Il sistema che cattura CO2 e la “trasforma” in roccia

In collaborazione con Audi, la start-up Climeworks sta costruendo il più grande impianto di cattura e stoccaggio dell'aria per convertire la CO2 in roccia

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 29 Settembre 2020 10:18

Audi sta collaborando con la start-up ambientale Climeworks con sede a Zurigo per promuovere una tecnologia futura, un nuovo impianto in grado di filtrare 4.000 tonnellate di anidride carbonica dall’aria e di mineralizzarla sottoterra. Qualora i risultati del progetto dovessero essere soddisfacenti, la lotta contro l’inquinamento del clima potrebbe giungere a una svolta storica.

Come funziona l’impianto

Climeworks sta rimuovendo 1.000 tonnellate di CO2 dall’atmosfera per conto della Casa tedesca. Con la tecnologia di cattura diretta dell’aria, l’anidride carbonica viene estratta e l’aria priva di CO2 viene restituita all’atmosfera. Il nuovo complesso di Climeworks in Islanda trasporta la CO2 filtrata al di sotto della superficie terrestre, dove i processi naturali la mineralizzano. L’anidride carbonica viene così rimossa permanentemente dall’atmosfera.

La struttura avanzata aspira l’aria e la immette nel collettore di CO2, che contiene un materiale filtrante selettivo. Questo utilizza un adsorbente appositamente sviluppato; quando il filtro è saturo di CO2, viene riscaldato a 100° C utilizzando il calore di scarto di un vicino impianto geotermico per rilasciare le molecole di anidride carbonica.

L’acqua della centrale elettrica di Hellisheiði scorre attraverso la struttura e trasporta la CO2 a circa 2.000 metri sotto la superficie della Terra. Le molecole reagiscono attraverso processi di mineralizzazione naturale con la roccia basaltica e vengono convertite in carbonati per diversi anni, immagazzinando in modo permanente la CO2.

I vantaggi principali

L’impianto funzionerà 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e filtrerà 4.000 tonnellate metriche dall’atmosfera ogni anno, un quarto di quello sarà accreditato ad Audi. La tecnologia di cattura diretta dell’aria di Climeworks ha due vantaggi principali: le analisi del ciclo di vita mostrano che il 90% della CO2 filtrata dall’aria viene immagazzinata in modo efficace e permanente nel sottosuolo; inoltre la tecnologia è scalabile e riproducibile per grandi quantità, offre quindi un enorme potenziale per il futuro.

“La tecnologia sviluppata da Climeworks permette di immagazzinare nel sottosuolo, in modo efficace e permanente, il 90% della CO2 filtrata dall’aria – spiegano al quartier generale – Inoltre, è un sistema scalabile e riproducibile per grandi quantità, offre quindi un enorme potenziale per il futuro.

L’Islanda è uno dei molti luoghi della Terra che offre le condizioni ideali per questo processo: l’origine vulcanica la rende una delle aree geotermiche più potenti del mondo. Questo vuol dire che grandi quantità di energia e calore provenienti dal pianeta possono essere convertiti in elettricità in modo economico e virtualmente neutro per quanto riguarda la CO2. Inoltre, la roccia islandese ha la composizione ideale per immagazzinare grandi quantità di anidride carbonica”.

Hagen Seifert, Head of Sustainable Product Concepts di Audi, afferma: “L’adsorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera è una tecnologia innovativa e ci aiuta a raggiungere gli obiettivi climatici del Gruppo. Con il progetto Climeworks stiamo contribuendo alla decarbonizzazione, seguendo il nostro approccio olistico”. Audi partecipa al progetto per promuovere lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative per la protezione del clima.

Entro il 2025, il Gruppo Volkswagen intende ridurre l’impatto sull’ambiente delle auto e dei veicoli commerciali leggeri lungo l’intera catena del valore del 30% rispetto al 2015. Audi ha quindi fissato obiettivi ambiziosi in tutte le aree dell’azienda.