Moto GP GP Germania, c’è solo Marquez, buon rientro di Marini: le pagelle

L’asso di Cervera ha conquistato la sua vittoria n. 95 nel Motomondiale. Sul podio Alex e Bagnaia, la Honda riabbraccia il suo pilota

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Matteo Mattei

esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

Pubblicato: 14 Luglio 2025 09:23

Il GP di Germania a Sachsenring ha confermato ancora una volta la netta supremazia di Marc Marquez, capace di dominare in lungo e in largo, in un weekend che ha collezionato tante cadute e attimi di tensione. La sua vittoria, la quarta consecutiva e la nona sul tracciato tedesco in MotoGP, rappresenta una dichiarazione di superiorità che oggi più che mai, tocca vette inarrivabili per la concorrenza.

Marquez ha incarnato la figura del “Re del Sachsenring” in ogni istante della corsa. Partito dalla quinta pole position stagionale, ha preso il comando già dalla prima curva, gestendo il ritmo con fermezza e precisione. Ha allungato progressivamente fino a toccare un vantaggio di oltre sei secondi, resistendo alla carneficina di cadute che ha decimato la griglia. Solo 10 piloti su 18 hanno tagliato il traguardo.

Uno stile di guida che conferma l’evoluzione del suo approccio tecnico: più misurato, meno spettacolare forse, ma estremamente efficace. Ha gestito gomme e ritmo con intelligenza, evitando la minima sbavatura. Ha chiuso con un margine rassicurante, ribadendo che nel Mondiale 2025 la sua leadership ha solo un avversario: sé stesso.

Volevo questa vittoria al Sachsenring perché, come sappiamo, è un tracciato a me favorevole. L’asfalto era scivoloso ma ho guidato bene e sono rimasto concentrato, che è una cosa fondamentale per la seconda parte della stagione. Ho cercato di interpretare al meglio le condizioni. Le tracce lasciate dalle cadute mi hanno portato ad un livello di concentrazione ancora maggiore” l’analisi del pilota al traguardo dei 200 GP con una vittoria.

Assenza di rivali

Alle spalle del pilota di Cervera, il fratello Alex Marquez, reduce da un infortunio alla mano, ha firmato un ottimo secondo posto nella sua 100esima gara in MotoGP. Ha condotto una prestazione tenace e di valore, sfruttando le opportunità lasciate aperte dalle scivolate altrui.

Completa il podio Pecco Bagnaia, terzo, che capitalizza le defezioni di Di Giannantonio e Bezzecchi, i più pericolosi nelle fasi iniziali ma non pervenuti al traguardo finale. Un piazzamento utile ma forse non entusiasmante, non ha mai impensierito i due Marquez, accontentandosi di limitare i danni. “Le condizioni della pista non erano comunque semplici, abbiamo gestito al meglio delle nostre possibilità. Sembra che, nonostante la posizione di partenza, finisco sempre la gara in terza posizione e sicuramente dovremo cambiare qualcosa. Stiamo facendo piccoli passi avanti ma al momento la situazione è quella che è: siamo riusciti a recuperare posizioni e a conquistare punti e questa è la cosa importante” le dichiarazioni a fine gara del pilota italiano.

Le sorprese

Fuori dai giochi Di Giannantonio, caduto mentre era secondo, Bezzecchi out dopo un’altra scivolata, Acosta, Morbidelli, e Zarco. Segnali forti di come la gara fosse una prova di equilibrio oltre che di velocità.

Una gara di sopravvivenza, con tante cadute eccellenti che ha visto per la prima volta solo dieci piloti al traguardo di una MotoGP. In questo contesto, i Marquez hanno trasformato la crisi altrui in occasione concreta.

Luca Marini invece è tornato in pista dopo l’infortunio ottenendo il miglior risultato personale della stagione e su Honda. Dal 15esimo posto in griglia ha chiuso il primo giro al nono posto. Una parte centrale della gara fatta di dolore e tensione per rimanere nella top ten. Nonostante le condizioni meteo e l’usura delle gomme, Marini è stato perfetto arrivando a superare anche Binder e Miller a pochi giri dalla fine. “Sono davvero contento della mia prestazione in gara. Abbiamo fatto un buon lavoro per migliorare la moto da venerdì, dobbiamo continuare a lavorare sulla nostra velocità sul giro e sui primi giri di gara” il commento dell’italiano della Honda HRC Castrol.

Marquez e Ducati volano

Il GP di Germania ha ribadito ancora una volta, una verità ormai assodata: Marc Marquez e Ducati sono di un’altra categoria, non sembrano avere rivali. Grazie all’ottava vittoria stagionale tra Sprint e Gran Premio, quarta doppietta consecutiva, quello di Marquez ormai è un dominio psicologico e numerico: 83 punti sul fratello Álex e 147 su Bagnaia, a metà stagione.

Il Ducati Lenovo Team resta saldamente al comando della classifica a squadre (541 punti), con Ducati sempre al vertice della classifica costruttori (393 punti).

Ora il mondiale è in preda al monopolio dell’8 volte campione e del suo team. Sachsenring ha sancito ancora una volta l’immensa distanza con il resto del gruppo. Una gara dominata senza errori. Dietro, solo brandelli di rivalsa: il fratello Alex, bravo ma distante, Bagnaia, in apnea, e la disfatta di talenti come Di Giannantonio e Bezzecchi che hanno capitalizzato solo fumo. Il campionato sembrerebbe ormai segnato. Adesso tocca alla concorrenza ritrovare coraggio e costanza. Fino ad allora, la corona resterà saldamente in testa di Marc.

I Top 3

Marc Marquez: 10 – Ha confezionato una prestazione straordinaria: pole, vittoria nella Sprint e nel GP, giro veloce, gestione impeccabile. Nessun errore, un dominio totale in un tracciato che ben conosce e con cui vanta una confidenza incredibile. Ha mostrato davvero di essere in grado di fare la differenza come e quando vuole lui.

Alex Marquez: 8 – Il titolo di eroe silenzioso è ampiamente meritato. Ha portato al traguardo la Ducati Gresini in seconda posizione nonostante una mano ancora non al massimo della condizione. Ha saputo cogliere la scia del fratello e gestire la pressione. Grande prova di maturità.

Luca Marini: 7 – Ha fatto forse il suo miglior risultato da inizio dell’anno, combattendo con il dolore e la pressione della situazione. Con dieci punti in mano, Marini si assicura il suo miglior risultato come pilota Honda HRC fino ad oggi e continua la sua perfetta corsa di finiture point-scoring.

I Flop 3

Francesco Bagnaia: 6 – Podio meritato, ma senza brillare. Ha sfruttato le scivolate altrui, mancando però il confronto diretto con i Marquez. Gara priva di spunti per una prestazione deludente, ciò che ci si aspetta da Pecco è ben altro. Il ritorno al podio è pur sempre un buon risultato ma senza le cadute altrui probabilmente non lo avrebbe conquistato.

Fabio Di Giannantonio: 4 – Un’occasione persa. Gran ritmo ma scivolata a metà gara che annulla i sogni di gloria. Errore nel punto più pericoloso del circuito forse a causa della troppa pressione in gara. Troppi rimpianti.

Marco Bezzecchi: 4 – Stessa storia di Di Giannantonio. Scivolata analoga in curva 1 mentre era secondo, dimostrazione che in condizioni critiche nessuno è immune. Ottima potenza, ma scarsa gestione nell’istante cruciale. Il secondo posto nella Sprint non addolcisce il risultato finale. Il grande deluso.