giudice di Pace

Una storia curiosa che è diventata virale e che Ivano Chiesa, tra l’altro già avvocato del re dei paparazzi Fabrizio Corona, ha voluto denunciare a gran voce sulle pagine di diversi giornali italiani. Il legale, infatti, sostiene che al momento del ritiro della patente il suo assistito era appena uscito dal ristorante ed era a piedi. Così ha deciso di fare ricorso al Giudice di Pace che ha disposto la sospensiva del provvedimento.

Ma non solo, perché l’avvocato ha raccontato che il 40enne si era recato anche in Prefettura per riavere la licenza di guida, ma gli agenti si sarebbero opposti dicendo che per riprendere la patente l’uomo doveva portare gli esami clinici che accertassero la sua attitudine alla guida. Supportato anche dal collega Gianmaria Fusetti, Chiesa ha deciso di denunciare tutto nuovamente al Giudice di Pace Elisabetta Reitano che ha accolto la richiesta facendo tornare la patente dal suo legittimo proprietario.

La vicenda però è lontana dall’essere ai titoli di coda, perché nella giornata del 22 febbraio ci sarà l’udienza di discussione in cui è attesa la pronuncia sul caso che ha fatto discutere.