Che fortuna, quando fa freddo, potersi riscaldare davanti a un camino acceso e restare incantati dalla danza delle fiamme! Ma perché il fuoco brucia? Nella preistoria, il fuoco sembrava una magia, finchè gli uomini non sono riusciti a riprodurlo e domarlo. Molto tempo dopo, gli scienziati hanno spiegato che si tratta di una reazione chimica che produce energia luminosa e termica: all’interno delle fiamme, la temperatura può essere anche di migliaia di gradi ed è per questo che non è solo utile, ma anche pericoloso. Per innescare il procedimento, sono indispensabili i tre elementi che compongono il “triangolo del fuoco”, cioè calore, materiali combustibili e soprattutto ossigeno: senza questo gas, infatti, il fuoco non può bruciare e l’unico punto dell’Universo conosciuto in cui c’è abbastanza ossigeno per scatenare la combustione è il pianeta Terra! Come capirono gli antichi e come fanno ancora i boyscout, concentrare e dirigere in un punto i raggi di sole con una lente di vetro, sbattere tra loro delle pietre focaie o sfregare assieme dei bastoncini, sono operazioni che rilasciano il calore necessario per accendere un falò. Naturalmente, però, è molto più facile usare l’accendino o i fiammiferi! Una curiosità: il fuoco può anche generare acqua! Se mettete un cucchiaino freddo sopra la fiamma di una candela, vedrete che sul metallo si formerà la condensa, cioè il vapore acqueo tornerà allo stato liquido per la differenza di temperatura! Oggi hai imparato perché il fuoco brucia!