Furti d’auto, come funziona il trucco della bottiglietta di plastica

I furti d’auto possono accadere in qualsiasi modo, anche con una bottiglietta di plastica: così i “furbetti” mettono nella trappola gli ignari di turno

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Di furti d’auto purtroppo abbiamo parlato spesso in questi anni, continuano a essere una piaga per il nostro Paese, senza sosta. Il lockdown per il Covid ci ha dato tregua, in quei mesi in cui nessuno poteva uscire, se non per motivi strettamente necessari, anche i ladri erano bloccati in casa e non volevano ovviamente dare nell’occhio. Ma non appena siamo tornati alla normalità, il numero delle auto rubate è tornato a salire.

Infiniti i trucchetti che mettono a segno i malviventi; quello di cui vi parliamo oggi è una novità scoperta di recente, che ci teniamo a condividere con voi lettori, in modo che possiate prestare attenzione se mai – malauguratamente – dovesse succedervi.

Cosa fanno i ladri

Trovare una bottiglietta incastrata tra la ruota della macchina e il parafango potrebbe farvi insospettire, non trattandosi di un semplice dispetto o giochetto fine a se stesso, ma del trucco di ladri “professionisti” pronti a soffiarvi l’auto da sotto il naso. In che modo? Semplice: i malviventi, che ogni giorno cercano di inventarsi un nuovo sistema per riuscire a ingannare le loro vittime, incastrano la bottiglia di plastica nella posizione che abbiamo appena citato. In questo modo, quando l’automobilista accende il veicolo e parte, non appena le ruote iniziano a girare, schiaccia la bottiglietta, che fa un gran rumore.

Metodo super efficace perché – al contrario di quanto accade con altri– non c’è bisogno nemmeno di un complice. L’automobilista, insospettito dallo strano suono emesso dall’auto, molto spesso si ferma nuovamente per scendere e controllare cosa c’è che non va. Nel farlo, c’è un’altissima probabilità che – per la fretta – lasci le chiavi nel quadro. Il ladro agisce proprio in quell’istante, lanciandosi al volante e fuggendo a bordo del veicolo, lasciando il proprietario a piedi.

I trucchetti

Questo nuovo sistema ci insegna che i ladri inventano veramente di tutto per riuscire nel loro intento, oltre ai metodi “classici” che già conosciamo, come l’utilizzo di chiavi elettriche speciali, o ancora scassinare le portiere e rompere i finestrini. Ci sono anche i trucchetti che hanno bisogno di un complice, come la richiesta di aiuto con l’auto in panne. Mentre il malcapitato guarda il motore “finto guasto”, il rapinatore mette in moto la macchina in sosta e scappa (spesso infatti chi scende improvvisamente dalla sua vettura lascia le chiavi nel cruscotto: non fatelo mai).

A cosa fare attenzione

Le Forze dell’Ordine raccomandano di tenere sempre gli occhi aperti, perché purtroppo ormai i furti d’auto sono quasi all’ordine del giorno in Italia. I numeri ce lo confermano. Quando avete sospetti di tentato furto, per esempio se trovate la bottiglietta d’acqua incastrata nella ruota, chiamate immediatamente il 112 per comunicarlo.

Attenzione anche ai ladri in bici o in moto, quando siete in coda tenete sempre le portiere serrate e i finestrini chiusi o non completamente aperti: passandovi di fianco infatti i malviventi potrebbero rubarvi in un attimo una borsa o qualsiasi altro oggetto lasciato sui sedili. Non dimenticate l’antifurto, soprattutto se siete soliti parcheggiare la vostra macchina in luoghi incustoditi e zone poco raccomandate, magari per spostamenti quotidiani e/o di lavoro.