Il caso delle bici elettriche “truccate” e “finalmente” multate

Le bici elettriche truccate sono sempre più diffuse sulle strade italiane e una serie di controlli a Firenze conferma il fenomeno che porta a multe salate

Foto di Davide Raia

Davide Raia

esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Pubblicato: 3 Novembre 2024 10:00

Le bici elettriche, dette anche bici a pedalata assistita, sono sempre più diffuse sulle strade italiane. La normativa prevede delle limitazioni ben precise per questo tipo di veicoli che, però, sono spesso oggetto di modifiche in grado di alterare il comportamento su strada ed eliminando i limiti tecnici. Queste modifiche riescono a trasformare una semplice bici a pedalata assistita in un vero e proprio scooter elettrico, con caratteristiche tecniche vietate dal Codice della Strada.

I rischi legati alla circolazione non regolamentata di bici elettriche truccate sono enormi. Questi veicoli, infatti, sfruttano le agevolazioni previste per le bici (come il passaggio su piste ciclabili) ma sono, di fatto, dei ciclomotori spinti da un motore elettrico. Una serie di controlli effettuati a Firenze da parte delle Forze dell’Ordine ha confermato la grande diffusione di bici elettriche truccate. Ecco cosa è successo.

Bici truccate: scattano le multe

Anche se all’apparenza sembravano bici elettriche a pedalata assistita, i veicoli fermati dalle Forze dell’Ordine erano dei veri e propri ciclomotori elettrici. La polizia municipale di Firenze, nel corso di un’operazione che ha visto diversi agenti, anche in borghese, impegnati sul territorio, ha fermato numerose bici elettriche a pedalata assistita che viaggiavano a una velocità molto elevata, sia su piste ciclabili che su marciapiedi. I conducenti di questi mezzi, palesemente truccati, non muovevano i pedali, riuscendo ugualmente a raggiungere velocità molto elevate con i propri veicoli.

Ad un’analisi più attenta dei mezzi, è stato rivelato il “trucco”. Le bici in questione  erano state opportunamente modificate. Come spiegato anche da un primo conducente, i veicoli truccati hanno una batteria ausiliaria montata sul portapacchi posteriore oltre a un manettino che funziona come acceleratore (l’installazione di un componente di questo tipo è vietata dal Codice della Strada). Queste piccole modifiche permettono di trasformare una bici a pedalata assistita in un ciclomotore elettrico, che andrebbe omologato e che non può più essere considerato come una semplice e-bike, veicoli che possono sfruttare diversi vantaggi come il passaggio sulle piste ciclabili.

Scattano le multe

Per i conducenti sorpresi alla guida di veicoli truccati dalla polizia municipale fiorentina sono scattate le sanzioni. Le modifiche, infatti, trasformano la bici a pedalata assistita in un ciclomotore, che dovrebbe essere immatricolato. In questo caso, quindi, si tratta di un caso di guida senza targa ma anche senza assicurazione. Le sanzioni per il conducente arrivano a migliaia di euro, che possono essere aggravate con la decurtazione di punti dalla patente. Per chi si mette alla guida di questi mezzi senza patente, invece, scatta un’ulteriore sanzione.

Le bici a pedalata assistita non dovrebbero superare i 25 km/h ma le modifiche consentono, facilmente, di oltrepassare questo limite, senza pedalare. Di fatto, quindi, le bici diventano dei mezzi a motore (elettrico) che dovranno essere regolamentati. La nuova modifica del Codice della Strada, dal prossimo anno, potrebbe introdurre l’obbligo di immatricolazione e assicurazione per le e-bike. In questo modo, si punta a limitare il caso delle bici truccate che possono rappresentare un pericolo per la sicurezza, oltre che dei conducenti stessi anche per i pedoni e per chi è alla guida di veicoli a motore.