Roma, rapinano un uomo della bici elettrica da 1.500 euro e tentano il “cavallo di ritorno”: due arresti
Due gambiani arrestati a Roma per rapina e tentata estorsione: minacciavano un ciclista con una bottiglia rotta per rubargli la bici.
È di due arresti il bilancio di un’operazione della Polizia di Stato a Roma, dove un ciclista è stato vittima di rapina e tentata estorsione in pieno giorno. L’episodio si è verificato in viale Palmiro Togliatti, quando un uomo in bicicletta è stato avvicinato da tre persone che lo hanno minacciato con una bottiglia rotta per sottrargli denaro e la sua bici elettrica.
La dinamica dell’accaduto
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’incidente è avvenuto quando il ciclista, in sella a una bici a pedalata assistita del valore di 1500 euro, è stato avvicinato da una donna che gli ha chiesto aiuto per soccorrere una persona nel parco vicino. Fidandosi, l’uomo ha assicurato la sua bici con catena e lucchetto e ha seguito la donna.
L’aggressione nel parco
Giunto nel parco, il ciclista è stato affrontato dagli altri due complici della donna. Sotto la minaccia di una bottiglia rotta, gli hanno intimato di consegnare tutto ciò che aveva con sé. Dopo aver ottenuto un magro bottino di 20 euro, i malviventi hanno costretto la vittima a recarsi al bancomat più vicino per prelevare 200 euro, promettendo di restituirgli la bici una volta ottenuti i soldi.
La fuga e l’intervento della polizia
Il ciclista, giunto all’ufficio postale, ha finto che la transazione non fosse andata a buon fine. Mentre la donna insisteva per ottenere il codice di sblocco del cellulare per completare l’operazione tramite app, l’uomo è riuscito a strapparle il telefono e a chiamare la polizia. I tre complici si sono quindi dileguati.
L’arresto dei sospettati
Le forze dell’ordine, intervenute prontamente sul posto, hanno individuato due dei complici grazie alle descrizioni fornite dalla vittima. La donna è stata trovata con i 20 euro ancora in tasca, mentre l’altro complice è stato intercettato in via Turati a bordo della bici rubata. Entrambi, di origine gambiana, sono stati arrestati e riconosciuti dalla vittima come gli autori della rapina e della tentata estorsione.
Le conseguenze legali
La Procura ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari a Roma la convalida dell’arresto e una misura cautelare che terrà entrambi gli indagati in carcere a disposizione della Magistratura. È importante sottolineare che le evidenze investigative si riferiscono alla fase preliminare delle indagini e che gli indagati devono essere considerati innocenti fino a prova contraria con sentenza irrevocabile di condanna.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.