La banda dei SUV a Torino: la minaccia continua

La banda dei SUV torna a colpire a Torino con un raid notturno tra corso Vinzaglio e la Gran Madre: circa 70 le vetture “sanzionate” tra SUV e auto di lusso

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

La banda dei SUV è tornata in azione nella notte, colpendo SUV e auto di lusso parcheggiate nei quartieri della Torino bene: circa 70 le vetture colpite dall’azione del gruppo, che fa riferimento al movimento internazionale Tyre Extinguishers.

Come di consueto, i militanti hanno lasciato sui parabrezza delle auto colpite un volantino in cui spiegano le ragioni del gesto e invitano i proprietari dei SUV sanzionati a spostarsi “a piedi, in bici o con i mezzi pubblici”.

Il ritorno della banda dei SUV a Torino

Non è la prima azione a Torino: la banda dei SUV aveva colpito già nel quartiere Crocetta nell’autunno del 2022, poi all’inizio del 2023 le azioni dimostrative del gruppo si erano allargate anche a Milano e Bologna.

Il raid della notte scorsa, tra corso Vinzaglio e la Gran Madre, ha “sanzionato” circa 70 vetture tra SUV e auto di lusso, lasciando sul parabrezza delle auto colpite un volantino in cui si spiegano le ragioni del gesto.

Il metodo d’azione della banda dei SUV è piuttosto semplice: consiste nello sgonfiare uno pneumatico dell’auto presa di mira “con un’innocua lenticchia”, senza provocare alcun danno alla vettura. L’obiettivo gli ambientalisti affiliati alla causa dei Tyre Extinguishers non è danneggiare la proprietà, come avviene per altri sanzionatori di auto, ma “rendere sconveniente” possedere un SUV.

“Lo sappiamo che hai lavorato duramente per permetterti un’auto come questa, ci dispiace averlo dovuto fare”, prosegue il volantino, ma il benessere di tutti viene prima della “necessità” di possedere un SUV.

Cosa c’è scritto nel volantino dei Tyre Extinguishers

“Abbiamo sgonfiato uno pneumatico del tuo SUV. Ti arrabbierai, lo sappiamo”. Inizia così il volantino a cui vengono affidate le ragioni del gesto: “Non ce l’abbiamo con te, ma con la tua auto, l’abbiamo fatto perché utilizzare un’auto enorme come questa in una città come Torino ha conseguenze altrettanto enormi per tutti gli altri”.

Le conseguenze a cui si riferisce il gruppo sono più o meno note a tutti: “I SUV richiedono spazi più grandi per essere parcheggiati, e le loro dimensioni spropositate peggiorano la situazione del traffico cittadino”.

“Non ha senso trascinare con te due tonnellate di ferraglia ogni volta che ti muovi”, prosegue la rivendicazione, e non è solo una questione di vivibilità degli spazi urbani: “Auto enormi come questa fanno sentire al sicuro chi è al loro interno, ma mettono in pericolo tutti quelli al di fuori di esse”, scrivono i dimostranti.

I temuti blitz degli ambientalisti anti-SUV non sono poi difficili da gestire, basta avere in auto un compressore d’emergenza per risolvere la situazione in pochi minuti. Giusto il tempo per leggere il volantino e prendere forse in considerazione l’invito della banda dei SUV: “Ormai quest’auto ce l’hai. Però per oggi puoi spostarti a piedi, in bici o con i mezzi pubblici”.

Perché gli ambientalisti sono contro i SUV?

“Auto di lusso come questa sono un disastro anche per il nostro clima”, si legge nella lunga rivendicazione, “non ci crederai, ma i SUV sono la seconda causa dell’aumento globale delle emissioni di anidride carbonica nell’ultimo decennio – più dell’intero settore del trasporto aereo”.

Dati alla mano, secondo una recente ricerca dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) le emissioni di CO2 legate ai SUV sono aumentate di quasi 70 milioni di tonnellate nel 2022. “Complessivamente, i 330 milioni di SUV in circolazione oggi emettono quasi 1 miliardo di tonnellate di CO2”, si legge nello studio.

Per farsi un’idea, tutti i jet privati del mondo ne hanno emesse “appena” 3 milioni, mentre l’intero comparto dell’aviazione EU27+EFTA in epoca pre-Covid aveva toccato quota 147 milioni di tonnellate, cosa che ha spinto l’Unione Europea ad inserire l’inquinamento da traffico aereo tra i capitoli portanti del Green Deal.

Sono bellissimi, potenti, confortevoli, sicuri. Che i SUV (anche elettrici) abbiano un impatto maggiore rispetto a vetture più leggera e meno potenti, però, è ormai chiaro a tutti: alcune città in Europa stanno addirittura prendendo provvedimenti contro i SUV per disincentivarne l’uso in città, varando misure che potrebbero rivelarsi ben più gravose di una ruota sgonfia.