Gennaio 2024: in Italia vola il mercato dell’usato

L'usato ottiene grandi risultati a gennaio, con una crescita significativa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Cresce quota delle ibride

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Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Il mercato dell’usato appare straordinariamente in salute, nel primo mese del nuovo anno. Nonostante dei costi e dei prezzi che sicuramente sono più elevati che in passato, l’auto usata resta un bene rifugio per chi ricerca un veicolo in fretta e senza aspettare i lunghi tempi di attesa del nuovo. A gennaio, il mercato delle auto di seconda mano ha avuto un incremento, al netto delle minivolture, del 12,5% per i passaggi di proprietà delle quattro ruote e del 7,9% per quelli dei motocicli rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Risultati che cambiano, rispettivamente, a +7,4% e +3% in termini di media giornaliera, a causa della presenza a gennaio 2024 di una giornata lavorativa in più. Il dato, forse, più interessante per misurare il polso della situazione è questo: per ogni 100 auto nuove a gennaio ne sono state vendute 202 di seconda mano, il doppio.

Aumentano le minivolture

Il bilancio mensile delle minivolture che, nella fattispecie, sono i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale, a gennaio hanno registrato un aumento del 19,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente con una media giornaliera del 14,4%. I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile di Auto-Trend, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del Pra.

Crescono le ibride tra le usate

Sul mercato dell’usato resistono grandemente e con forza, le auto con motorizzazioni tradizionali diesel e a benzina, ma la quota delle ibride a benzina cresce nel primo mese dell’anno al 5,9%, con una crescita del 28,2%. Non si può dire lo stesso delle elettriche di seconda mano, con una quota dello 0,6% e una situazione che non sembra possa migliorare.

Nel comparto delle minivolture, invece, si registra il forte calo di interesse nelle auto diesel, spesso oggetto di restrizioni alla circolazione, che pur resistendo ai vertici della classifica terminano gennaio con una quota del 49,8% rispetto al 52,6% registrato nello stesso mese del 2023. Diverso il discorso che riguarda le ibride a benzina, con una presenza che sale al 7,8%, superando quella delle auto a gpl (7,6%).

L’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio fornisce un altro spunto interessante: più che raddoppiato il volume nel confronto gennaio 2023 e 2024. Bilancio positivo a gennaio per le radiazioni di auto, ma ancora troppo poco incisivo per contrastare la crescita del parco circolante italiano. Con un tasso di sostituzione pari a 0,71 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 71) le radiazioni delle quattro ruote hanno messo a segno un incremento del 12,5% rispetto a gennaio 2023 (7,4% la media giornaliera).

Perché gli italiani scelgono l’auto usata

In un’economia ferma, il costume più frequente della popolazione è che questa ricorra all’acquisto di auto più economiche, come ci aveva spiegato il Country Manager per l’Italia, Antonio Gentile. Se a questo si somma il dettaglio che le auto nuove – negli ultimi anni – sono diventate più costose del 10-20%, una delle ragioni è sicuramente il potere d’acquisto della popolazione. Da non sottovalutare, oltre a ciò, un calo del valore dell’auto nei primi anni di utilizzo, la stragrande maggioranza della popolazione è consapevole di questo dettaglio determinante e, quindi, in una situazione economica sfavorevole, aderisce all’opzione più sicura in termini di valore immagazzinato in un bene di consumo e, quindi, l’acquisto di una vettura usata, tra i due e i cinque anni.